Si tenta il salvataggio del lago di Candia con una corretta destinazione pubblica

Si tenta il salvataggio del lago di Candia con una corretta destinazione pubblica Impegno del sindaco e del presidente della Provincia Si tenta il salvataggio del lago di Candia con una corretta destinazione pubblica Turismo controllato e gare di canottaggio - Sabato e ieri si sono svolti il Trofeo delle Regioni e una lunga serie di competizioni alle quali hanno partecipato una ottantina di scafi Massimo Pachié, sindaco indipendente di Candia, ex antiquario, ex editore, ora produttore di vino Erbaluce, vuole salvare a tutti i costi il lago del paese, con l'aiuto della Regione, della Provincia, del Coni e della Sovrintendenza alle belle arti. « Il lago è da due anni un'oasi di protezione per la fauna. Da quattro è vietata la circolazione a barche con motore superiore ai 5 cavalli fiscali, intorno ci sono solo due ristoranti, la Barcaccia e il Lido, costruiti quando ancora si poteva ». Il resto è intatto come secoli fa. Sulle rive tratti di palude con ninfee, canne palustri, ontani, salici, ambiente ideale per uccelli che a centinaia popolano la zona. L'idea del sindaco è di salvaguardare il lago destinandolo — oltre che al turismo spicciolo e ai pescatori — a luogo di ritrovo internazionale per canottieri. Sabato e ieri, oltre 80 barche hanno corso le acque calme, con equipaggi provenienti dalla Lombardia, Veneto, Liguria, Toscana oltre al Piemonte. Il Trofeo delle regioni (prova nazionale) è stato vinto dall'« otto con » della Fìat Ricambi (che ha poi offerto premi e pranzo ad atleti e accompagnatori) mentre quasi 200 atleti si sono avvicendati sugli scafi. Il lago di Candia è l'ideale per questo sport — sostengono insieme il presidente della Provincia di Torino Giorgio Salvetti, e il presidente della società canottieri Candia, Giovanni San Giorgio — per la lunghezza (due chilometri e 150 metri), la costanza del livello, e l'as- senza di onde e perturbazioni atmosferiche. « Il problema — aggiunge Salvetti che per anni è stato sindaco di Caluso — è l'utilizzo sociale e comunitario dello specchio d'acqua, per impedire la speculazione e il turismo indiscriminato. Abbiamo la fortuna che non ci sono scarichi inquinanti di nessun genere, pesci in abbondanza e un ambiente ancora intatto. Mi sembra che il canottaggio in questo senso sia una buona idea; occorrerà solo costruire un cen¬ tro di servizi il cui progetto è già stato approvato da tutte le amministrazioni competenti e che costerà più o meno un centinaio di milioni. Secondo noi è un sistema valido per preservare l'intero comprensorio con un'utilizzazione corretta dell'ambiente». Tra i progetti c'è anche una scuola di canottaggio riservata ai ragazzi che abitano nei paesi canavesani; il tutto senza toccare i secolari diritti dei pescatori del paese che godono del diritto di pesca gratuito «ad uso civi¬ co » e le famiglie che nei giorni di festa fanno bagni e pic-nic sulle rive. r. se. I risultati del Trofeo 1. Ricambi Fiat (Piemonte) in 6'07" (Baima Poma Giuseppe, Carando Eusebio, Palma Marco, Iseppi Gino, Valtorta Franco, Pacovich Ezio, Tartaglino Roberto, Santoro Claudio, timoniere Barroero Giuseppe). 2. Vlrtus Murano (Veneto) 6'08". 3. Can. Lecco (Lombardia) 6'14". 4. Can. Elpis (Liguria) 6'15". 5. Misto Regionale (Toscana) 6'23". L'« otto con » della Fiat applaudito dopo la vittoria al Trofeo delle Regioni