Commossi funerali di Franco Giovannini

Commossi funerali di Franco Giovannini Commossi funerali di Franco Giovannini Si sono svolti ieri i funerali di Franco Giovannini, commossi e severi come lui stesso lì avrebbe voluti. Folla imponente di fronte alla camera mortuaria della clinica Pinna Pintor: centinaia di amici venuti a rendere l'ultimo saluto ad un ragazzo di 24 anni e prova di solidarietà e di affettuosa partecipazione all'immenso dolore della famiglia. In prima fila, i compagni di Franco: ragazzi e ragazze che con lui hanno diviso entusiasmi ed interessi, che hanno collaborato alle iniziative di un giovane che considerava la vita qualcosa da creare e da vivere con intensità. C'erano gli amici della Cooperativa libraria che Franco Giovannini aveva fondato all'Università, i colleghi del Cidec, il centro culturale che dal '76 organizza con successo spettacoli e manifestazioni di cinema, musica e teatro; i compagni di «Spazio blu», il tendone alla periferia di Bra che è diventato un punto d'incontro per i giovani. Franco Giovannini era animato dal desiderio di cose concrete, protagonista appassionato di idee nuove. Nel momento triste del funerale, gli amici gli si sono stretti attorno, hanno portato a spalle il feretro dalla clinica alla parrocchia di Santa Teresina. Monsignor Chiavazza, giornalista e amico di famiglia, ha avuto parole commosse per la giovane vita stroncata all'improvviso dal male. La chiesa è gremita: giornalisti, direttori ed editori di giornali di tutta Italia, la delegazione della Federazione italiana editori di giornali e dell'Ansa, dirigenti nazionali e giornalisti della Rai-tv, i massimi dirigenti della Fiat e dell'Ifi, esponenti politici, del mondo editoriale e della pubblicità, rappresentanti di enti e associazioni, centinaia di amici. Era presente la famiglia di «La Stampa», «Stampa Sera» e «Tuttolibri». Tra le autorità, l'on. Arnaud, sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri per l'informazione, il presidente della Regione Viglione, il sindaco Novelli, il presidente della Provincia Salvetti, il prefetto Veglia, il questore Musumeci, il col. Calabrese e il col. Richero dei carabinieri, la delegazione del partito comunista italiano composta dal sen. Berti e dall'onorevole Damico. Alla famiglia erano giunti telegrammi di cordoglio dal Presidente della Repubblica, dal presidente del Consiglio dei ministri, da rappresentanti di tutti i gruppi politici, da personalità del mondo del lavoro, finanziario ed economico nazionale. Al termine della cerimonia, il tragitto verso il cimitero. Poche le corone, perché la famiglia aveva pregato di non inviare fiori e di devolvere le offerte al Comitato per la di¬ fesa del fanciullo in strada Valpiana 31. Nel cimitero i compagni di Franco hanno portato di nuovo a spalle la bara. Un gruppo seguiva con i vessilli del pdup e di Avanguardia operaia; a tratti si levava il canto sommesso dell'Internazionale. La salma è stata tumulata nella tomba Marossero, la famiglia della madre. Accanto alla lapide un cuscino di rose rosse: estremo saluto ad una vita troncata a 24 anni. «Democrazia proletaria» (a cura di Avanguardia operaia e pdup) ricorda in un documento Franco Giovannini «per l'impegno comune che portavamo avanti insieme, anche se per strade diverse», per l'attività politica che lo ha visto tra i fondatori a Torino di Avanguardia Operaia e della Cooperativa libraria Celid di Palazzo Nuovo; afferma: «Nel maturare della sua attività politica aveva tra i primi compreso l'importanza di una politica culturale per i giovani». La famiglia Giovannini, nella materiale impossibilità di farlo personalmente, ringrazia commossa tutti gli amici che le sono stati vicini. Presieduta da Giovannini

Luoghi citati: Bra, Italia, Torino