Imendiarono i letti 2 detenuti morirono

Imendiarono i letti 2 detenuti morirono Bologna, tragica cella 19 Imendiarono i letti 2 detenuti morirono L'episodio avvenne durante un tentativo di rivolta - Il responsabile condannato a 9 anni La protesta del carcerato come pretesto per evadere. Risultato: due compagni di cella morti bruciati. Protagonista della tremenda vicenda Emilio Ciarelli, 22 anni, detenuto a Bologna per furto, processato Ieri alla corte d'Assise di Torino per duplice omicidio (perché le vittime morirono al centro grandi ustionati della nostra città). Il fatto è del 22 dicembre 1974 e nasce sull'onda delle numerose ribellioni dei detenuti. Protestano anche a Bologna, il più acceso è il Ciarelli che si fa promotore della sommossa per invocare un « Natale migliore ». In realtà ha un suo piano per fuggire. Intervengono le guardie, Il detenuto che è spalleggiato dai fratelli Lucio e Giuseppe Cusmà e da Calogero Blrzilleri si barrica nella cella 19 del secondo braccio e dà fuoco al pagliericcio. Con il gruppetto dei rivoltosi ci sono anche Paolo De Nora ed Enrico Roccato 1 quali tentano Invano di dissuadere il Ciarelli. Anche i Cusmà ed il Blrzilleri gli dicono di non insistere: « E' una pazzia, qui moriamo tutti soffocati ». Il ribelle non desiste anzi apre una bombola di gas liquido per alimentare meglio le fiamme: il gesto è fatale, la bombola esplode e una vampata investe De Nora e Rossato i quali muoiono. A questo punto il Ciarelli cede e mezzo intossicato dal fumo si consegna con i compagni superstiti agli agenti. L'incendio doveva ritardare l'intervento delle guardie perché il Ciarelli aveva bisogno di un po' di tempo per aprirsi un varco tra le sbarre della finestra segate precedentemente. Ieri il processo. L'accusa era di omicidio volontario per aver dato fuoco al materiale contenuto nella cella ben sapendo che avrebbe mmillili i mi limimi imi Emilio Ciarelli, condannato potuto causare la morte dei compagni. La Corte (pres. Barbaro) ha accolto le tesi dei difensori e derubricato l'imputazione in quella meno grave di omicidio colposo. Il Ciarelli è stato cosi condannato a 9 anni di reclusione. Può tornare in libertà per decorrenza del termini a patto che paghi una cauzione di 5 milioni. La stessa somma dovrà versare come provvisionale alla parte civile (la madre del De Nora difesa dall'aw. Armando De Marchi). Un anno e 3 mesi per resistenza e danneggiamento invece agli altri imputati dei quali l'unico presente era Lucio Cusmà, ditesi tutti dall'aw. Forchino. Fiat Engeneering — Domani alle 21 nel salone dell'Unione Industriale parlerà l'ammlnlstratore delegato ing. Riccardo Bechls sul tema: « Rapporti fra fornitori e compratori nel campo impiantistico industriale ». illuminimi iiimimiuuimiiiilHil

Luoghi citati: Bologna, Torino