Per due volte hanno tentato di ucciderlo

Per due volte hanno tentato di ucciderlo Il detenuto accoltellato Per due volte hanno tentato di ucciderlo La prima nel carcere di Saluzzo, la seconda alle "Nuove" - Mai identificati i suoi feritori Giuseppe Dieni, 22 anni, originarlo di Cosenza accoltellato giovedì alle Nuove è stato sottoposto ieri ad un intervento chirurgico alle Molinette. Un mese di malattia, se tutto va bene, è la diagnosi del medico. « La prossima volta mi faranno fuori, non ho scampo. Datemi la libertà altrimenti mi uccidono ». Dieni ha inoltrato la supplica al magistrato di turno dott. Corsi il quale ha spedito il fascicolo e la domanda di libertà provvisoria alla procura di Alessandria. Lì infatti il giovane è stato condannato per furto a 1 anno e 6 mesi di reclusione e spetta a quel magistrato decidere sull'istanza. Certo è che la posizione del Dieni appare delicata e misterioso il movente della aggressione. Perché l'accoltellamento dell'altra notte non è che il seguito di una precedente aggressione subita in luglio nel carcere di Saluzzo. Anche allora 11 detenuto era stato avvicinato da un «commando» di tre compagni col vol¬ to nascosto da passamontagna: mentre due lo tenevano fermo, il terzo gli affondava il coltello tra le costole lesionandogli il polmone. Alle Nuove altri detenuti hanno ritentato di far fuori il Dieni ancora convalescente. Perché mal ce l'hanno tanto con lui? Il magistrato è in attesa che gli pervengano notizie più dettagliate dalla Procura di Milano. Sembra infatti che il Dieni sia invischiato in un grosso giro di bische e che negli ultimi tempi sia stato «condannato» da una delle bande che si contendono 11 predominio del gioco clandestino. Non si sa se è Incorso nell'ira del clan Turatello o della banda Vallanzasca ma è in quella direzione che il destino del giovane è stato segnato. La duplice aggressione pone alcuni quesiti. Intanto c'è da chiedersi come un detenuto possa venire « giustiziato » in un carcere da suoi vicini di cella e che costoro restino sconosciuti e impuniti. Perché a quanto ci risulta né il «commando» di Saluzzo né quello delle Nuove è stato identificato e denunciato per i gravi reati commessi. Sono fatti di ogni giorno, ormai ma proprio per questo sarebbe opportuna maggiore sorveglianza. Il secondo quesito chiama in causa direttamente la coscienza del giudice; respingere la libertà provvisoria del detenuto minacciato di morte significherebbe condannarlo al peggio senza possibilità di scampo: chi lo vuole Unito ha dimostrato di fare sul serio. Toglierlo dal carcere potrebbe d'altra parte costituire un precedente pericoloso. In attesa che il giudice di Alessandria decida il Dieni resterà isolato in ospedale e piantonato. Giuseppe Dieni, 22 anni

Persone citate: Dieni, Giuseppe Dieni, Turatello, Vallanzasca

Luoghi citati: Alessandria, Cosenza, Milano, Saluzzo