Polemica dc-giunta sul piano regionale

Polemica dc-giunta sul piano regionale Settimana di grande lavoro Polemica dc-giunta sul piano regionale Proposta una nuova legge sulle procedure Camere di Commercio e distretti scolastici Il nuovo testo del disegno di legge per le procedure della programmazione presentato dalla giunta regionale non ha sopito 1 contrasti e Ieri la de, dopo aver esaminato il nuovo documento, ne ha presentato uno proprio. Come è noto, la legge dovrà essere discussa giovedì (e probabilmente anche venerdì) dal Consiglio e la I Commissione sta già lavorando sul testo nuovo della giunta. La proposta de rischia di condurre ad un rinvio? « Nlent'afjatto — risponde 11 gruppo democristiano — noi non chiediamo nemmeno le consultazioni. Vogliamo però che tra i due documenti ci sia un confronto in commissione » e questo confronto ci sarà stamattina. Poi si ripeterà certamente anche in aula, magari sotto forma di emendamenti; tutto dovrà essere deciso tra oggi, domani e giovedì mattina. Ciò nell'Intento di «migliorare» la legge secondo 11 principio dell'uopposizione costruttiva» che il gruppo democristiano In Regione ha rivendicato ancora nei giorni scorsi. Nel documento elaborato con la collaborazione del prof. Plzzetti della nostra Università ci sono modifiche ritenute, appunto, «migliorative». Per esempio: «Il ruolo dei Comprensori come compartecipi, attraverso i loro piani compremortali, alla formazione del piano regionale e non solo come attuatoti del medesimo». E, in questa linea di partecipazione, «il riconoscimento formale del ruolo del distretti scolastici e delle Camere di commercio». Cioè si chiede che nella preparazione delle ipotesi di piano la giunta tenga conto delle proposte «autonome» di questi enti. Ancora: « Una definizione dei contenuti del piano socio-economico territoriale del comprensorio che impedisca discordanze tra questa legge e la 117 tutela del suolo». Vale a dire: impedire che 1 piani territoriali di coordinamento previsti dalla legge 117 «premino la linea tecnica a scapito della volontà politica». Poi: «Mafrpior potere di promozione e di controllo assegnalo al Cojisiglio regionale rispetto alla giuntai). E' la valorizzazione della I Commissione permanente nell'elaborazione c'.el plani comprensorìali. Secondo questo punto tutti gli eventuali contrasti vanno discussi non tra 1 comprensori e la giunta, ma tra i comprensori e la I Commissione che rappresenta in questo caso tutto il consiglio. Ci sono ancora altri punti, il più significativo appare quello ohe prevede «un chiaro rapporto della Regione con gli enti locali nel rispetto delle loro funzioni proprie e senza interventi del Comitati di controllo». E' la preoccupazione di valorizzare le autonomie: va bene — dice la de — Indirizzare tutte le spese alle finalità del piano; ma se un Comune avesse delle disponibilità e volesse Indirizzarle al soddisfacimento di una necessità propria, il Coreco dovrebbe limitarsi al controllo di merito e nulla più.