Operai e carabinieri presidiano lo stabilimento Cge di Novara
Operai e carabinieri presidiano lo stabilimento Cge di Novara Servizio permanente, notte e giorno Operai e carabinieri presidiano lo stabilimento Cge di Novara Duplice scopo dell'occupazione: per la difesa del posto di lavoro e per le minacce delle Brigate rosse contro le multinazionali americane (Nostro servizio particolare) Novara, 26 giugno. Il Consiglio di fabbrica della Cge di Novara e la Federazione lavoratori metalmeccanici, dopo il volantino delle Brigate rosse, pervenuto alla direzione generale della società, annunciarle azioni terroristiche contro uno degli stabilimenti del gruppo multinazionale americano, hanno intensificato l'azione di lotta non soltanto nei confronti dell'azienda (sono già state effettuate 50 ore di sciopero) ma anche per « isolare gli attentatori delle istituzioni democratiche e le loro azioni tese a creare il caos e la paura nel movimento operaio ». Come era stato deciso, anche oggi, giorno festivo, lo stabilimento di via Martino della Torre è stato presidiato dai lavoratori e dalle forze dell'ordine. Per tutta la giornata nella zona industriale, che comprende anche l'istituto di ricerche «Donegani», la Montefibre ed altri complessi, c'è stata colma. Dietro i cancelli della Cge c'erano gli operai che difendevano lo stabilimento e il loro posto di lavoro. Abbiamo parlato con uno del componenti il Consiglio di fabbrica il quale ci ha detto: « Mi sembra di essere ritornato agli ultimi giorni dell'occupazione tedesca, quando tutti insieme abbiamo salvato le fabbriche dalla temuta distruzione. Noi lavoratori abbiamo sempre respinto questi piani eversivi che non servono alla lotta sindacale. Siamo quindi duramente impegnati su due fronti — ha concluso il sindacalista — ed è più che mai necessario essere compatti e decisi: per il controllo degli investimenti, condizione necessaria per la ripresa produttiva, e per isolare gli attentatori alle istituzioni democratiche». Il « presidio » sarà permanente, 24 ore su 24, anche per i prossimi giorni. r. 8.
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