Un arresto a Milano per la truffa Snam
Un arresto a Milano per la truffa Snam Il "colpo" da un miliardo Un arresto a Milano per la truffa Snam Milano, 17 agosto. Svolta nelle indagini avviate dalla magistratura sulla truffa da circa un miliardo commessa nei giorni scorsi contro la Snam. Su ordine di cattura del sostituto procuratore della Repubblica Rosario Minna, i carabinieri del nucleo investigativo hanno arrestato Galante Haim, un commerciante di 52 anni, nato al Cairo e residente a Milano. Secondo l'accusa, Haim sarebbe l'esecutore materiale della truffa realizzata coinvolgendo Giancarlo Melone, titolare di un'officina meccanica di Oleggio (Novara), risultato a sua volta del tutto estraneo alla vicenda. Il colpo, che ha fruttato esattamente 954 milioni di lire, sarebbe stato messo a punto da un gruppo di persone^ di cui Haim sarebbe stato il braccio operativo. L'uomo dovrà ora rispondere di concorso in truffa aggravata, falso e ricettazione. Il magistrato inquirente che lo ha interrogato negli uffici dei carabinieri, alla presenzaNdel difensore d'ufficio, avv. Antonio Favrato, gli ha contestato anche il reato di associazione per delinquere. L'uomo avrebbe cercato di negare la responsabilità nella vicenda, ma ad accusarlo ci sarebbero i due assegni da lui prelevati per un totale di oltre novecento milioni. Del denaro ricavato non è stata trovata alcuna traccia. Sembra che il magistrato abbia emesso un altro órdine di cattura contro una persona che sarebbe scomparsa dalla circolazione da quando i giornali, domenica scorsa, hanno pubblicato la notizia della truffa. Sospetti rilevanti esisterebbero anche su altre due persone, mentre si cerca di fare luce sul cosiddetto basista: l'uomo che avrebbe agito in seno alla. Snam, fornendo gli elementi utili per eseguire il colpo. Nessun'altra indiscrezione è trapelata fra le maglie del segreto istruttorio. Come si sa, il meccanismo della truffa aveva preso l'avvio il 20 luglio scorso quando alla «Banca nazionale del lavoro» pervenne una autorizzazione dalla Snam al pagamento di 954 milioni a favore di Giancarlo Melone. Allegata alla disposizione c'era una richiesta di trasferimento telegrafico del bonifico su un conto da poco aperto in un altro Istituto di credito, la « Banca Commerciale Italiana ». g. m.
Persone citate: Antonio Favrato, Galante Haim, Giancarlo Melone, Rosario Minna
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