Impianti sportivi: il perché dell'accordo Fiat-Comune

Impianti sportivi: il perché dell'accordo Fiat-Comune Conferenza stampa ieri a palazzo Civico Impianti sportivi: il perché dell'accordo Fiat-Comune Boniperti : "Impegno per i giovani" - Vindigni : "La convenzione con privati ci fa superare l'ostacolo del decreto Stammati" Il centro sportivo di via Guala sarà presto dotato di due nuove piscine, una coperta e una scoperta, entrambe con caratteristiche olimpioniche. La prima avrà anche una tribuna per ospitare 2000 persone. Tutto il complesso sorgerà su di un terreno di via Olevero, tra via Vlan e corso Corsica. Verrà anche costruito tra le vie Olevero e Bossoli un bar-ristorante. La concessione prevede pure la possibilità per la Fiat di utilizzare gratuitamente (durata 15 anni) lo stadio del ghiaccio di via S. Remo 67. Come contropartita la Fiat rlslstemerà a proprie spese (circa 167 milioni) tutto l'Impianto. Si tratta — hanno spiegato ieri In una conferenza stampa a Palazzo civico l'assessore Vindigni e il presidente del centro sportivo Fiat, Boniperti — di un importante incontro fra industria e pubblica amministrazione: da un Iato la Fiat, che da anni sviluppa una strategia di potenziamento dello sport, dall'altro 11 Comune che ha trovato nella grande azienda un valido Interlocutore disposto a collaborare. L'Iniziativa, cioè, si colloca nel disegno delineato alcuni mesi or sono dal responsabile delle relazioni esterne Fiat, Luca Montezemolo, per un più corretto rapporto fra Industria e sport. « Questa convenzione — ha aggiunto Vindigni — prende forma nell'ambito della politica che è stata decisa dopo ampie consultazioni sfociate nel convegno di maggio, per l'attività sportiva ». Questo — per 11 Comune — è quindi 11 primo atto consistente delle scelte maturate, soprattutto dopo le restrizioni Imposte dal decreto Stammati, che non consente Investimenti per un settore considerato « non prioritario ». Se si pensa che la civica amministrazione — dal '75 a oggi — ha speso per lo sport poco più di 3,5 miliardi, si capisce quanto possa essere Importante l'Investimento della Fiat che immette nel ciclo del nuovi complessi o delle ristrutturazioni 2,3 miliardi in un colpo solo. Perché la Fiat fa queste cose? Perché 11 Comune le ha accolte con tanto entusiasmo? La risposta di Boniperti è stata Immediata: « La Fiat ha da tempo reso nota la propria disponibilità e il suo impegno per contribuire a risolvere problemi di tipo collettivo. Fra questi, lo sport è uno dei più importanti ». Ha aggiunto: « Non dimentichiamo che la Fiat è sempre stata molto vicina al mondo sportivo. Questo non è che un episodio — pur molto importante — che sottolinea la necessità dell'accordo e della buona armonia di tutte le forze politiche, in nome di una attività che assicura salute e crescita morale al giovani ». Il presidente del centro sportivo Fiat ha annunciato che l'azienda di corso Marconi è in contatto con altri Comuni della cintura metropolitana per arrivare presto a proficue convenzioni, «sempre e solo nell'interesse della collettività». Ma In Italia (e quindi anche a Torino) la man¬ canza di Infrastrutture sportive fa venir meno questa premessa. I ragazzi non possono partecipare alla formazione, non si possono allenare. Decine di migliala di giovani non trovano un campo di calcio, da tennis, una pista di atletica dove riunirsi. Questa scarsità di impianti — come hanno sottolineato Benedetto e Bonlnerti — ha rilevanti conseguenze anche sul plano sociale, si riflette In particolare sul ceti meno abbienti che in definitiva sono i più bisognosi di infrastrutture pubbliche. « Ma — ha detto l'assessore Vindigni — il Comune si dibatte fra mille limitazioni. Ad esempio per restaurare palazzo Vela (la delibera è stata approvata martedì, per una spesa che sflora il miliardo) abbiamo quasi dovuto ricorrere al "sotterfugio". Quale dovrà essere la nostra battaglia? Far riconoscere alle spese per lo sport un carattere prioritario che attualmente il governo non vuol loro assegnare ». Il punto in cui verrà completato il nuovo centro sportivo

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