La Sicilia "offre,, i suoi monumenti

La Sicilia "offre,, i suoi monumenti Iniziative per le vacanze La Sicilia "offre,, i suoi monumenti (Dal nostro corrispondente) Palermo, 3 agosto. In questa estate la Sicilia sta offrendo ai suoi ospiti italiani e stranieri i suoi splendidi monumenti. Vi si tengono cicli di spettacoli, i turisti li visitano sotto la guida di «ciceroni» a volte anche un po' comici per i loro pasticci linguistici che però sono straordinariamente efficaci, anche perché sostenuti dalla mobilissima gestualità meridionale. E' un'avvincente scoperta, se si vuole, somigliante ad un pellegrinaggio alla ricerca degli antichi classici che sono ricordo dei libri di scuola, un viaggio all'indietro verso il tempo che fu. Liliana Cosi e Marinel Stefanescu hanno danzato nel medievale castello di Lombardia ad Enna, nel cuore dell'isola, in un'atmosfera irripetibile. La prima ballerina della Scala e il primo ballerino dell'Opera di Bucarest, che cinque anni fa si erano già incontrati nel teatro greco di Taormina, strabiliando il pubblico, proseguono adesso la tournée negli altri teatri antichi dell'isola: Tindari, Palazzolo Acreide, la Valle dei Templi e, sulla sponda occidentale, nel teatro greco di Segesta dove da poco sono stati ultimati importanti lavori di sistemazione. Qui, ieri sera, con «Il piacere dell'onestà» di Pirandello, l'Ept di Trapani ha inaugurato una intensa stagione di spettacoli. A Lipari, tra i resti della misteriosa civiltà protostorica eoliana, si è svolta una serie di concerti. Intanto, a Siracusa, cominciano i preparativi per gli spettacoli classici biennali, che si svolgeranno nel 1978 finanziati dall'assessorato Turismo e Spettacolo della Regione ed organizzati dall'istituto del dramma antico: un appuntamento tra i più significativi. E' dunque, questo siciliano, un innegabile esempio di come sia possibile «fruire dei beni culturali». Certamente si I renderà più di un servizio alla storia, quando si riuscirà a valorizzare — com'è possibile — al meglio i monumenti, le chiese, i musei. Nel celebre Duomo di Monreale, il più espressivo frutto dell'arte normanna in Sicilia, da anni ha luogo la rassegna della musica sacra e le notizie che in questa fase della stagione turistica giungono dal resto dell'isola confermano un'invariabile tendenza alla crescente utilizzazione delle antichità. Tuttavia non mancano quanti invitano ad evitare che tutto ciò sia standardizzato in una piatta improvvisazione, che comporterebbe fatalmente deplorevoli grossolanità. Le ammonizioni in questa direzione non sono affatto superflue: occorre, invece, una consapevole presa di coscienza, è indispensabile una grande accortezza. Magari spinti dall'entusiasmo e dalla ansia di fare in fretta, infatti, non è difficile commettere errori madornali. Come è accaduto nel riattate Museo Mandralisca a Cefalù dove, dopo otto anni di permanenza in una cassaforte di banca e avendo resistito a ben quattro tentativi di furto, è stato nuovamente appeso il «ritratto d'ignoto» di Antonello da Messina. E' su queste luci ed ombre che si è lungamente discusso, prima delle fsrie, alla Assemblea regionale siciliana nel dibattito che ha preceduto la approvazione di una importante legge sulla valorizzazione dei beni culturali a. r.

Persone citate: Antonello Da Messina, Liliana Cosi, Marinel Stefanescu, Pirandello