Interrogato

Interrogato Interrogato (Segue dalla 1» pagina) fatti che potevano sembrare indizi accusatori». Il sindaco di Maiano è apparso «sereno e nello stesso tempo stupito» di essere finito in carcere sotto l'accusa di concussione continuata, la più infamante per un pubblico amministratore. Sembra che ritenga la vertenza economica con i suoi accusatori, che giudica insieme all'amministrazione presieduta fino al giorno dell'arresto, «inadempienti», il presupposto della situazione in cui si trova. Questi in sintesi i fatti: la «Precasa» fornisce e installa prefabbricati (76 case) per un valore complessivo di un miliardo e 15 milioni di lire. Per ottenerne l'appalto versa una fidejussione bancaria di pari importo. Il comune di Maiano riduce due volte l'appalto, ma non restituisce l'equivalente parte di fidejussione e fa altrettanto man mano che proseguono i lavori. I titolari della «Precasa», tramite il loro legale, Giovanni Nasuti, richiedono un risarcimento danni di 200 milioni. L'amministrazione comunale però si oppone ed è in corso una causa civile. Motivo del «no» degli amministratori di Maiano è una presunta inadempienza delle clausole contrattuali da parte di Carrozzo e Irene Allegro. A sostegno di «avere esegui to i lavori a regola d'arte», la «Precasa» esibisce una lettera del sindaco datata 30 marzo 1977. Girolamo Bandera scrive: «Corre obbligo da parte nostra di ringraziare per la fattiva collaborazione prestataci nella fornitura di prefabbricati della ditta "Precasa" di Savona, il cui importo ammonta a lire 1 miliardo e 15 milioni. La medesima ditta ha inoltre operato in molti altri comuni della zona terremotata, dimostrandosi ovunque all'altezza del compito assegnatole. L'organizzazione di cui dispone le permette una rapidità di intervento, e l'ormai sperimentata esperienza nella prefabbricazione, le con- sentono un'accurata esecuzione degli edifici. Pertanto sia per conoscenza diretta che per informazioni assunte presso altri colleghi dei comuni dove la ditta ha operato, si può considerare la "Precasa" fra le imprese del settore di maggiore affidamento». I rapporti fra la ditta savonese ed il sindaco però si deteriorano e si giunge all'«incontro-esca» di Verona. Lo sollecita più volte, telefonicamente, lo stesso Carozzo con la scusa di addivenire ad una composizione della controversia. Girolamo Bandera parte per Verona con alcuni congiunti fra i quali Giuliano Brollo, figlio del sindaco di Artegna. All'appuntamento, oltre a Renato Carozzo, trovano la polizia. Sembra che la borsa che il sindaco portava con sé — secondo l'accusa — fosse destinata a riempirsi del danaro contante promesso dall'interlocutore. La borsa del titolare della «Precasa» però era gonfia soltanto di una spugna e cartaccia. Neppure una banconota in quella di Girolamo Bandera. Renato Carozzo sembra però che affermi di avere firmato un assegno di 14 milioni di lire a favore dell'amministratore friulano. Giuliano Brollo sostiene: «Renato Carozzo ha tempestato di telefonate mio suocero. Abbiamo accettato l'incontro a Verona perché avremmo poi proseguito per Padova per una breve visita ad amici; invece era una trappola». II mandato di cattura emesso dal dottor Boccia è conseguenza dei fatti esposti da Renato Carozzo alla polizia di Savona e sembra siano corroborati da testimonianze. «Non posso dire quanto ho esposto agli inquirenti — dice quest'ultimo — perché vincolato dal segreto istruttorio. Vi assicuro però che l'arresto del sindaco è soltanto l'inizio di qualcosa di più grosso». Sembra che si riferisca ad un legale della città ligure che avrebbe fatto da tramite fra la «Precasa» e il sindaco di Maiano, per le forniture di prefabbricati ad alcuni paesi distrutti dal sismo. . I difensori dell'amministratore friulano dimostrano una certa tranquillità: forse hanno qualche asso nella manica. Fra i testi citati a difesa potrebbe esserci anche l'onorevole Zamberletti e personaggi che «sanno molto» sulle cose del Friuli. Per il momento non hanno avanzato istanza di libertà provvisoria. «Sarebbe prematuro», dicono. E' probabile che lo facciano in un prossimo futuro. Bruno Balbo

Luoghi citati: Artegna, Friuli, Padova, Savona, Verona