Si affronta in Liguria problema «frontalieri»

Si affronta in Liguria problema «frontalieri» Ordinata una ricerca economico-sociale Si affronta in Liguria problema «frontalieri» Sono oltre 4 mila quasi tutti immigrati e vanno a lavorare in Francia o nel Principato di Monaco - L'intervento della Regione (Dal nostro corrispondente) Genova, 13 agosto. La Regione Liguria, tramite l'assessorato ai problemi del lavoro e della istruzione professionale, ha commissionato all'istituto «Fernando Santi» una ricerca economico-sociale sui problemi dei «frontalieri» insediati a Ventimiglia e nelle valli vicine. I lavoratori «frontalieri», che tutti i giorni si recano a lavorare in Francia o nel Principato di Monaco, soprattutto come manovali o come muratori, sono oltre 4000. Quasi nessuno è ligure o comunque originario della zona: si tratta per la stragrande maggioranza di immigrati. «Questa la realtà in generale — dice Francesco Malerba, l'assessore al lavoro e all'istruzione che ha coordinato l'iniziativa — così come appare ai nostri occhi. Ci mancano, però, dati precisi ed un quadro descrittivo sul quale agirz con efficacia. L'istituto "Santi", entro qualche mese, grazie all'equipe che sta alle| stendo, dovrebbe però essere in grado di rispondere ai nostri interrogativi». Come si articolerà l'indagine? «In linea di massima — spiega Malerba — su due piani. Uno strettamente economico e lavorativo. Cercheremo di chiarire la situazione lavorativa di tutti. Cioè come ! vengono reclutati i "frontalie I ri", che tipo di lavoro svolgo no in prevalenza, quali garan zie retributive, previdenziali ed assistenziali hanno». Inol- tre si cercherà di varare qualche progetto di aggiornamento culturale e professionale, perché si ha la sensazione che per questi «frontalieri» non vi siano grosse prospettive di miglioramento economico e anche qualitativo. «C'è poi un secondo aspetto che non va trascurato — prosegue Malerba — quello della cosiddetta "integrazione so- ciale". Sappiamo che gli im migrati hanno difficoltà a trovare ur'esitazione decente, che i ragazzi stentano a inserirsi nella scuola e quasi sempre, dopo le elementari, hanno una quantità di problemi a concludere la scuola media dell'obbligo». Indipendentemente dall'esitc dell'inchiesta, che sarà condotta da docenti universitari interfacoltà, i quali inizieranno la raccolta di dati a partire dal prossimo settembre, la Regione ha già messo a fuoco alcuni obiettivi di fondo. «Un primo punto — dice Francesco Malerba — è l'assistenza sociale che dovrà essere coordinata con le amministrazioni comunali della zona. Ventimiglia che è il maggior Comune interessato si sta muovendo, ma occorre aiutare le piccole amministrazioni come Pigna, Dolceacqua, Isolabona e tutte quelle della Val Nervia e della Val Roja dove gli immigrati "frontalieri" si sono sparsi, alla ricerca di vecchie case, le uniche che al momento dell'arrivo si possono permettere di abitare». Un secondo aspetto, conseguenza del primo, sarà appunto approntare un piano di edilizia popolare: si pensa persino ad una sorta di «risparmio casa», cioè un investimento dei risparmi di questi lavoratori che permetterebbe poi a loro di entrare in possesso d'un alloggio nuovo, evento assai difficile se si considera l'indirizzo prevalente (edilizia residenziale di lusso e «seconde case») dell'urbanistica della zona. «Infine — conclude Malerba — resta il problema dei giovani, dell'associazionismo, della cultura, del tempo libero. A questo punto, però, prima di formulare progetti generici o esprimere concetti consumati, preferisco aspettare i risultati concreti dell'indagine». «Sono soddisfatto d'un lavoro così impegnativo per l'istituto "Santi" — commenta il direttore dell'istituto, il genovese Roberto Oppezzi — anche perché ritengo che dall'indagine possano emergere delle indicazioni didattiche per i corsi professionali che poi potremo realizzare in un secondo momento. Il problema c'è ed è grosso e ce ne siamo resi conto durante il congresso su questo argomento specifico che abbiamo svolto a Genova e a Ventimiglia nel maggio scorso». Paolo Lìngua

Persone citate: Dolceacqua, Francesco Malerba, Malerba, Paolo Lìngua, Pigna, Roberto Oppezzi, Roja