Alla Facis assemblea aperta discute delle aree produttive
Alla Facis assemblea aperta discute delle aree produttive Rotte le trattative tra lavoratori e azienda Alla Facis assemblea aperta discute delle aree produttive Presenti delegazioni di sindacalisti ed esponenti politici - Ma sull'argomento la direzione non intende avviare il discorso Mentre si vanno risolvendo le vertenze per il contratto integrativo nelle grandi fabbriche, resta tutto fermo alla Facis. Le trattative tra lavoratori e azienda si sono interrotte al momento di discutere la nuova organizzazione del lavoro. E' stata Invece già raggiunta un'intesa di massima sul problema dell'occupazione e la riapertura del « turnover ». Ieri mattina, nello stabilimento di Settimo, si è tenuta, alla presenta di forze politiche e sindaca un'assemblea aperta. Il problema sul quale l'azienda non ha nemmeno l'intenzione di avviare il discorso è quello delle aree produttive, che i lavoratori vorrebbero realizzare nella sezione capi tradizionali (ossia la con¬ fezione di vestiti). Con la nuova organizzazione del lavoro si verrebbero a creare « gruppi » di operale (il settore, come quasi tutto lo stabilimento di Settimo, impiega solo donne) le quali, gestendo la lavorazione in modo autonomo, non andrebbero più incontro alla attuale alienante situazione di ripetitività delle singole operazioni. L'adesione all'assemblea ieri è stata totale. Erano presenti le delegazioni degli stabilimenti di Torino (corso Emilia), di Racconigi e San Damiano. Inoltre 1 rappresentanti delle confederazioni (Persio per la Cgil, Giurlanda per la Cisl, Saniilippo per la Uil), un delegato della Fiat Mlrafiorl, uno del consiglio di fabbrica della Spa Stura. Un ap- plaudito intervento ha svolto la delegata del Vallesusa, Patti. In rappresentanza delle forze politiche hanno parlato gli on.li Emilio Pugno (pei) e Maria Magnani-Noya (psi), Francone (Manifesto) e l'assessore Lo Turco del comune di Settimo. Questi ha formalmente invitato 11 consiglio di fabbrica della Facis a prendere parte al prossimo consiglio comunale di domani in modo da porre anche nei confronti della de locale, ieri assente, La questione Facis. L'on. Pugno, nel ricordare il significato della vertenza Facis nel quadro dell'economia nazionale, ha detto: « Mi sembra che stiano maturando delle scelte (riferimento alle aree produttive, n.d.r.) che saranno valide per anni, forse decenni ». Segnalando la particolarità dello stabilimento di Settimo, nel quale lavorano 1800 donne su 2200 dipendenti, l'on. MagnaniNoya ha puntualizzato: « Appare inspiegabile come in un settore nel quale c'è stato un incremento della produzione e dell'esportazione, contemporaneamente si sia verificato un calo di occupazione, che colpisce in modo particolare le donne, alle quali tocca pagare per una serie di scelte sbagliate ». Dopo l'astensione dal lavoro di ieri mattina (3 ore) altre sette ore di scioperi articolati, nelle varie fabbriche, sono state proclamate per questa settimana. Venerdì mattina, nell'ambito dello sciopero nazionale di quattro ore dei metalmeccanici, una delegazione del consiglio di fabbrica della Facis si unirà al corteo diretto alla sede dell'Unione Industriale di Torino. Nll tbili di Stti li i Fi h di lt di i Nello stabilimento di Settimo gli operai Facis hanno deciso altre ore di sciopero
Persone citate: Emilio Pugno, Francone, Maria Magnani-noya, Persio, Pugno
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