Ferito alle gambe un consigliere dc

Ferito alle gambe un consigliere dc Una telefonata: "Siamo le Brigate rosse, l'abbiamo azzoppato noi,, Ferito alle gambe un consigliere dc Maurizio Puddu, 45 anni, sposato, due figli, fa parte dell'Assemblea provinciale ed è vicesegretario regionale del partito L'agguato dei terroristi sotto casa, in corso Unione Sovietica - Gli sparano alle gambe, spezzando i due femori e lesionando la vena femorale è in gravi condizioni - Rivendicato dalle Br anche l'attentato alle auto di altri due esponenti democristiani Un consigliere provinciale della democrazia cristiana è stato ferito Ieri in modo molto grave a colpi di pistola in un agguato sotto casa. L'attentato è stato seguito da una telefonata delle « Brigate rosse ». Una voce maschile ha detto alla redazione dell'* Ansa »: « Abbiamo azzoppato noi Maurizio Puddu ». Dopo aver preannunclato uno del soliti comunicati, ha rivendicato alle < Brigate rosse » altre due Imprese: l'Incendio di due auto di consiglieri democristiani, Emilio Bergoglio e Giuseppe Libertino. Veniamo al fatto più grave. Maurizio Puddu, 45 anni, sposato e con due figli maschi di 18 e 16 anni, è uno dei più noti esponenti della de torinese. Nel '75 era stato assessore provinciale all'Assistenza, e in passato aveva ricoperto numerose e importanti cariche. Solo pochi giorni fa era stato riconfermato membro del Consiglio di Amministrazione dell'ospedale Amedeo di Savoia. Attualmente è vicecapo gruppo in Provincia per 11 suo partito, fa parte del Comitato e della Direzione democristiana provinciale e regionale. «Una persona onestissima — hanno commentato 1 conoscenti —. Ha sempre lavorato per la famiglia con umiltà, sema concedersi pause. Andava fiero dei figli, di ciò che era riuscito a creare». Stesse espressioni di simpatia e di stima sono state manifestate dai suoi «oppositori» politici. E ancora: «Se c'era una ingiustizia era sempre pronto a lottare per eliminarla — ha detto qualcuno —. Hanno proprio col. pilo la persona sbagliatavi. L'agguato avviene verso le 14 in corso Unione Sovietica, proprio a dieci metri dal portone c numero 115 dove Maurizio Puddu abita. Tutto è stato preparato con cura, nei minimi particolari. Il commando, due giovani e una ragazza, attendono pazienti tra le piante del controviale. Fa caldo, non ci sono tanti passanti e sulla abrada non vi sono negozi. Nessuno quindi 11 nota, neppure gli impiegati di un ufficio al primo plano dello stabile. Passano i minuti e 11 consigliere provinciale giunge al volante della sua «124», la parcheggia a circa dieci metri dal portone. Scende, chiude la portiera, e, la borsa sotto 11 braccio, si Incammina verso casa. Ricorda: «Uno, ricciolino, mi è venuto incontro, deciso, risoluto, ho intuito che stava per accadere qualcosa di grave», Maurizio Puddu cerca di tornare sul suol passi ma 11 giovane e pronto. Da una tasca estrae una pistola, fa fuoco. Il proiettile raggiunge Puddu alla gamba destra, facendogli «scoppiare» 11 femore. Non caie: si appoggia al muro, grida per richiamare l'attenzione. Quindi cerca di trascinarsi verso U portone. Gli bloccano il passo, echeggiano altri spari. Il consigliere cade, rotola tra le auto In sojta, gli abiti coperti di sangue. Pochi minuti e 11 commando è in ritirata. Anche In questa fase nessuno li nota, solo qualcuno credo d'aver scorto un'auto ma è poco per risalire al nomi e volti degli attentatori. Quando giungono 1 primi passanti Maurizio Puddu è lucido, chiede che siano avvertite la moglie, che In questi giorni è a Roma In vacanza, e la madre. Con una «volante» della polizia lo portano al vicino ospedale Mauriziano. Le radiografie confermano purtroppo la prima impressione del medici: il femore destro è frantumato, quello sinistro rotto, è rimasta lesionata anche una vena femorale. Portano il ferito In sala operatoria e si deve procedere ad un delicato Intervento chirurgico. I medici recidono un pezzo di vena e sostituiscono la parte lesionata riallacciando 1 due tronconi. «Le ferite — è stato detto al termine dell'operazione — sono gravi. Il pericolo di complicazioni rimane ancora». In serata al Mauriziano c'è un po' di ottimismo sulle condizioni di Maurizio Puddu. «Regge moU to bene le cure», ha detto un'infermiera. Solo domani si potrà comunque compilare un quadro clinico sicuro. Per ora la prognosi 6 sempre riservata. La macchina bruciata è una « Citroen » di proprietà di Giuseppe Libertino, 44 anni, rappresentante di commercio ed esponente del consiglio direttivo dell'ottava sezione della de. I terroristi che l'hanno Incendiata in via Chlvasso 5, proprio di fronte all'abitazione, secondo la testimonianza di alcuni passanti, sono due giovani sui vent'anni, scesi da una « 128 » rossa. Hanno usato una sostanza incendiaria contenuta in' una busta e collegata con una miccia. Le fiamme hanno semldlstrutto la « Citroen » e parte de) campionario nel baule. Ha detto Giuseppe Libertino: « Sapevo che presto o tardi sarebbe toccata anche a me. Ho già ricevuto minacce telefoniche e per due volte hanno tentato di spararmi. La prima in via Catania da una auto in corsa, la seconda, il 20 maggio, davanti a casa. L'ultima aggressione risale a mercoledì sera mentre ero in compagnia di Notaristefano, l'ex segretario del mio partito ». L'episodio era accaduto in vie Asinari di Bernezzo 19, al termine di un'assemblea del quartiere Farella. Il dott. Dante Notaristefano e Giuseppe Libertino mentre stavano per salire sull'auto furono circondati da un gruppo di estremisti e minacciati. * Un altro attentato è stato compiuto verso le 15 alla Falcherà. Un uomo mascherato ha lanciato una molotov nell'archivio del comitato di quartiere. Tutti gli incartamenti sono andati distrutti. L'archivio è In un edificio del Comune In via Falcherà 80 e fino all'anno scorso era sede degli uffici decentrati dell'anagrafe. Nelle ultime settimane è stato occupato dal giovani del quartiere che l'hanno trasformato In un luogo d'Incontro. Dicono: « La bomba è diretta verso di noi, forse diamo fastidio, ma non riusciamo a trovare una spiegazione perché facciamo solo attività culturali senza particolari impegni politici. Da noi vengono giovani di tutte le tendenze ». L'edificio è anche sede del centro sociale « Unione civica Falchera-Stura » e viene usato dagli abitanti del quartiere per le assemblee. Lo sdegno L'attentato a Maurizio Puddu ha suscitato un unanime sdegno nella città. Mentre al capezzale si recavano il prefetto, 11 questore, numerosi esponenti politici, da ogni parte sono giunte le espressioni di condanna. « La democrazìa cristiana torinese — ha detto 11 segretario regionale Giordana — nel confermare che continuerà con serena fermezza la propria battaglia ideale e politica, si augura che la concreta, operante solidarietà delle altre forze politiche e sociali contribuisca ad isolare i pochi, violenti esecutori, ma soprattutto i mandanti che hanno creato l'attuale clima di violenza morale contro la de ». La de provinciale ha posto l'accento Invece sul plano eversivo che sembra serva da trama per gli attentati. « Si vuole colpire tutto ciò che non è allineato su un disegno marxista della società — hanno ribadito —. La de è per i criminali il nemico principale perché rappresenta una salda garanzìa di difesa della libertà e delle istituzioni democratiche ». Alla de il capo gruppo regionale del pel ha Inviato un telegramma In cui, oltre ad esprimere esecrazione per l'atto criminale, questo è Indicato come « un altro tentativo dì minare le basi stesse della convivenza civile ». Il presidente della Giunta regionale, Aldo Viglione, dopo la visita a Maurizio Puddu ha dichiarato che « gli assassini pa- gheranno duramente i loro atti | criminali ». I Eguale dura condanna è venuta ! dagli assessori comunali Alessio j e Dolino 1 quali, In assenza del ' sindaco Novelli, Impegnato a Ro! ma all'esecutivo Ancl, hanno detto: «E' chiaro il rapporto tra l'intensificazione degli attentati proditori di questi sedicenti gruppi rivoluzionari e l'apertura del dibattito parlamentare sulla mozione sottoscritta dai partiti dell'arco costituzionale ». La federazione torinese del pei ha invece posto un interrogativo: « Non è possibile stroncare queste minacce? Lo chiediamo al governo, alla magistratura, alle forze di polizia. Occorre adottare tutti i provvedimenti che, nell'ambito della Costituzione, permettano di garantire al Paese un clima di civile convivenza ». La segreteria provinciale e cittadina del psi ha Invece Invitato • i democratici tutti all'alto senso di responsabilità che il momento richiede ed alla massima vigilanza ». Il partito repubblicano ha confermato « l'impegno per una assoluta ed intransigente difesa della libertà e delle istituzioni democratiche ». « Esprimendo piena solidarietà alla democrazia cristiana — ha dichiarato la sezione torinese del partito liberale — riaffermiamo la necessità di una finalmente pronta azione da parte degli organi dello Stato ed una chiara presa di posizione di tutte le forze politiche ». All'ospedale si sono recati numerosi membri del consiglio provinciale con il presidente Salvetti, il vice presidente Mercandlno, gli assessori Bozzello, Ardito, i consiglieri Borgogno, Brustia, Sibille. Alle 18,30 vi è stata una riunione straordinaria della giunta durante la quale si è deciso di convocare d'urgenza il consiglio per domani alle 15. Si tratI terà di una seduta aperta a tutte ! le forze sindacali, sociali e soprattutto ai rappresentanti delle I forze dell'ordine. Maurizio Puddu arriva al pronto soccorso dell'ospedale Mauriziano per le prime cure

Luoghi citati: Bernezzo, Roma