Assassinio di Trana: scarcerata la donna il vero mandante è un "boss,, mafioso

Assassinio di Trana: scarcerata la donna il vero mandante è un "boss,, mafioso Sempre più complicato il "giallo,, del caso Filleti Assassinio di Trana: scarcerata la donna il vero mandante è un "boss,, mafioso L'ordine per il killer gli intimi, un "pezzo Sicilio sarebbe partito da Pasquale Criocione, lo "zi' Pasquale" per da novanta " attualmente in carcere per il sequestro di Cagna Vallino Pasquale Crlsclone, 60 anni, | noto «pezzo da novanta» della mafia siciliana, nato a Corleone come Llgglo e suo fedele luogotenente, già condannato a 18 anni di reclusione perché accusato di essere uno degli organizzatori del rapimento dello studente torinese Cagna Vallino, continua a dettare legge dal carcere, a ordire trame, far eseguire sequestri di persona e colpire chi «sgarra». E' lui che ha dato ordine di mettere a tacere per sempre Antonio FHIetl, il pregiudicato ventinovenne prelevato a casa sua la sera del 19 maggio scorso, mentre stava cenando, da un terzetto di klllers e trovato cadavere, la testa schiacciata nel fango, la mattina del 21 maggio nel boschi di Trana. L'esecutore materiale del delitto, che è stato catturato, è Sebastiano Sicilio, amico di famiglia di Salvatore Scattaretica, uno dei complici della banda che ha sequestrato Roberto Antonioli, il figlio quindicenne dell'industriale delle serrature. I legami che uniscono lo Scattaretica a Sicilio e quest'ultimo a Pasquale Criscione sono la prova più evidente della fitta rete di complicità che copre un'unica matrice mafiosa, responsabile dei sequestri Antonioli, Cagna-Vallino e di chi sa quanti altri rapimenti. Per concorso nell'omicidio di Filleti era stata arrestata anche la moglie di Salvatore Scattaretica, Domenica Staropoli. Ieri 11 magistrato l'ha scarcerata per Insufficienza di indizi. La stessa telefonata registrata dai carabinieri, che contiene pesanti elementi d'accusa nei confronti del killer Sebastiano Sicilio e del boss Pasquale Criscione, l'assolve dalla pesante imputazione di concorso nell'omicidio. «Vi avevo soltanto detto di fermare Filleti perché aveva promesso di violentare mia figlia — dice Domenica Scattaretica al suo interlocutore — perché non mi avete avverito che volevate ucciderlo?». «E' stato zi' Pasquale a deci- dere così», le ha risposto Sebastiano Sicilio. Zi' Pasquale, per gli intimi, è 11 Criscione. Per convincerla a tacere il killer ha minacciato la donna nello stile truculento del «picciotti» mafiosi: «Se parli, ti faccio a pezzettini, ti lascio soltanto la testa e la porto in giro per le vie di Grugliasco». Domenica Staropoli è stata zitta e anche nell'interrogatorio di ieri ha cercato di non accusare il killer. Nella telefonata registrata ha riconosciuto la propria voce ma non quella di Sicilio. Non è servito a niente, perché 1 carabinieri avevano individuato 11 posto da cui lui stava telefonando. La donna, non appena lasciate le Nuove, è partita per una località segreta. L'individuazione del boss Criscione, quale mandante dell'omi¬ csdSc cidio Filleti, ha Impresso una svolta decisiva all'inchiesta condotta dal sostituto procuratore Sciaraffa. Filleti non è stato ucciso perché aveva minacciato di violentare la figlia tredicenne degli Scattaretica. Questo poteva essere il motivo apparente. Se si vuole arrivare al vero movente del delitto Filleti occorre partire dalla «delazione» di Scattaretica. Il 29 aprile, dopo la sentenza di condanna del tribunale di Vercelli a tredici anni di reclusione per complicità nel sequestro Antonioli, Scattaretica chiese al maresciallo Gallo del nucleo Investigativo dei carabinieri che aveva condotto le indagini, di parlare ai giudici. Denunciò Antonio Filleti quale organizzatore del sequestro Antonioli. Perché lo ha fatto? Forse qualcuno gli aveva suggerito di farlo. E quel qualcuno poteva i | i I \ anche aver previsto la ritorsione del Filleti (le minacce alla moglie di Scattaretica). A questo punto si era creato un buon motivo per farlo fuori, che coprisse la vera ragione destinata a rimanere sepolta per sempre negli archivi della mafia. c. cer. Pasquale Criscione, un boss - Sebastiano Sicilio - Domenica Staropoli, scarcerata

Luoghi citati: Corleone, Grugliasco, Trana, Vercelli