Belgrado: Est-Ovest di Paolo Galimberti

Belgrado: Est-Ovest Belgrado: Est-Ovest (Segue dalla 1* pagina) rotizzato». Secondo i romeni, non è tanto importante sapere di che cosa si discuterà nell'incontro di ottobre, bensì quale carattere avrà tale incontro: « Semplicemente consultivo o anche decisionale?», \ ha chiesto Lipatti, sottintendendo che i romeni intendono discutere in ottobre nuovi misure distensive sul disarmo e il non ricorso alla forza nei rapporti tra gli Stati. Ma il rappresentante francese, polemizzando indirettamente con il sovietico, gli ha risposto che è inutile prendere nuove decisioni se prima non si esamina in quale misura sono state rispettate e realizzate le vecchie. Nonostante queste critiche diffuse, il delegato sovietico ha replicato che la discussione non ha sollevato « fondate obbiezioni » alla sua proposta, ha definito « rischiosa » la proposta occidentale perché « divide un corpo singolo nelle sue diverse membra » con il risultato che « il corpo, una volta ricomposto, potrebbe non essere più vivo ». E, alla fine del suo intervento, l'ambasciatore Vorontsov ha chiesto che il progetto sovietico venisse accettato all'unanimità. Naturalmente, la richiesta non ha avuto alcun successo: « Siamo quasi scoppiati a ridere » — ci ha riferito una fonte occidentale presente in sala. La riunione di Belgrado si è, dunque, vivacizzata, forse al di là delle previsioni degli stessi partecipanti. Il contrasto tra la posizione occidentale e quella sovietica (che anticipa, in grande misura, il confronto atteso per ottobre) sembra abbastanza profondo e l'atteggiamento dei neutrali, dei non allineati e dei romeni, che aggiungono altra legna al fuoco, non sembra favorire una soluzione. Il compromesso, perciò, potrà essere trovato soltanto attraverso un negoziato diretto tra i due blocchi. Ma, secondo le nostre fonti, gli americani sono intransigenti nel rifiutare ogni tentativo di evitare in ottobre un esame analitico dello stato di attuazione degli accordi di Helsinki e delle inadempienze orientali in materia di diritti ci¬ vili. Questa riunione preparatoria dovrebbe concludersi alla fine di luglio. Ma, ci ha detto una fonte vicina alla delegazione americana, gli Stati Uniti « sono disposti a discutere per un anno se non si trova un accordo soddisfacente sulle questioni procedurali ». Paolo Galimberti

Persone citate: Lipatti, Vorontsov

Luoghi citati: Belgrado, Helsinki, Stati Uniti