"In ritardo l'Ispettorato scoprì il cancro all'Ipca" di Francesco Bullo

"In ritardo l'Ispettorato scoprì il cancro all'Ipca" "In ritardo l'Ispettorato scoprì il cancro all'Ipca" L'aw. Cesare Zaccone: "Ignoranza giustificata quella dei dirigenti dell'azienda che trova conforto nel comportamento degli organi pubblici" Con un'arringa di quattro ore l'aw. Zaccone ha cercato ieri di smontare le accuse mosse, udienza dopo udienza, ai responsabili dell'Ipca. Un intervento rigoroso e brillante che ha sottolineato carenze legislative, ignoranza degli organi di controllo, incertezze della scienza, contraddizioni. «Gli imputati — ha detto — non avrebbero attuato, secondo l'accusa, le precauzioni previste dalla legge. Occorre dimostrarlo, verificando se erano a conoscenza della situazione di rischio». Per il legale ciò è naturalmente impossibile, perché la certezza sulla cancerogenlcità della betanattllamina e benzidlna si è avuta solo negli Anni 60. «Proprio la betanaftilamlna — ha ricordato — era usata.per fabbricare medicinali fino al '73». Ignoranza giustificata, quindi, quella del dirigenti Ipca, che trova conforto nel comportamento degli enti pubblici. Enpi, Inail, medico provinciale, ufficiale sanitario avrebbero dovuto essere al corrente sulle condizioni igieniche nella fabbrica «maledetta», avrebbero dovuto suggerire rimedi: hanno taciuto. Ancora più duro il giudizio sugli ispettori del lavoro: «Hanno scaldato la sedia per tanto tempo, hanno rubato il pane. Per puro caso nel '70 si sono accorti che le due sostanze erano oncogene, ma sono arrivati buoni ultimi. L'ipca aveva cessato le produzioni rispeltavamenle nel '60 e nel '69». La catena di morti, ogni giorno più lunga, doveva far pensare però ad un collegamento con il tipo di lavoro. All'obiezione, l'aw. Zaccone ha replicato che le cause del tumore alla vescica sono varie, dall'Infezione da vermi all'uso di analgesici. «J pareri in materia sono contraddittori — ha aggiunto —: ancor oggi a Torino, nella facoltà di medicina e di scienze, si studia su testi che indicano l'anilina come responsabile dei morti Ipca. Noi ■iiiiiiiiiiiiiiiiri tutti, accusa e difesa, sappiamo che non è vero». In altre aziende e in altri Stati sono corsi prima ai ripari. « Abbiamo sentito tante cose Inesatte — ha risposto —. La Bayer ha cessato solo nel '71 la produzione di benzidìna. Negli Usa sì è smesso nel '73, in Giappone nel '71. In Francia si sono limitati a proibire l'assunzione di donne e minori ». Errori e lentezze altrui non giùstificano gli imputati, «ma se manca, all'Ipca come altrove, la conoscenza del pericolo, le precauzioni possono solo essere generiche. Comunque l'azienda ha fatto di più: è intervenuta radicalmente, smettendo la produzione». Il difensore ha quindi analizzato le tecniche di lavoro della fabbrica; paragonandole a quelle di altri stabilimenti, ha affermato che «anche con il ciclo chiuso (quello che ci rimproverano di non aver adottato) all'Acna, gruppo Montedison, sei operai su sei si sono ammalati. E ancora: una ricerca del '73 in cinque aziende italiane (esclusa l'ipca) ha riscontrato 166 tumori vesclcali su 1155 operai esaminati; una statistica russa del '63 stabilisce che ì casi di cancro alla vescica, provocati da quelle lavorazioni, nel mondo sono duemila». Dopo aver contestato il diritto del sindacato di chiedere 11 risar. cimento dei danni, l'aw. Zaccone ha affrontato il tema della causalità, già sviluppato il giorno pri ma dall'aw. Lageard per rovesciare la posizione del medico di fabbrica. «Si vuole imputare a Rodano la morte di alcuni operai solo perché avevano lavorato anche dopo il suo ingresso in fabbrica, nel '61. Ma un esempio clamoroso, non l'unico, di come la malattia possa essere stata contratta molti anni prima di quando si manifesta è quello di Domenico Massa. Assunto n6l '46, lascia l'ipca nel '47. I sìntomi del cancro li ha solo nel '60 ». iiiEiiii[|]Si!]iiii!i:i:ibiijLiiiLh[ir rihiijitiiiiiitcr — Sempre ieri, davanti al pretore del lavoro dott. Sensinl, è stato affrontato il problema delle cause intentate all'Inali da sette «vedove Ipca». Erano presenti l'aw. Bosso per le convenute e l'aw. Cazzante per l'ente. Il magistrato riscontrando che quattro ricorsi erano analoghi (decorrenza dell'indennizzo) 11 ha unificati affidandoli al pretore Converso. L'udienza è fissata per il 22. Francesco Bullo

Persone citate: Cazzante, Cesare Zaccone, Domenico Massa, Lageard, Zaccone

Luoghi citati: Francia, Giappone, Rodano, Torino, Usa