Tra gatti e bombe l'aereo non parte

Tra gatti e bombe l'aereo non parte Tra gatti e bombe l'aereo non parte Cline, ciane. Il carillon si smorza nel brusio del salone delle partenze nazionali di Fiumicino, una voce femminile sussurra all'altoparlante: « Il volo per Torino subirà un ritardo per motivi tecnici ». Borbottìi tra I viaggiatori in attesa accanto al • gate » d'uscita. Si doveva decollare alle 17,15 e sono già le 17,30. Da un bel po' il DC 9 dell'Alltalia proveniente da Catania è laggiù, immobile sulla spianata di cemento, circondato dalla sua corte di meccanici In tuta e da autocisterne. I passeggeri sono scesi da un pezzo, I piloti sono stati cambiati. ■ Ma perché non ci fanno salire? Che cosa ci fanno quegli omini attorno al portellone sollevato della stiva? Perché si agitano tanto? ■. La risposta ce la darà venti minuti dopo, a bordo, l'hostess. ■ Cacciavano I siamesi. Che fatica prenderli, erano quasi due tigri ». Sui jets succede anche questo. Un signore. Imbarcatosi a Catania, porta con sé due gatti: è costretto a separarsi dai diletti animali, che confinati nella loro cesta, devono viaggiare nel bagagliaio. Il buio, il rombo del reattori, il rollio dell'atterraggio Il terrorizzano: ad unghiate evadono dalla prigione di vimini, si perdono nella catasta di valigie. Gli addetti ai bagagli, ignari, cominciano a scaricare: miagoli!, sbuffi rabbiosi, le unghiate di una zampa che affiora tra due bauli II Inducono alla prudenza. • Un gatto inferocito è pericoloso, se lo venga a prendere II padrone ». Ma, nel bailamme dell'aeroporto trovare la persona giusta è un'impresa. Figurarsi poi se • il ricercato » si gode un aperitivo al bar. In attesa che giunga la cassetta con I gatti. Frenetico andirivieni di hostess, alla fine II proprietario è iden¬ tificato tra I 120 passeggeri del volo, l'altoparlante lo convoca al bureau dell'Alltalia. Di qui, una jeep lo accompagna sotto Il DC 9. ■ Su venite fuori, forza ». Mimica, fischietti, paroline dolci, ammorbidiscono gli animali, dalla piramide delle valigie spunta la testina di un siamese. Il gatto è indeciso, il padrone dà un saggio di come si imita II miagolio, a poco a poco il gatto si decide a lasciare l'oscurità. Il suo compagno è più diffidente, nascosto dietro una cassa si la pregare per mezz'ora prima di saltare tra le braccia del proprietario, Il racconto dell'hostess non è Unito che tutti siamo dì nuovo in piedi. Ci ha tirati su dai morbidi sedili l'ordine del comandante. • Bisogna rlcontrollare i bagagli di tutti i viaggiatori ». Torino ridiventa lontana. Ma sono ormai quasi le 18. • Ma qui non si parte mai », sospira una signora. Nessuna protesta però. Il ritardo è imputabile soltanto alla diligenza del personale dell'Alilalia. A bordo siamo in 94, ma dal controllo delle carte d'imbaico dovremmo essere 95. Chi è l'assente? Dove si è cacciato? L'altoparlante diffonde In tutti I saloni dell'aerostazione II cognome del misterioso passeggero, senza risultati. In tutti lo stesso ricordo: di quel pazzo che simulò l'imbarco soltanto per poter fare caricare una valigia piena di tritolo. Se qualcuno era tentato dal solito lamento con hostess e piloti, adesso è ben contento di rinviare di un altro po' la partenza. Il • metal-detector » esamina i bagagli ad uno ad uno. niente di sospetto, tutto In regola. Alle 18,20 il DC9 corre sulla pista. Due siamesi di troppo ed una persona in meno sono costate un'ora di Mesa. c. giac.

Persone citate: Cline, Mesa

Luoghi citati: Catania, Torino