Spetta a Napoli l'amaro record dei senza lavoro

Spetta a Napoli l'amaro record dei senza lavoro Nella lista dei giovani Spetta a Napoli l'amaro record dei senza lavoro (Dal nostro corrispondente) Napoli, 13 agosto. La Regione Campania, nei suoi piani per la ripresa dell'apparato produttivo, deve fare i conti con 136 mila 178 giovani — laureati, diplomati e non — che premono per uscire dal ghetto della disoccupazione e avere un lavoro, sia pure provvisorio. E' questo il dato definitivo sugli iscritti nelle liste speciali di preavviamento, che tante speranze ha alimentato, soprattutto al Sud. Oltre il venti per cento dei disoccupati al di sotto dei vent'anni risulta concentrato in Campania. Le iscrizioni, dopo la breve parentesi di Ferragosto, riprenderanno per una seconda graduatoria dei ritardatari. Non è possibile per ora tirare le somme, fare un'analisi di tutti gli elementi che emergono dalle liste speciali. Bisognerà attendere l'elaborazione dei dati inviati al centro elettronico del ministero del Lavoro, a Roma, per conoscere cifre e dati statistici dei senza lavoro e per poter avere un quadro completo su questo esercito di giovani. Napoli, con la sua provincia, detiene il pesante record: sono 84 mila 300 (in città 41 mila 520); Caserta 20 mila 800 (in città 1963); Salerno 17 mila 300 (in città 7800); Avellino 7988 (in città 1750) e a Benevento 5790 (in città 2058). Mentre le segreterie provinciali dei partiti mobilitano strutture e uomini per gestire il movimento e approfondire insieme agli enti locali i problemi derivanti da un così eccezionale numero di giovani che premono alle porte del lavoro, all'ufficio regionale del lavoro si tira un primo bilancio di questi due mesi di stressante attività. «Per fortuna — afferma il direttore dell'ufficio, dottor Antonio Piscopo — tutto si è svolto da noi con regolarità, senza incidenti. Eppure il collocamento nel passato è stato la sede scelta per manifestazioni dei disoccupati organizzati. Mi ha meravigliato molto il comportamento paziente e serio di questi giovani, tormentati dall'insicurezza dell'avvenire e che hanno affrontato i disagi di una situazione di emergenza con file interminabili pur di non perdere questa occasione». La percentuale delle donne in cerca di lavoro nelle liste speciali è stata notevolmente bassa rispetto a quella degli uomini. E' il primo dato che emerge anche se si registra il fenomeno di molte casalinghe che hanno voluto approfittare della legge per includere il proprio nome per un'attività produttiva e sottrarsi così al lavoro nero svolto fra le pareti domestiche. Secondo le prime stime sono molti i disoccupati intellettuali iscritti nelle liste speciali. Secondo recenti statistiche toccano a Napoli la cifra di venticinquemila. Quali le prospettive? La Re gione che con una legge ha delegato la Provincia per la formazione professionale, ha nominato una commissione costituita da gruppi di lavoro per studiale le possibilità che offrono i settori dell'agricoltura, dell'industria, dell'artigianato, del commercio, turismo e servizi sociali. Un più decisivo passo resta affidato alla unificazione di tutti gli sforzi, a livello di competenze, che faranno il Comune e le altre forze sociali per affrontare in pieno il discorso della promozione di un efficiente tessuto di attività industriali capace di rispondere alle richieste di posti di lavoro. a. lu.

Persone citate: Antonio Piscopo