Battaglia di cifrari e messaggi segreti

Battaglia di cifrari e messaggi segreti Battaglia di cifrari e messaggi segreti r 1 sistema più semplice per cifrare un messaggio, cioè cercare di renderlo intraducibile al nemico, è quello usato per la prima volta da Giulio Cesare e chiamato «metodo di trasposizione». Se ci si trovasse davanti a un biglietto che dice: T-F-H-O-B-M-l-E N-P-Q.S-F.T.F-O A-B-U.S-V-Q.Q-F O - F - N - I - D I F un crittografo non tarderebbe più di qualche minuto a leggervi: « Segnaliamo presenza truppe nemiche ». Si è infatti ricorsi al sistema di un alfabeto slittato di un posto: la B ha preso quello della A; la C quello della B; la D quello della C, e così via. Ma — come dice un esperto, il giornalista Giuliano Colliva, autore di opere sulla guerra navale — alla base della decrittazione di un messaggio cifrato vi è soprattutto la considerazione che, in ogni lingua, le singole lettere, alcuni bigrammi e trigrammi e certe parole, si ripetono più frequentemente di altre: di conseguenza, cifrando un testo, se ad ogni lettera (o gruppo di lettere o di parole) si sostituisce un determinato segno, questo si ripeterà con la stessa frequenza del messaggio « in chiaro ». Prendiamo l'italiano. Nella nostra lingua il 45 % delle lettere sono vocali e le sequenze con le quali si ripetono le varie lettere sono le seguenti: A = 10,41% N = 6,49% B = 0,95% O = 8,71% C = 4,28% P = 3,20% D = 3,82% Q = 037% E = 12,63% R = 6,70% F = 0,75% S = 6,04% G = 2,01% T = 6,06% H = 1,10% U = 3,04% 1 = 11,62% V = 1,51% L = 6,61% Z = 0,93% M = 2,58% Ora, in questo messaggio cifrato VSNHQ HPNFM HVHLA RQRQR VZUND LHQZN si contano cinque H, quattro N, quattro Q, tre R e tre V, alcune delle quali — con ogni probabilità — saranno delle vocali. Perciò il decrittatore pone, come ipotesi di lavoro, che la H corrisponda alla lettera « e » e la N alla lettera « i ». Come prova potrà tracciare questo diagramma con i gruppi di lettere del messaggio su cui indaga: V-S-NH-Q H-P-N-F-M i e e i HV-H-L-A e e V-Z-U-N-D R-Q-R-Q-R o o o L-H-Q-Z-N i e i E' evidente che, con tutta probabilità, la prima parola del messagio — tenuto conto dell'argomento di cui si tratta — sarà « spie » e, quindi, risulterà che V corrisponde alla « s » e la S alla « p ». Perciò il crittogramma è stato ottenuto con alfabeto spostato di tre posti. L'analisi darà il seguente testo « in chiaro »: « Spie nemiche seguono nostri agenti ». « L'unico cifrario veramente sicuro — diceva il comandante Alastair Dennigton, capo della famosa « stanza 40 » dell'Ammiragliato britannico che raccoglieva, negli anni fra le due guerre, i migliori crittografi inglesi — è quello che viene usato una sola volta». Questo principio fu adottato dallo Stato Maggiore tedesco finché, nel 1934, si ricorse alla cifratura meccanica mediante « Enigma ». Eccone un esempio. Se la frase « al comandante » aveva in cifra sempre il numero 5473, la parola «lunedì » il 4593 e « la divisione partirà» il numero 0842 era facile che, a lungo andare, queste cifre venissero come s'è detto decrittali»

Persone citate: Alastair Dennigton, Giuliano Colliva