La lotteria di Babilonia

La lotteria di Babilonia La lotteria di Babilonia Se tutto va bene, forse, chissà, anzi quasi di certo, domani arriveremo al vertice. Da quanto tempo ne dura la preparazione? Abbiamo perso il conto delle settimane, intanto sono diventate mesi. Comunque, siamo in vista della vetta, la lunga scalata è prossima alla meta. 0 forse nu? Ora che il vertice è in vista — e dando per scontato che le riserve, le inquietudini, i malumori e i tranelli dell'ultima ora non provochino altri rinvìi —, ora che siamo a un passo dal traguardo ci viene detto: attenzione, per « vertice » intendete « vertici »; non penserete davvero che tutte le questioni ancora insolute, i problemi di programma o d'assetto politico, il governo da lasciare com'è o da rinnovare, le garanzie politiche da dare o da non dare, possano trovare magica soluzione in un solo incontro! Avremo, come è giusto, come è imposto dalla gravità dei problemi, dalla serietà dei partecipanti, una serie di vertici. Come in una scalata, quando sembra d'essere arrivati in cima, ma ripetutamente ci si accorge che al di là di ogni cresta a cui si spinga 10 sguardo vi è un avvallamento e poi un'altra cresta, una punta più lontana che anch'essa, una volta raggiunta, si rivelerà ingannevole: non il punto d'arrivo ma un'altra tappa. Così va la politica italiana, e ci si dice da parte di tutti i responsabili partecipanti a questo esercizio, che è giusto che sia così, è inevitabile che si proceda lentamente e attraverso mille difficoltà: questa è la prova della serietà delle intenzioni e della serietà dei contenuti del discusso accordo di governo. Sarebbe facile risolvere tutto in breve, se si facesse per finta: ma si fa davvero, ecco il problema, e per questo ci vuol tempo e pazienza, e non è serio far fretta ai negoziatori. Ma è davvero così? A questo punto si è colti infatti dal ferissimo dubbio che questo che sta accadendo (o non sta accadendo) non sia — come ci si vuol far credere — un percorso, un tragitto, un cammino che si fa per arrivare a una meta: e se invece tutta la realtà fosse proprio questo avanzare, questo discutere, questo dialogare in eterno, senza mai arrivare, senza mai definire, senza mai decidere niente? 1 negoziati tra i partiti: sono un mezzo per elaborare più efficienti metodi di governo? O sono essi stessi 11 governo, che in questo caso vorrebbe poi dire il non governo, dell'Italia d'oggi? Stiamo tutti attendendo un fatto, un prodotto, un frutto di queste fatiche: ma se ci sbagliassimo, e queste fatiche, ancorché così poco produttive, fossero esse stesse il fatto, il frutto, il prodotto, insomma tutto ciò che possiamo aspettarci dai nostri politici, e nulla di più? In Babilonia, narrava Borges, s'iniziò in antichissimi tempi una lotteria, che andava vieppiù allargandosi nella varietà di ciò che vi veniva messo in giuoco, fino a comprendere, un passo dopo l'altro, ogni possibile valore umano, ogni momento e parte della esistenza di ogni uomo: tutto diventava materia — prezzo da pagare o premio da ricevere — di questa lotteria. Che pareva un giuoco, ma era, alla fine, la totalità della vita. E se i negoziati di Roma fossero, in verità, la lotteria di Babilonia?

Persone citate: Borges

Luoghi citati: Babilonia, Italia, Roma