Per tutti, l'accusa è di omicidio

Per tutti, l'accusa è di omicidio Aperta l'inchiesta sugli 8 giovani per la morte del tassista Per tutti, l'accusa è di omicidio Sette sono in carcere, uno solo latitante - Ieri si è costituito un altro quattordicenne - Una banale lite, che un tempo sarebbe finita con quattro pugni, è stata conclusa da una coltellata mortale - Dopo la bravata arrogante che aveva dato inizio al diverbio, i teppisti si erano spaventati alla energica reazione del tassista Luigi Catania, 14 anni, si è costituito Ieri pomeriggio al carabinieri del Nucleo Investigativo. Faceva parte di quel gruppo di otto giovani che giovedì notte, nel corso di una lite, hanno ucciso 11 tassista Primo Angelini con un colpo di coltello all'aorta. Rimane latitante Giovanni Gatti, 17 anni. Anche contro. di lui 11 magistrato ha spiccato un ordine di cattura per « concorso in omicidio volontario aggravato, violenza privata e rapina ». SI avvia alla conclusione l'inchiesta su un episodio che ha sconvolto la città, un delitto che si inserisce in una spirale di violenza che non ha giustificazione. « Si la ricorso — commentano i carabinieri — con sempre maggiore frequenza al coltello o alla pistola. Un tempo sarebbe scoppiata una rissa a suon di pugni, ora si arriva all'uso delle armi con incoscienza, addirittura con indifferenza». Sono finiti al Ferrante Aporti Arcangelo Frijia, 14 anni, e ì suoi coetanei Alfredo Coppola, Sebastiano Traina, Luigi Catania e Savino Lo Busso di 17 anni: alle Nuove sono rinchiusi Tonino Pollidoro, 18 anni e Salvatore Petralori, detto Totò, 26 anni. Quando giovedì notte sono saliti su due tassi in piazza Castello per lare ritorno a casa, nel quartiere della Falcherà, non Immaginavano che la loro bravata sarebbe sfociata in un assas slnio. Qual è la molla che ha armato la mano di un ragazzo, poco più che adolescente, e gii ha fatto vibrare il colpo mortale? Alcuni hanno confessato al sostituto procuratore dott. Grasso: « Avevamo rapinato un omosessuale. Lo tacevamo spesso, era un divertimento soprattutto infastidire e aggredire i travestiti ai Giardini Reali. Quella sera si è rivelata infruttuosa. Se non fosse stato così tardi si sarebbero cercate altre vittime. Ma abbiamo deciso di rincasare in tassì. Eravamo eccitati, ci sentivamo forti, un gruppo affiatato e deciso a tutto ». Per questo forse non tollerano che qualcun altro salga su un'auto pubblica che serve a loro e li costringa a rispettare il turno. Intimano al malcapitato di scendere, si risentono quando non obbedisce, lo costringono a uscire dalla "Flavia" di Primo Angelini. Scoppiano a ridere quando il malcapitato si allontana rassegnato. « Portaci alla Falcherà, presto ». Ma il guidatore risponde malamente: it Io non corro ». E' proprio uno dei più giovani a reagire brutalmente, Luigi Catania che slede a fianco dell'autista. Si volta di scatto e lo colpisce con un manrovescio. Ma subito dopo na paura della reazione del tassista, spalanca la portiera e fugge sotto i portici. Angelini fa per balzare all'inseguimento, l'altro tassista accorre in suo aiuto. Gli aggressori ora scappano e Angelini li insegue, armato della catena antifurto. Il caso vuole che il più lento sia proprio Luigi Catania, che calza un paio di zoccoli. Se ne sbarazza quando si vede raggiunto dall'inseguitore. In quel momento sopraggiunge, in fuga, anche l'altro gruppetto, che era salito sul tassi di Salvatore Giardino, tra 1 quali il Frijia. E' lui che, nella corsa affannosa, si scontra con Primo Angelini e ne riceve un colpo di catena. Esplode il dramma. Terrorizzato, incapace di riprendere la fuga, di mettersi fuori portata dei colpi, Arcangelo Frijia estrae 11 coltello, ne fa scattare la lama e vibra 11 colpo micidiale. Il tempo di estrarlo dalla ferita e l'avversario crolla con l'aorta spaccata. I soccorsi sono vani. Nella vicenda vi sono ancora punti oscuri. Il magistrato ha interrogato i giovani una prima vol¬ tadgCtrdPc(AdNpss ta alla presenza dei legali di fiducia: avv. La Macchia (Arcangelo Frijia), Dal Fiume (Alfredo Coppola), Balestra (Salvatore Petralori), Chiusano (Tonino Pollidoro), avv. Fiorella Pastore e Paola (Savino Lo Russo), Paroncilli (Sebastiano Traina), Dal Piaz (Luigi Catania). Per il latitante Alfonso Gatti è stato nominato difensore d'ufficio l'avv. Galasso. Nulla è trapelato in quanto coperto dal segreto istruttorio, si sa soltanto che le domande poste servivano ad inquadrare l'epi¬ sodio principale, senza preoccuparsi della o delle rapine precedenti. In effetti il caso si presenta molto complesso. L'uccisione del tassista è certamente una fatalità. Non si può tuttavia dimenticare che le armi dovevano servire per « reati contro il patrimonio e le persone », quei giovani avrebbero potuto uccidere anche durante una rapina. E poi, perché ammazzare quando la superiorità numerica era evidente? II magistrato dovrà accertare la volontarietà dell'atto, dove finisce la volontà comune di commettere 1 reati per i quali era stata costituita la banda e dove inizia la determinazione del singolo ad uccidere. L'omicidio è stato commesso durante la fuga: Ano a che punto sono imputabili i complici? Il gruppo si era diviso su due auto. La rissa è scoppiata sulla prima. Chi ha ucciso si è trovato coinvolto per caso, forse se avesse imboccato un'altra via per fuggire, la vicenda avrebbe avuto un esito meno cruento. Costituendosi domenica pomeriggio, Petralia aveva dichiarato: « Ho incontrato quei ragazzi in via d'Assisi, li conoscevo di vista perché ho dei parenti che abitano alla Falcherà. Mi hanno detto che mi avrebbero portato a casa in tassi. Non so che cosa avessero fatto prima. Quando poi hanno cominciato a litigare mi sono tenuto in disparte, non ho osato intervenire perché temevo che se la prendessero anche con me ». Non sarà facile per il magistrato graduarne la misura della responsabilità. Un aiuto verrà dato dalla perizia psichiatrica, prevista dalla legge sui minori, non tanto per giudicarne la capacità di intendere e di volere ma per stabilirne la maturità. L'atteggiamento dei ragazzi arrestati fa supporre che non si rendano conto appieno della gravità del gesto compiuto e delle future ripercussioni. Resta la considerazione, amara, che più di uno sembra fosse armato di coltello. Il fatto rimane per ora in mano della procura della Repubblica, per la conclusione dell'inchiesta. Non e certo però che i sette giovani vengano processati dalla c jrte d'assiste. Arcangelo Frijia. I suoi presunti complici già in carcere: Pollidoro, Coppola, Lo Russo, Petralori, Traina e Catania

Luoghi citati: Assisi, Catania