È assolto in appello per legittima difesa
È assolto in appello per legittima difesa Confermata la sentenza È assolto in appello per legittima difesa L'industriale di Volpiano che uccise un ladro - Per 18 volte erano venuti a derubarlo La corte d'assise d'appello ha assolto Ieri l'industriale di Volpiano, Sergio Gamba, confermando la sentenza di primo grado. Secondo 1 giudici (pres. Germano, p.g. Caccia, cane. Bonino) l'uomo, accusato di omicidio volontario, sparò e uccise per legittima difesa. L'accurata ricostruzione della vicenda è stata fatta in apertura d'udienza dal presidente. Il Gamba è titolare con il fratello di una modesta fonderla a Volpiano. Da un paio d'anni però 1 ladri si accaniscono e ben diciassette volte fanno razzia di metallo nel deposito. Ridotti alla disperazione 1 titolari decidono di dormire a turno in fabbrica per prevenire nuovi colpi. La notte del 10 marzo 1976 l'ennesima scorrerla ladresca: quattro o cinque sconosciuti entrano nel cortile della fonderia dopo aver sfondato il muro di cinta. Sergio Gamba li affronta e lascia partire un colpo di doppietta ad altezza d'uomo raggiungendone uno alla coscia: è Vltoantonlo Renna, elle muore pochi minuti dopo con l'arteria femorale recisa, in un lago di sangue. I complici fuggono e l'industriale finisce in carcere per omicidio volontario. Legittima difesa o agguato teso con l'Intenzione di uccidere? In assise il p.m. Marclante sostenne che bisogna tener presente ila 11 diritto a difendere la proprietà minacciata da altri, sia 11 dovere di reagire in misura proporzionata senza arrivare ad ammazzare se non nel caso che l'aggressore non lasci alternative. « Con ciò — concluse — non si intende dipìngere Sergio Gamba come un assassino nel senso deteriore del termine, ma lo si vuole colpevole di omicidio, il che non e la stessa cosa ». La corte accolse la tesi del difensori, avvocati Dal Fiume e Toesca, assolvendo l'imputato. L'accusa allora presentò appello perché « iji una legislazione umana e civile il patrimonio si difende ma s'ha da scegliere la difesa che sia insieme utile e meno dannosa possibile un- che per l'aggressore, dato che solo la legge ha diritto di punirlo ». Su questa linea si è sviluppata ieri la requisitoria del procuratore generale Caccia che, pur definendo ir spiegabilissimo da un punto di vista umano » il comportamento del Gamba ha chiesto per lui la condanna a sette anni di carcere. « Aveva tempo di telefonare ai carabinieri — ha detto — poteva sparare in aria a scopo intimidatorio. Invece ha atteso, per intervenire, di avere il ladro a portata di fucile ». « Nel momento in cui i ladri entrano sfondando la cinta della fonderia Gamba reagisce perché si sente aggredito — hanno replicato 1 difensori —, che altro poteva fare? Ha telefonato al 113 ma gli hanno risposto che il pronto intervento viene attuato solo per Torino. Sparare in aria? I ladri non si sono lasciati intimidire neppure dal tonfo di una lamiera appoggiata all'ingresso e non riuscendo ad aver ragione della porta hanno sfondato il muro. Era in pericolo: i malviventi potevano sopprimerlo per eliminare un teste pericoloso ». « Vogliamo non solo la conferma dell'assoluzione — ha concluso l'avvocato Dal Fiume — ma una motivazione severa che serva di incoraggiamento a uomini di buona volontà. Bisogna ripristinare le condizioni che rendono possibile la civile convivenza, ridare fiducia a chi lavora, a chi si sacrifica, a chi è onesto ». La corte d'assise d'appello dopo un'ora in camera di consiglio ha assolto il Gamba per aver agito per legittima difesa. f. bu.
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