Giovane ranger è dilaniato da otto tigri mentre visitatore in auto filma la scena di Umberto Gottardello

Giovane ranger è dilaniato da otto tigri mentre visitatore in auto filma la scena Giovane ranger è dilaniato da otto tigri mentre visitatore in auto filma la scena Ha 26 anni • Soccorso dal direttore del parco - Poche speranze di salvarlo • Già durante lo scorso anno era stato gravemente ferito in un incidente in cui il capoguardia perse una gamba (Nostro servizio particolare) Varallo Pombia, 17 agosto. Un giovane ranger è stato dilaniato da otto tigri inferocite ed è ricoverato in gravissime condizioni al policlinico di Milano. Un visitatore che transitava in auto, a detta di alcuni presenti, anziché prestare soccorso, ha ripreso la raccapricciante scena con la cinepresa. Poi si è allontanato mentre altre persone ed inservienti cercavano di salvare lo sventurato. Il ranger è Antony Philip Nicholson, 26 anni, di nazionalità inglese. L'episodio, che ricorda molto da vicino un'analoga scena del film «Ultime grida dalla savana», è accaduto allo zoo-safari di Pombia, lungo la statale per il Lago Maggiore. L'assalto delle tigri è stato cosi ricostruito da alcuni .testimoni: il Nicholson, conosciuto con il nomignolo di «Flipper», aveva invitato un altro ranger a portargli la giacca e gettargliela oltre la rete di protezione del recinto tigri. «Flipper — racconta Alessandro Terni, direttore dello zoo-safari — ha lasciato la sua jeep e si è avvicinato a piedi alla rete per prendere la giacca. Vedendo l'indumento le tigri hanno probabilmente pensato a una preda e si sono avventate contro accanendosi anche sul Nicholson che slava per afferrarla». Il direttore è accorso con una jeep «Toyota», è riuscito a strappare dagli artigli delle belve il Nicholson e a caricarlo a bordo. Ha poi raccolto anche l'austriaco Werner Huber, del reparto leoni, che si era precipitato in aiuto del collega. Intanto un visitatore, fermo su un'auto rossa, ha abbassalo il finestrino ed ha cominciato ad azionare il pulsante della cinepresa. Avrebbe «girato» tutta la scena, dal momento dell'aggressione dei felini sino all'intervento del direttore dello zoo. Poi si è allontanato uscendo dallo zoo-safari. Alessandro Terni sostiene che l'incidente è avvenuto per un eccesso di confidenza di «Flipper» con le tigri: «I ranger s — precisa — firmano un documento con il quale la direzione dello zoo-safari li obbliga a non lasciare la "Tonota" se non in caso di estrema emergenza o per disposizioni impartite da me. Nicholson si è comportato forse con un po' di leggerezza». E' stato «Big Boy», un ma¬ gnifico esemplare di tigre, ad avventarsi per primo su Nicholson, subito imitato da altre sette. La giacca che ha turbato i felini è stata ridotta in brandelli mentre il ranger ha riportato trentun ferite in diverse parti del corpo e soprattutto nella zona facciale. Le sue condizioni sembrano disperate ma i medici del policlinico di Milano tentano l'impossibile per salvarlo. Incombe su di lui il pericolo di una cancrena e pare che solo un farmaco americano non ancora in uso in Italia, sempre se insorgesse, l'infezione, potrebbe debellarla. Philip Nicholson era da poco alla guardia delle tigri. Prima era inserviente dei rinoceronti. L'anno scorso, pochi giorni dopo l'inaugurazione dello zoo-safari, era rimasto ferito in un incidente stradale. Una jeep «Toyota» sulla quale si trovava con Franco Migliorini, destinato a Pombia come direttore dello zoosafari, era andata a sbattere contro un albero. Al Migliorini fu amputata una gamba, il giovane ranger invece si fratturò la mandibola, poi ritornò tra i suoi animali. Umberto Gottardello

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