Due truffatori pagano con un assegno da tre milioni rubato e sono arrestati

Due truffatori pagano con un assegno da tre milioni rubato e sono arrestati Due truffatori pagano con un assegno da tre milioni rubato e sono arrestati Lo hanno consegnato poco prima della chiusura delle banche, ma la vittima del raggiro ha fatto in tempo a controllarlo e ha avvertito la squadra mobile Volevano truffare un commerciante pagando con un assegno rubato, ma hanno fatto male 1 conti sugli orari delle banche. La vittima è riuscita a fare un controllo prima della chiusura e quando sono passati per ritirare la merce hanno trovato anche la polizia. Sono due pregiudicati, arrestati per truffa e ricettazione: Bruno Francuccio, 32 anni, domiciliato in una pensione di via Cavour e Carlo Cucci, 22 anni, Piobesi, via San Giovanni Bosco 12. U primo ha precedenti per furto, l'altro per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione di un travestito. Il commerciante che volevano truffare è Sergio Mllaneslo, 41 anni, via Cialdlni 13, contitolare della ditta «Dbm» di corso Regina 136, una società specializzata nel commercio all'ingrosso di confezioni per uomo. Ha raccontato alla polizia: «Sono venuti nella tarda mattina presentandosi come ambulanti. Abbiamo trattato una partita di jeans per tre milioni. Hanno pagato con un assegno firmato da Bruno Comini. Mi ha Insospettito la fretta che avevano di caricare la merce ». I due volevano portare via tutti l jeans sulla loro «125» ma data la quantità hanno dovuto lasciarne più di un terzo nel magazzino: «Passeremo fra un'ora — hanno affermato — e verremo con un camioncino». Ha detto Sergio Mllaneslo: «Sono corso in banca con l'assegno e cinque minuti dopo ho avuto la conferma dei sospetti: era rubato». I banditi evidentemente pensavano che il commerciante non facesse in tempo a fare il controllo e dopo mezz'ora sono ritornati con un mezzo più capace: «Siamo venuti a rifinire il resto della merce, siamo molto soddisfatti dell'acquisto». Gli hanno risposto i poliziotti appostati dentro il locale. Bruno Francuccio e Carlo Cucci si sono arresi senza opporre resistenza. In un primo tempo hanno negato ogni accusa ma in Questura di fronte all'evidenza hanno dovuto cedere. Francuccio in tasca aveva due blocchetti di assegni rubati, della Cassa di Risparmio di Torino e della Cassa di Risparmio di Asti: da uno mancava quello staccato a favore della «Dbm». Per Bruno Francuccio c'è anche un'altra denuncia, quella di avere fornito agli agenti false generalità, nel vano tentativo di sfuggire all'identificazione. Mentre lo portavano via ha ripetuto più volte di chiamarsi Bruno Comini, lo stesso nome con cui ha firmato l'assegno. Bruno Francuccio e Carlo Cucci arrestati dalla Mobile

Luoghi citati: Asti, Torino