Ha confessato l'omicida di 15 anni

Ha confessato l'omicida di 15 anni Risolta dai carabinieri in 24 ore l'inchiesta sull'uccisione del tassista Ha confessato l'omicida di 15 anni La versione dei fermati: il tassista rifiuta di "correre svelto alla Falcherà", lo schiaffeggiano e scappano - Lui li rincorre con la catena antifurto, Arcangelo si rivolta e vibra la coltellata mortale - La figura dell'uccisore: sempre promosso fino alla licenza media, lascia l'istituto tecnico "perché ci sono troppi scioperi, meglio lavorare" - Ma è più facile trovare cattive compagnie che lavoro - Con gli amici, era andato "a rapinare omosessuali" Il giovanissimo assassino del tassista Primo Angelini è stato arrestato ieri mattina dal carabinieri del nucleo Investigativo mentre dormiva nella propria abitazione di via delle Querce 15, alla Falcherà. SI chiama Arcangelo Frljla, ha compiuto a fine maggio quindici anni. Figlio di un dipendente dell'Amir, con tre fratelli minori, ha concluso l'anno scorso le scuole medie senza proseguire gli studi o iniziare un lavoro. Smilzo, stretto nel giubbotto e In un palo di Jeans di fustagno attendeva Ieri pomeriggio nella caserma di via Valfrè l'interrogatorio del magistrato. Sotto 1 folti capelli ricci, un viso adolescente e lo sguardo ancora incredulo per 11 delitto commesso. «C'è stato un litigio, quell'uomo mi ha colpito con una catena mentre /uggivo e io gli ho dato una coltellata — diceva sommesso —. Ma non volevo uccidere ». Con lui sono stati arrestati dal carabinieri e dalla squadra mobile altri quattro giovani, mentre tre amici sono già identificati e ricercati: tutti Insieme, prima della tragica rissa, avrebbero rapinato un passante nei pressi di via Porta Palatina, facendosi consegnare l'orologio ed un anello. Poi, mentre tentavano di allontanarci In taxi dalla zona, si sono resi complici dell'assurda bravata che ha causato la morte del tassista quarantenne. Il giudice dott. Grassi dovrà individuare le singole responsabilità nella rapina, nella violenza privata al passeggero del taxi, nella rissa e In un eventuale favoreggiamento personale. Dopo l'arresto di Arcangelo Frljla sono stati arrestati dal carabinieri Alfredo Coppola, 14 anni, studente, via delle Betulle 5, e Sebastiano Traina detto « Nello », 14 anni, via degli Abeti 1/b. Alla squadra mobile si è costituito Savino Lo Russo, 17 anni, via delle Querce 15, e quindi la polizia ha arrestato Tonino Pollidoro, 18 anni, via delle Querce 69. Identificati dal carabinieri sono tuttora ricercati gli ultimi tre componenti della banda: Luigi Catania, 14 anni, via delle Querce 14 (che 1 genitori hanno promesso di accompagnare in caserma dopo un colloquio con l'avvocato), Alfonso Gatti, 15 anni, anch'egll residente alla Falcherà e resosi irreperibile, e Salvatore Petralori, 26 anni, muratore, via Chatlllon 13. Questa la ricostruzione della tragica serata di giovedì conclusa venerdì mattina alle 2 dall'omicidio di piazza Castello, secondo la confessione di Arcangelo Frljla e la testimonianza d! Savino Lo Busso. Dopo un appuntamento alle 22,30 nella piazzetta della Falcherà il gruppo con sette ragazzi (manca ancora Salvatore Petralori) raggiunge 11 centro per andare In pizzeria. « Abbiamo mangiato e bevuto molta birra In un locale di corso Regina Margherita, vicino al teatro Alcione — dicono i giovani — poi uerso mezzanotte ci siamo incontrati col Petralori per andare in piazza del Municipio, dove ci sono gli omosessuali ». Alcuni di loro, secondo 1 carabinieri, sono armati di coltello (se ne libereranno dopo il delitto); l'intenzione è di compiere una rapina facile, e 11 momento si presenta quando 11 gruppo affronta un passante, Lorenzo Ballotti, 25 anni, via Fratelli Garrone 63. Racconta Savino Lo Russo: « E' stato Luigi Catania a bloccarlo con una scusa, chiedendogli di mostrare un anello che aveva al dito. Poi l'abbiamo circondato e ci siamo fatti consegnare l'anello e un orologio ». A conferma del racconto del giovane è stato trovato nella sua abitazione l'anello rubato, mentre l'orologio sarebbe rimasto In possesso di Luigi Catania. Rotto 11 ghiaccio con la prima aggressione, la banda decide di proseguire verso 1 Giardini Reali. « Speravamo di trovare altri omosessuali — aggiunge Lo Russo — ma è andata male. Allora ci siamo diretti in piazza Castello, alla ricerca del taxi per rincasare ». Mancano pochi minuti alle due, scoppia improvvisa la rissa che terminerà col ferimento mortale: una sequenza veloce di colpi di scena, di animi che si surriscaldano, 11 passaggio Immediato alla violenza descritto con precisione dai ragazzi arrestati. Secondo la loro deposizione è Tonino Pollidoro che litiga per primo con il passeggero già salito sul taxi di Primo Angelini: a Gli aveva spiegato gentilmente che ci servivano due auto, quando quello si è riputato dt scendere gli ha dato uno schiaffo. Il cliente è fuggito — aggiunge Savino Lo Russo — e siamo saliti io, Gatti, Catania e Frijia. Abbiamo chiesto al tassista dt portarci velocemente alla Falcherà: lui, forse innervosito per il litigio di prima, ci ha risposto: « No, non vado veloce ». Sono volate parole grosse, quello ha preso la radio e ha detto che si trovava in difficoltà, chiedendo l'intervento di una pattuglia dei carabinieri ». Il gesto di Primo Angelini, spaventato dall'arroganza dei quattro, è la molla che fa esplodere l'ultima scintilla. I teppisti prendono a schiaffi anche lui e poi scendono dalla « Flavia », Inseguiti dall'Angelini che impugna la catena ricoperta di gomma usata come antifurto. Catania, Lo Russo e Gat¬ ti fuggono sotto 1 portici unendosi agli altri quattro amici; Arcangelo Frljla resta più Indietro e viene raggiunto da Primo Angelini, seguito a sua volta In auto dal collega Salvatore Giardino E' l'ultimo atto. « Sono stato colpito dalla catena — dice Arcangelo Frijia — e ho reagito d'istinto col coltello ». La lama affilata recide In un colpo solo l'aorta del tassista, che si accascia privo di vita sul cofano del taxi di Salvatore Giardino, mentre i teppisti fuggono. Luigi Catania lascia sul posto gli zoccoli, perduti nel¬ la fuga; Pollidoro e Lo Russo raggiungono un taxi In corso Giulio Cesare; gli altri hanno udito 11 feritore gridare: « Gli ho dato una coltellata », e preferiscono rientrare a piedi alla Falcherà. Scattano le Indagini. Soltanto al mattino Arcangelo Frijia apprende dal giornali di essere un assassino, in serata si libera del | coltello gettandolo In un bidone della spazzatura, sotto casa. Ma la Falcherà è setacciata per ore dagli uomini del colonnello Calabrese, con il capitano Lotti del nucleo investigativo, 1 sottufficiali Mazzone, Gobbinl, La Marca, Barbiere, Laurino, e 1 carabinieri Berenato. Lo Sole, Petruzzlello, Cristiano, Ler. E il lavoro, compiuto in parallelo con gli agenti della squadra mobile, dà i suol frutti. Indicazioni vaghe, frasi smozzicate, 1 nomi della banda di giovani teppisti che emergono ad uno ad uno. Sono le dieci di ieri mattina quando Arcangelo Frljla viene svegliato dagli uomini in divisa; un'ora più tardi, su sua indicazione, i carabinieri recuperano nella spazzatura un coltello ancora sporco di sangue. Arcangelo Frijia ha descritto freddamente il delitto ai carabinieri - Sgomento nella sua famiglia: il padre con la moglie e gli altri tre figli

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