La salvezza viene dalle esportazioni

La salvezza viene dalle esportazioni Il risanamento dell'economia La salvezza viene dalle esportazioni di Rinaldo Ossola Nei primi quattro mesi di quest'anno il disavanzo commerciale, pari a 1900 miliardi di lire, è stato inferiore di solo 200 miliardi a quello del corrispondente periodo del 1976. Lo scorso anno il disavanzo era quasi tutto dovuto alla importazione di petrolio. Nel 1977, le partite non petrolifere hanno registrato un saldo attivo di oltre 500 miliardi che ha compensato parzialmente un disavanzo petrolifero maggiore a causa dell'ulteriore rincaro del prezzo del greggio e del più elevato volume di importazioni dovuto al mini-boom economico. In altri termini, malgrado l'Italia sia riuscita ad aumentare fortemente le esportazioni, anche grazie alla svalutazione della lira, il deficit commerciale si è ridotto di poco. L'essenza della «crisi petrolifera» sta proprio nel fatto che per non retrocedere si deve correre di più. Tutti i Paesi puntano ad allentare il vincolo di bilancia dei pagamenti spingendo le esportazioni. Non sorprende perciò che la concorrenza sui mercati esteri siy faccia spietata e che sia un successo non indifferente essere riusciti, come è riuscita l'Italia in questi anni, a mantenere la. propria quota del mercato mondiale. E' evidente che l'economia italiana va perdendo colpi a seguito delle misure adottate per arginare il disavanzo nei conti con l'estero. Nel quadriennio 1974-1977 l'aumento annuo me- dio del reddito nazionale si aggirerà sul due per cento. Il principale obiettivo della nostra politica economica dev'essere di evitare che, per rispettare il ferreo vincolo della bilancia dei pagamenti, si debba contenere per il resto degli Anni Settanta l'espansione del reddito nazionale entro tassi che non consentano di aumentare l'occupazione, emarginando così le nuove leve di lavoro. E', perciò indispensabile agire prontamente per sostenere le "esportazioni. Uno strumento .'ùtile ai nostri esportatori,è la' legge recentemente approvata dal Parlamento per l'assicurazione dei crediti all'export. Un secondo elemento dovrebbe consistere nel canalizzare maggiori finanziamenti a favore delle esportazioni, in particolare fornendo quanto prima al Mediocredito Centrale i contributi agevolativi necessiti* per non paralizzare PattivitàAyfeVjiin importante e tecnòlogiAJRente qualificante ' comparto^prelle esportazioni. Nell'ambito£*délla nostra limitata capacità di concedere crediti per finanziare le esportazioni, occorre poi scegliere tempestivamente le aree^ geografiche ed'i settori mercéologi.cj..pjù cnnvfinigTiJi; ggj In nostra ecohomia, tenendo .presente specialmente "la necessità Sii" no"n" perdere posizioni ,4ui '.Vnercati dove siamo bene inserì*!* Questo è un compito che dovrebbe essere assolto dal Cipes (Comitato interministeriale per la politica economica estera), istituito con la stessa nuova legge sull'assicurazione e la cui prima riunione si svolgerà questa settimana. In relazione a tali crediti l'Italia deve battersi per ottenere il diritto di riscontarli, sui mercati internazionali, al fine di incassare quanto prima possibile la valuta estera guadagnata con le esportazioni a pagamento differito. Ciò si è ottenuto, per esempio, per i crediti concessi a novembre alla Romania nonché per^quelli recentissimi a favore della Polonia. In una prospettiva più ampia., vanno incoraggiate le «joinL^ ventures» tra le nostre imprese e quelle di altri Paesi, essendo questo un mezzo di penetrazione commerciale particolarmente gradito ai Paesi emergenti, sempre meno interessati ad impianti «chiavi in mano» che spesso non sono in grado di gestire. Si deve anche spingere la formazione di consorzi all'esportazione, nonché di «trading companies» in grado di mediare tra le richieste dei mercati esteri e le capacità produttive delle nostre piccole e medie imprese che trovano sovente scogli insuperabili nella commercializzazione dei loro prodotti. Utile a questo fine è anche una prima riforma dell'Ice (Istituto del Commercio Estero), in corso di discussione con le parti interessate, volte a rendere questo organismo più snello e funzionale, dandogli, tra l'altro, un miglior assetto regionale per venire in- (Continua a pagina 2 in quinta colonna)

Persone citate: Rinaldo Ossola

Luoghi citati: Italia, Polonia, Romania