Rapina alla Fìat di 200 milioni di paghe tramortiti 4 dipendenti, ferito un bandito

Rapina alla Fìat di 200 milioni di paghe tramortiti 4 dipendenti, ferito un bandito Cinque malviventi (due travestiti da carabinieri) alla Materferro Rapina alla Fìat di 200 milioni di paghe tramortiti 4 dipendenti, ferito un bandito Tre armati si sono spinti fino all'officina 864 - Nella fuga, sono stati intercettati da una pattuglia della Finanza: un graduato ha sparato, colpendone uno - Circondato un edificio dove forse si erano rifugiati Drammatico assalto di banditi armati Ieri mattina allo stabilimento Fiat materiale ferroviario di via Rlvalta. Tre rapinatori in spolverino nero, mitra in pugno, si sono fatti strada con la forza abbattendo con 11 calcio delle armi due guardie, un operalo ed un Impiegato, ed hanno raggiunto l'officina 864 in cui avveniva In quel momento la distribuzione delle buste paga. All'esterno proteggevano l'azione altri due complici, probabilmente in divisa da carabinieri. Durante la fuga il collimando è stato intercettato da una pattuglia della Finanza, che ha aperto li fuoco senza riuscire a bloccarlo. Circa duecento milioni rappresentano 11 bottino della rapina, le condizioni del feriti non sono preoccupanti. I tre banditi si sono presentati al cancello secondarlo dello stabilimento in corso Rosselli 96 verso le 7,40, a volto scoperto. Una guardia, Antonio Cesana, 51 anni, ha tentato di bloccarli ma è stata abbattuta col caldo di un mitra, disarmata e rinchiusa nello spogliatoio. Analoga aggressione per 11 sorvegliante che sostava davanti al gabbiotto delle buste paga, Domenico Peta, 45 anni. Mentre i rapinatori raccoglievano il denaro hanno tentato di opporsi alla loro azione l'operalo Bernardo Grleco, di 32 anni, e il cassiere Mario Pavese, di 46 anni, che sono stati abbattuti con uguale decisione e brutalità: tutti e quattro i contusi hanno ricevuto le prime cure nel pronto soccorso della Fiat e sono poi stati ricoverati per le medicazioni al Cto e al Maria Vittoria. Ancora più movimentata è risultata la fuga del commando dallo stabilimento. Raggiunti 1 complici che 11 attendevano su una « 131 », 1 banditi hanno reagito con alcuni colpi d'arma da fuoco contro la guardia al cancello, che aveva tentato di opporsi alla loro fuga scagliando una sbarra di ferro verso la macchina. Allarmata dal fragore degli spari è quindi intervenuta una pattuglia della Guardia di Finan- za che perlustrava la zona: intercettata la « 131 » l'appuntato Piero Allasio è sceso dall'auto della Finanza e ha fatto fuoco contro il lunotto posteriore della vettura in fuga, ferendo uno del banditi. Epilogo della drammatica sequenza pochi minuti più tardi, in via Graglia. Abbandonata la « 131 », 1 rapinatori, trascinando il complice ferito, si trasferiscono su un'altra macchina e poi si rifugiano nel cortile di via Lesegno 78, lasciandosi alle spalle una divisa da carabiniere e alcuni indumenti imbrattati di sangue. La loro presenza viene segnalata alla polizia: giungono 11 capo della Mobile, dott. Ferslnl, e 1 funzionari Sassi e Pappalardo, che ordinano di perquisire lo stabile, purtroppo senza esito. Alle 18 una telefonata anonima ha avvertito la questura: « Andate in via Graglia 28, al terzo piano si nasconde il rapinatore ferito ». Le « Volanti » agli ordini del dott. Faraoni hanno circondato lo stabile. Hanno suonato alle porte dei due appartamenti del plano indicato dallo sconosciuto, un battente si è subito dischiuso, si è affacciata una signora. L'altro uscio invece è rimasto serrato. Dall'interno nessun rumore. Il dott. Faraoni ha deciso di controllare, sono stati chiamati i pompieri. Con una scala mobile due agenti armati sono entrati dal balcone. L'alloggio era deserto, 11 titolare, un vigile urbano, era partito proprio qualche ora prima per le ferie. * Antonio Melardi, 28 anni, agente della Mondlalpol, si è insospettito ieri mattina vedendo tre individui su un'Alfa aggirarsi con fare circospetto presso la Metallotecnica di Belnasco Messi sul chi va là, i tre si erano nel frattempo dati alla fuga, abbandonando sul posto l'auto che è risultata rubata. Sui sedili, 1 carabinieri hanno trovato una pistola da guerra, un fucile a canne mozze, passamontagna e guanti: prove evidenti che i tre banditi si accingevano a compiere una rapina. Antonio Cesana e Bernardo Grieco feriti dai rapinatori - I rilievi della polizia sull'auto dei banditi con il lunotto forato