Slitta l'autotassazione gli esenti saranno molti di Emilio Pucci

Slitta l'autotassazione gli esenti saranno molti Slitta l'autotassazione gli esenti saranno molti Le modalità saranno stabilite l'8 settembre - Pandolfì: "Qualche milione di contribuenti sarà escluso" - II tetto, per chi dovrà pagare, elevato a 150-200 mila lire? Roma, 10 agosto. Signor ministro delle Finanze, vuol dirci allora chi divrà fare l'autotassazione di autunno? Pandolfi, però, nell'attesa conferenza stampa di questo pomeriggio, non ha sciolto l'enigma che da giorni tiene sulla corda i contribuenti italiani, soprattutto i lavoratori dipendenti: «La decisione sarà presa dal Consiglio dei ministri di giovedì 8 settembre; in quella sede proporrò anche lo spostamento dal 31 ottobre al 30 novembre del termine per il versamento di acconto e ciò per consentire al Parlamento di valutare, senza l'assillo di scadenze troppo ravvicinate, il disegno di legge governativo». E' bene ricordare che dalla prossima scadenza fiscale sono esclusi i lavoratori dipendenti che si sono limitati a presentare il modello «101». Pandolfi ha comunque anticipato che, in virtù degli «eccellenti» risultati dell'autotassazione del luglio scorso (l'incasso del Fisco dovrebbe toccare i 1750 miliardi di lire), il governo è orientato ad escludere dall 'obbligo del versamento di acconto autunnale «qualche milione di contribuenti, senza che venga compromesso l'obiettivo dì 2550 miliardi di gettito complessivo per le due autotassazioni indicato nel bilancio dello Stato». Il problema è di trovare correttivi alla legge del marzo scorso che «risultino di sollievo per i contribuenti in un anno fiscalmente difficile come il 1977 ed evitino una eccessiva contrazione della domanda interna in un periodo congiunturalmente meno favorevole». Per questa manovra di alleggerimento sono allo studio due o tre ipotesi tecniche alternative. Pandolfi ha particolarmente a cuore la soluzione più semplice «perché il sìstema tributario deve essere il più semplice possibile» ed è quella che prevede di elevare da 30 mila lire ad una cifra da stabilire il «tetto» di imposta dovuta con l'autotassazio ne d'autunno, al disotto del quale il contribuente è esentato dal versamento dell'acconto. II «tetto», è stato chiesto al ministro, sarà elevato a 60 mila lire? Risposta: «E' poco, pochissimo». Allora, a 100 mila lire? «No, ma non costringetemi a fare anticipazioni su questo punto». Alla fine abbiamo creduto di capire che l'intenzione per l'anticipo di novembre è di esentare chi (lavoratore dipendente o no) avrebbe dovuto pagare sulle 150 o 200 mila lire. Il ministro ha invece escluso la possibilità di graduare, a seconda del reddito, la percentuale da versare come acconto sulle imposte 1977, sostenendo che il versamento del 75 per cento dell'imposta (come previsto dalla legge sull'autotassazione) deve «entrare nelle abitudini degli italiani; e, poi, voglio ribadire *una tolta di tfiù che quello che si pagherà a novembre verrà scontato nel maggio del 1978, trattandosi per l'appunto di un acconto. I contribuenti possono trascorrere le vacanze senza patemi d'animo». La «stangata d'autunno» (ma il termine non piace a Pandolfi) sarà, perciò, notevolmente ridimensionata, grazie agli incassi dell'autotassazione sui redditi del 1976. Il gettito contabilizzato dalle se¬ zioni provinciali di Tesoreria dello Stato sino a tutto l'8 agosto ammonta già a 1709 miliardi; la cifra è destinata ad aumentare, in relazione agli accreditamenti in Tesoreria che tuttora affluiscono dalle banche, e si hanno fondate speranze di toccare i 1750 miliardi di lire. «JB' un risultato di grande importanza», ha commentato compiaciuto il ministro. Nel 1976 l'autotassazione aveva dato un gettito di 1420 miliardi. Ma il raffronto diviene più significativo, considerando che se ai redditi dichiarati dai contribuenti nel 1976 si fossero applicati i livelli di imposizione complessivamente assai meno elevati entrati in vigore quest'anno (in particolare, abbassamento delle aliquote, abolizione del «cumulo», rimborso per il caro-benzina eccetera) il gettito dello scorso anno avrebbe di poco superato i 1000 miliardi. L'aumento effettivo di gettito da un anno all'altro si colloca quindi intorno ai 700 miliardi. Dei complessivi 700 miliardi, 400 miliardi sono attribuibili all'aumento del reddito nazionale a prezzi correnti e al cosiddetto effetto di progressività delle aliquote; i rimanenti 300 miliardi derivano, fatto ancor più rilevante, da una riduzione dell'evasione, essenzialmente nel settore dei redditi d'impresa e professionali. Il ministero delle Finanze stima che «gli italiani in giugno abbiano dichiarato complessivamente redditi superiori a quelli dello scorso anno per 4500 miliardi, dei quali 2000 circa sono redditi recuperati all'evasione». Il comportamento dei contribuenti italiani, ha dichiarato Pandolfi, «ha fatto un salto di qualità che consente manovre di alleggerimento, altrimenti impossibili in presenza dei vincoli internazionali che impongono il contenimento della spesa pubblica». E questo buon comportamento scongiurerà per il 1978 un pesante aumento delle tasse. Il 16 settembre il governo incomincerà ad occuparsi del progetto di revisione delle aliquote delle imposte dirette. «Afi impegno in prima persona — ha affermato Pandolfi — ad escludere aumenti rilevanti o generalizzati. La curva delle aliquote sarà ridisegnata secondo criteri di moderazione e di equità». A chiusura della conferenza stampa, il ministro ha elencato le altri principali scadenze del suo settore: il 26 agosto il Consiglio dei ministri esaminerà lo schema di decreto legge sul credito d'imposta per la completa eliminazione della doppia tassa sui redditi azionari; il 21 settembre, un provvedimento per l'autotassazione dell'Ilor. Il 30 novembre, infine, si metterà in moto il progetto di riforma dell'amministrazione finanziaria «che da quel momento costituirà l'impegno maggiore del ministro delle Finanze». Dall'ammodernamento dell'amministrazione, ha concluso Pandolfi, dipende in gran parte la riuscita della lotta all'evasione fiscale. Emilio Pucci

Persone citate: Pandolfi

Luoghi citati: Roma