La "Raffaello andrà all'asta?
La "Raffaello andrà all'asta? Dopo il pignoramento La "Raffaello andrà all'asta? La turbonave è stata venduta allo Scià (Dal nostro corrispondente) Genova, 18 luglio. La società «Italia di navigazione» soddisferà al cento per cento i marittimi che, forti di una serie di sentenze a loro favore, hanno chiesto ed ottenuto il pignoramento della turbonave «Raffaello», vantando crediti complessivi per 350 milioni, oppure l'ex ammiraglia della flotta passeggeri italiana potrebbe anche non finire più in Golfo Persico: «Il contratto di vendita della nave alla marina imperiale iraniana — ha detto oggi uno dei legali dei marittimi, l'avvocato Vincenzo Paolino — non è stato ancora trascritto, tanto è vero che ancora non c'è stata la dismissione di bandiera; per cui, se la società non pagherà le liquidazioni nella misura imposta dalla magistratura, potremmo anche chiedere al tribunale che la "Raffaello" venga messa all'asta, giudizialmente. I diritti dei terzi sono tutelati, dal codice civile, prima di quelli del compratore, per cui la magistratura non potrebbe sottrarsi a questa nostra eventuale richiesta». I marittimi, cui il tribunale ha riconosciuto spettare una liquidazione, per l'esodo agevolato, superiore a quella concessa dalla società «Italia», non sembrano quindi intenzionati a cedere, ma, al contrario, sono pronti a ten! tare tutte le strade che la legge concede loro. Una posizione di forza, alla quale il legale della società «Italia», l'avvocato Carlo Cardillo, risponde con un «no comment». Sta di fatto, però, che l'eventualità che la «Raffaello» non parta per il Golfo Persico, alla data stabilita del 5 agosto, è tutt'altro che campata in aria, anche se il comandante Furio Zonza, amministratore delegato della società «Italia», prima di partire per Bandar Abbas, dove domani arriverà la «Michelangelo» per la quale giovedì prossino è fissata la cerimonia della dismissione di bandiera, alla presenza dello Scià di Persia, è apparso fiducioso circa una rapida conclusione della vertenza. «Il transatlantico è stato venduto — ha detto — per cui ci auguriamo che la magistratura genovese cancelli rapidamente il provvedimento di pignoramento». II comandante Zonza ha poi definito «ingiusta» la decisione della magistratura. «La nostra società non ha mai riconosciuto valida l'impostazione data dai marittimi per il calcolo della liquidazione di fine rapporto. Oltre tutto, a nostro favore, c'è una legge approvata nello scorso gennaio, per la quale lo straordinario non è mai stato considerato una voce "fissa" della retribuzione. Di questo, la Cassazione dovrà ben tene re conto». Sta di fatto, però, che le cause intentate dai marittimi per l'ammontare della liquidazione sono centinaia, in tutta Italia, per cui se la magistratura dovesse confermare le precedenti sentenze tutte le società del gruppo «Finmare», quindi lo Stato, dovrebbero sborsare parecchi miliardi agli ex dipendenti. P- 1.
Persone citate: Bandar Abbas, Carlo Cardillo, Furio Zonza, Vincenzo Paolino, Zonza
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