II cameriere dei locale notturno fu ucciso o mori per disgrazia ?

II cameriere dei locale notturno fu ucciso o mori per disgrazia ? Conclusa l'indagine, il tenebroso enigma resta II cameriere dei locale notturno fu ucciso o mori per disgrazia ? L'episodio ad Alba nel '76 - Il magistrato, nella sua sentenza, mette in luce l'ambigua personalità della vittima e l'omertà dell'ambiente - Tra i 5 prosciolti il datore di lavoro del morto Delitto o disgrazia? L'inchiesta della magistratura non è riuscita a far luce sulla morte di Salvatore Scalmato, un cameriere di 32 anni, trovato sanguinante la notte del 3 marzo del 1976 davanti al bar Regina, ad Alba, e morto quindici ore dopo 11 ricovero alle Mcllnette. A chi lo soccorse, quella notte, pesto e dolorante alla testa sembrò vittima di una aggressione. Ma una più attenta indagine consenti di scoprire tracce di sangue nel sottopassaggio del garage su | cui si affaccia un terrazzino con ringhiera, sul retro del bar. Salvatore Scalmato potrebbe essere precipitato dalla ringhiera, aver 1 | battuto 11 capo riportando una i ferita mortale. « Sotto il profilo medico legale, — ha concluso 11 professor Balma Bollone, a conclusione della sua perizia — non può essere provata né dimostrata sia l'eventualità di una disgrazia accidentale, sia quella di un fatto doloso provocato da un'altra persona». Il magistrato che ha condotto l'inchiesta, 11 giudice Istruttore Sorbello, si è mosso fin dall'inizio su questo terreno infido, sen:a un punto fermo dal quale partire per tentare di individuare i colpevoli di quello che potrebbe essere stato un delitto perfetto. Dopo più di un anno di indagini ieri ha depositato la sentenza con cui conclude l'inchiesta prosciogliendo da ogni addebito SalvaMMMjfli.mo, 22 anni, proprietario del night « Orchidea », presso 11 quale lavorava la vittima e anche il gestore del bar Regina, Antonino Matassa, 38 anni, entrambi arrestati a suo tempo per favoreggiamento e reticenza, e poi rimessi in liberta. Sono stati prò sciolti Giulio Paletta, 34 anni, via Cavour 17; Ugo Torrengo, 33 anni, via Diaz 7 e Franco Cotto- mini i i iimiiiimimm im nello, 37 anni, via Diaz 5, tutti residenti ad Alba, che quella sera si trovavano al bar Regina e che erano stati incriminati per falsa testimonlaaga; « Il fatto che il perito non abbia potuto verificare sul corpo della vittima tracce di un corpo contundente con il quale potrebbe essere stato colpito il cameriere, non esclude l'tpotest del delitto », argomenta 11 magistrato nella sua sentenza. « Permane anzi il sospetto — aggiunge il magistrato — che lo Scalmato miti imi min mi i inu sia rimasto vittima di un'azione delittuosa ». E precisa: « Le circostanze che alimentano tale sospetto sono numerose: l'ambigua personalità della vittima e delie persone che egli frequentava; le non buone referenze del locale, venuto alla ribalta della cronaca una settimana prima dell'episodio per la morte di una entraineuse, Raymonde Faregues, 31 anni (si era pensato ad un omicidio ma l'autopsia aveva dimo-1 strato che era morta d'infarto); i le discordanti testimonianze dei mimi i illuminimi imi tre clienti che quella sera si trovavano al bar Regina, che avevano visto lo Scalmato uscire dal retro e che non udirono alcun grido a differenza di quanto testimoniò una donna che si trovava al secondo piano dello stabile e udì distintamente un'invocazione di aiuto ». Un'altra circostanza sulla quale il magistrato ha Indagato a lungo è il motivo per 11 quale 11 cameriere, che quella sera era atteso al night, non si recò al lavoro. Al gestore del bar Regina disse che aveva fatto tardi, che gli seccava dover dare delle spiegazioni: una versione troppo debole per convincere. Mentre si trovava al bar, il proprietario del night venne a cercarlo. Russo entrò nel locale ma non vide lo Scalmato che si era nascosto dietro un separé. Comunque l'auto del cameriere posteggiata davanti al bar non poteva trarlo in Inganno. Subito dopo la sua uscita, lo Scalmato chiese a sua volta di andarsene passando dal retro. Erano le 23. Un'ora dopo Salvatore Scalmato veniva trovato, rantolante, sul marciapiede davanti al Regina. « Perché non è rientrato al bar passando dal retro, ed è invece risalito lungo la ripidissima rampa del garage, facendo poi un lungo giro vizioso? Troppi interrogativi sono destinati a restare senza risposta — afferma il magistrato, lamentando — l'assoluta "ImpenetxQpllltà" dell'ambiente in cui si è svolta la vicenda ». Conclude: « Risulta che la famiglia del Salvatore Russo (ti padre è ricercato per un delitto e un fratello è stato assassinato a Ceriate) riesca ad incutere molto "rispetto" e pertanto è verosimile che chi sa preferisca il "silenzio" ». c. cer. Salvatore Scalmato ha lasciato la moglie Teresa e 5 bimbi

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