C'è guerra aperta per le 29 domande di iscrizione alla civica magistrale

C'è guerra aperta per le 29 domande di iscrizione alla civica magistrale L'ha dichiarato la presidente del Consiglio d'Istituto C'è guerra aperta per le 29 domande di iscrizione alla civica magistrale Sono state respinte (su un totale di 580) perché il corso (che prepara le future maestre d'asilo) è sovraffollato - Una manifestazione con minacce e insulti è stata dispersa dai vigili Provveditore, Provincia e Comune, con un lavoro accurato di ricerca di aule ed eventuale ridistribuzione di iscritti sono riusciti a far fronte a tutte le richieste degli studenti torinesi. Resta una coda polemica che interessa la Civica scuola magistrale. La vicenda è Intricata, ma in definitiva, non sembra essere irrisolvibile, se si fa ricorso al buon senso. Vediamo di che si tratta. La Civica magistrale, prepara le maestre d'asilo con tre anni di corso, è sorta una decina d'anni fa per Iniziativa del Comune che, sostituendosi in questo settore allo Stato, ha creato l'unico istituto pubblico di questo tipo. Le Iscritte quest'anno sono state poco più di 800, di cui 366 in prima classe. Le richieste nell'ottobre scorso furono, ben più numerose, il criterio di selezione adottato fu quello di accettare soltanto le torinesi. L'esplosione di iscritti ha costretto ad affiancare alla sede di via Perrone due succursali, una in via Magenta e l'altra in corso Galileo Ferraris. L'esigenza di porre un limite alle iscrizioni nelle prime classi si è ripresentata, con ancor maggiore urgenza per il '77, a causa del decreto Staminali che blocca le assunzioni comunali. Il consiglio di Istituto, presieduto dalla signora Brancata, si è dichiarato contrario alle limitazioni proposte dal Comune. L'assessore all'istruzione Dotino si è detto disposto a discutere 1 possibili ritocchi che il Collegio del docenti, d'intesa con gli altri Istituti civici, ed il provveditore agli studi avrebbero potuto escogitare. Tutto questo fidando nel fatto che una serie di incontri fra Ingegnanti, docenti ed alunni delle medie avvenuta in marzo ed aprile, fossero serviti a chiarire le difficoltà detta scuola magistrale, rlducendo le richieste. « Si tratta di un corso di studi importanti e difficili — ha sempre spiegato la preside Margherita Giordano Rovere — che preparano al delicato compito di se- guire i bimbl piii plccoli, nella loro formazione e nel primo con- tatto con la scuola ». Le richieste di prelscrizioni in maggio «furono iniorno alle 580 » spiega la presidente del con- slgllo di istituto, signora Branca-ti. Ed ecco che arriviamo alia stretta finale. Autorlta comunale e scolastlca in una riunione aper-ta, accertano la possibility di ac- cettare non piii di 400 iscrizionl. Anche su sollecitazione del Comi- tato genltori, vengono afflsse nel l'albo della scuola le condizioni: si accetteranno il giorno stabili to. 4 luglio, le prime 400 doman j de complete. « Ma la prestdente del consiglio ! di istituto, Brancati — dichiara 1 l'assessore Dolino — conferma la | sua opposizione al numero chlu' so. II 14 giugno I'assessorato ren deva noto che grazie all'interven to del Provveditore agll studi, si 1 potevano sistemare le iscrizioni eccedenti presso altri istituti superiori ». Il 5 luglio, cominciano le proteste. Durante la seduta del Consiglio comunale Dolino riceve una delegazione di genitori le cui figlie (una trentina) non sono state accettate. Spiega la presidente Brancati: « Avevano detto che avrebbero accettato le prime 400 con i documenti al completo, invece hanno accolto anche coloro che non avevano tutto in reregola. In particolare, delle 111 ricusate, se ne sono ripresentate una sessantina. Qualcuna è stata accettata, altre no ». A questo punto restano In eccedenza, perché parecchie si sono ritirate, soltanto 29 domande Sottolinea Dolino: « Nonostante le riserve di carattere specioso (tra I l'altro le decisioni che ora la \ signora Brancati contesta erano state stilate alla sua presenza), ho accettato un incontro con la presidenza, la segreteria, il consiglio di istituto per esaminare le possibili soluzioni ». L'incontro è avvenuto il 7 luglio. « Una riuntone tecnica — afferma Dolino — ma la signora Brancati ha detto che avrebbe presenziato soltanto se la riunione fosse stata aperta alla delegazione delle famiglie. Sentito il parere contrario degli altri membri, la presidente del consiglio di istituto ha abbandonato la riunione, scendendo a gestirsi nel cortile dell'assessorato l'assemblea della sua delegazione ». Al termine dell'incontro con l'assessore, undici membri del consiglio di istituto hanno votato per mantenere 11 rifiuto alle 29 iscrizioni: accogliendo Invece alcune domande delle allieve re spinte a settembre. Ma la decisione non è accettata da chi, nel cortile attende una risposta diversa. « E' scoppiata una manifestazione — afferma Dolino — condita di insulti di ogni tipo durata un'ora e mezzo. Alle 10,30 i vigili urbani dopo mezz'ora di tentativi per calmare la protesta, hanno fatto catena e spinto fuori del portone la dozzina di persone rimaste tra cui la signora Brancati ». E adesso? Spiega la signora Brancati: « II 13 luglio 12 famiglie, fra cui 3 di bocciate, hanno presentato ricorso alla preside. Vogliono una risposta. In questo momento noi siamo nella fase di "silenzio-rigetto". Se entro 60 giorni non avremo una risposta, oppure avremo un rifiuto, ricorreremo al Tribunale amministrativo regionale perché riconosca le nostre ragioni. Tra l'altro alcune ragazze si sono viste iscritte in altri istituti magistrali, con tipo di studio diverso, come il Berti e il Regina Margherita ». m. vai. Paola Brancati e l'assessore comunale Gianni Dolino