Una banca che ha 150 anni

Una banca che ha 150 anni La Cassa di Risparmio e l'economia piemontese Una banca che ha 150 anni Intervista con Fon Emanuela Savio, presidente dell'Istituto - "Siamo al servizio del 50 per cento delle famiglie del Piemonte e Valle d'Aosta" - Le polemiche sulle spese per il centocinquantenario: "Solo un ricordo ai dipendenti, nessun ricco dono" Una banca compie 160 «mi: è un momento di consuntivi, di verifiche e di riflessione. Per la Cassa di Risparmio di Torino le celebrazioni del centocinquantenario .sono finite ed è rimasta la consapevolezza di una realta finanziarla in espansione. Sono sufficienti poche cifre per darne l'Idea. Negli ultimi 10 anrd la raccolta del risparmio è salita, dal 500 miliardi del 1967 al 2500 del •76, al circa 2700 di fine aprile 77. L'incremento degli - impieghi a brev? termine, solo fra 11 1975 ed 11 '76 ha avuto un incremento dei 40 per cento. Il che dimostra — come ha voluto sottolineare reo. Emanuela Savio, presidente dell'istituto — quaje sia l'apporto della «Cassa» all'economia piemontese e del Paese. Ma qua! è 11 rapportai di una banca ohe ha 3600 dipendenti, con gli enti locali, con 1 piccoli e medi Imprenditori, con le famiglie di risparmiatori? Si tratta di un « approccio » puramente finanziarlo, oppure esiste ancora, rinnovata, dai tempi, quella «fiducia » che lega il cittadino al custode ed all'amministratore del proprio denaro? Incontriamo I'on. Savio, in «la XX Settembre, alte sede centrale di un «tempio delta finanza», fondato il 4 luglio 1827, con la « notificanza della municipalità ». Dice: «La Cassa di Risparmio di Torino, con i 200 sportelli sparsi in tutto il Piemonte ed in Valle d'Aosta, è al servizio del SO per cento delle famiglie delle due regioni. Inoltre, nonostante i vincoli imposti dalla Banca d'Italia, stiamo cercando di instaurare rapporti di carattere organizzativo con le piccole e medie imprese. Non si tratta quindi di un collegamento puramente finanziario. Per ottenere la fiducia del cliente, una banca moderna deve saper operare su molti fronti». E' cioè necessario disporre di personale specializzato net settori più diversi: dal contrc£to com- mereiaio di un'Impresa a quello tecnico, economico, finanziario. « Certo — ammette l'on. Savio —. E per essere all'avanguardia abbiamo bisogno di un personale sempre pronto a recepire le nuove istanze del mercato, in grado di rispondere alla domanda. Ecco perché all'interno del nostro istituto esiste una scuola di perfezionamento e di aggiornamento professionale che ogni anno assorbe circa $00 dipendenti, cioè un sesto di tutto U personale. Per noi è un vero e proprio mvestimento ». La banca e tesoriere del Comune: nel 1078; l'Istituto centrale di emissione aveva dato un deciso giro di vite alle possibilità di indebitamento a breve termine per gii enti locali. Quest'anno le condildoni sono migliorate? «Indubbiamente sì. li decreto Stemmati consente alla civica amministrazione di ottenere anticipazioni, fino a 30 miliardi, ma finora da Palazzo di Città è arrivata una soia richiesta, molto al di sotto di quel tetto. Comunque, anche nei momenti più difficili, la nostra risposta alle necessità, talvòlta impellenti, degli enti locali, è sempre stata immediata. Con la Regione, poi, stiamo definendo un programma di collaborazione. Attraverso i nostri rappresentanti nella Fin-Piemonte abbiamo, ad esemplo, dato suggerimenti per alcune linee operaUve del progrmmua di sviluppo ». Dagli anta pubblici alte imprese, alte famiglie. Prosegue l'on. Savio: « Per gli imprenditori abbiamo pubblicato una guida per la gestione delle loro aziende. Siamo già alla seconda edizione aggiornata. Si tratta di -un rapporto nuovo con il mondo dell'industria che ha dato buoni frutti per entrambe le parti: per la banca e per la clientela. Si tratta insomma di un'iniziativa molto gradita, come ha dimostrato il convegno in cui abbiamo riunito oltre mille piccoli e medi industriali di tutto il Piemonte. Ora stiamo per pubblicare un nuovo testo. Spiegherà "come gestire le piccole e medie imprese, tramite indicatori ". E' un lavoro che et è stato sollecitato e che dimostra l'utilità di iniziative non solo legate alla finanza, ma volte a migliorare la gestione delle aziende». E per quel tessuto connettivo che per tua Cassa di ftfepsnato è come l'aria? Cioè per le famiglie, per 1 piccoli conti, correnti o al portatore? L'on. Savio risponde: « Stiamo facendo un notevole eforzo per migliorata ed arricchire la gamma di servizi rivolti anche a questo tipo di clienti. Prepareremo note illustrative per spiegare come debba essere impostato e gestito un bilancio familiare. Stiamo molto attenti alla realtà che ci circonda che muta, al costume, alle esigenze sempre piti sofisticate della gente. Questo forse è fra i settori che ci cedono più impegnati ». E'' aumentata anche, la sensibilità delle persone alle notizie. Ad Empio, le spesa per i 160 anni della «Cassa», hanno avuto una certa risonanza. Anche per eliminare il dubbio: sono vere le cifre pubblicate sulla spesa per il centoclnquantenarto? « Sono fatte. Certamente l'evento eccezionale ha avuto un costo che, però, è stato approvato all'unanimità dal consiglio di amministrazione., Comunque, grosso modo la metà della spesa (circa 500 milioni) è stata assorbita dotta pubblicazione di una collana che comprende 8 volumi sul più. diversi aspetti della cultura piemontese. Si tratta cioè di un contributo non indifferente che la banca ha dato e continuerà a dare alla conoscenza delta nostra regione». Ma si è parlato anche di medaglie, di ricchi doni agli invitati. « Abbiamo offerto un ricordo ai dipendenti. Non c'è stato nessun ricco dono. Noti dimentichiamo Che' l'occasione dei 150 anni è unica. Citi vuole polemizzare, forse dimentica il convegno intemazionale con operatori economici di tutto il mondo che per noi è stato occasione di lavoro e- per i clienti di rapporti con a credito straniero. Infine abbiamo dato 1,5 miliardi di contributo per opere pubbliche al Comune di Torino ed alle Regioni Piemonte e Valle d'Aosta. Starno perfettamente convinti di non aver affatto scialato, ma di aver impostato, un programma che avrà effetti in un futuro neppure tanto lontano». Giuseppe Sangiorgio L'on. Emanuela Savio

Persone citate: Citi, Emanuela Savio, Giuseppe Sangiorgio