Assalto dei "marines" al treno Liberati gli ostaggi, otto morti di Renato Proni

Assalto dei "marines" al treno Liberati gli ostaggi, otto morti All'alba di ieri improvvisa azione decisa dal governo Assalto dei "marines" al treno Liberati gli ostaggi, otto morti Le vittime una ragazza di 17 anni e un uomo di 40, oltre a sei molucchesi - Sette i feriti - La scuola espugnata senza sangue: i guerriglieri dormivano - Polemiche: si temono conflitti (Dal nostro inviato speciale) Assen, 11 giugno. All'alba di stamane i marines olandesi hanno dato l'assalto con le armi alla scuola di Bovensmilde e al treno d iOnnen. Dopo 14 minuti di fuoco intenso hanno liberato i 53 ostaggi. Il prezzo di vite umane di questa operazione fulminea è stato alto: due ostaggi, una ragazza di 19 anni e un uomo di 40, hanno perso la vita e 6 terroristi molucchesi sono caduti con le armi in pugno. Altri 7 ostaggi sono stati feriti, uno di essi in modo grave, assieme a un molucchese e a due marines. Tra i guerriglieri uccisi dalle truppe di assalto, vi è una giovane ragazza. Il commando di 4 guerriglieri che teneva prigionieri 4 insegnanti nella scuola, è stato invece sorpreso nel sonno e si è arreso senza sparare un colpo. L'odissea degli ostaggi olandesi si è quindi conclusa tragicamente, dopo venti giorni di snervante attesa, in seguito al fallimento dei negoziati condotti tramite la vedova del defunto presidente delle Molucche, signora Soumokil. Il primo ministro Joop Den Uyl ha giustamente commentato: «Per noi l'uso della violenza rappresenta una sconfitta. Tuttavia non c'era altro modo. Non potevamo accettare le richieste dei terroristi. Abbiamo quindi sentimenti misti di gioia e di dolore per l'esito della coraggiosa operazione dei marines». Il ministro della Giustizia Van Agt ha dichiarato: «E' stata la decisione piti difficile della nostra carriera. Sono triste sia per la morte dei due ostaggi, sia per quella dei sei molucchesi. D'altra parte, non avevano alcun Paese in cui rifugiarsi. E premiare il terrorismo significa incoraggiarlo». Le autorità olandesi avevano avvertito i guerriglieri che avrebbero mandato i marines all'assalto se gli ostaggi non fossero stati liberati. I molucchesi però, avevano creduto che si trattasse di un'altra minaccia del complesso «gioco» psicologico intessuto dagli psichiatri. Invece alle 4,50 j di stamane è successo il finimondo. Nel cielo della campagna di Onnen sono comparsi sei Starfighters che si sono gettati in picchiata sul treno giallo e blu in cui i dieci terroristi tenevano in ostaggio 51 olandesi. Gli aviogetti sfioravano il treno, a non più di cinque metri d'altezza, lanciando bombe fumogene. I villaggi si sono svegliati: la gente si è raccolta nei campi, trepidante, mentre i cavalli e le mucche correvano impazziti. Da poche centinaia di metri, le mitragliatrici pesanti dei mezzi corazzati hanno aperto il fuoco contro il primo e terzo vagone, dove si trovavano i molucchesi. I mortai sparavano attorno al treno. Dalle buche scavate a cento metri dal convoglio sono scattati 30 soldati del «Marinier Korp», con le armi crepitanti. Dopo tre settimane, sapevano con esattezza dove dormivano i guerriglieri (separati dalla maggioranza degli ostaggi) e verso di loro hanno diretto le raffiche di mitra. Attraverso i finestrini sono poi balzati nei vagoni e hanno vinto le ultime resistenze. Intanto, altri marines aprivano un varco con cariche esplosive nel secondo vagone, in cui si trovava la maggioranza degli ostaggi e li metteva in salvo. I molucchesi non sono stati in grado di reagire: tre si sono arresi subito e gli altri probabilmente lo avrebbero fatto se i marines gliene avessero lasciato il tempo. Invece, è stato un massacro. Den Uyl ha smentito che i due ostaggi siano stati uccisi dalle truppe d'assalto, ma è certo che nella sparatoria alla cieca durata fino alle 5,04 non era possibile distinguere tra terroristi e prigionieri. Ha detto il comandante dell'azione: «In operazioni di questo genere si dà per scontato che ci saranno delle vittime. Noi temevamo che il numero dei morti sarebbe stato piti elevato. Direi che l'azione è riuscita perfettamente sotto il profilo militare». L'uccisione dei sei terrorista, tuttavia, ha provocato le reazioni sdegnate dei 40 mila molucchesi che abitano nei Paesi Bassi, tanto che il loro leader Joannes Manusama ha dovuto dichiarare alla radio che il governo non aveva alternative alla forza. In realtà stamane c'è stato un tentativo di ribellione violenta da parte di qualche comunità molucchese. A Bovensmilde, appena i mezzi corazzati hanno circondato la scuola e hanno aperto il fuoco mentre i marines andavano all'assalto, dalle case dei molucchesi sono partiti numerosi colpi di fucile contro gli agenti di polizia che proteggono il loro ghetto dalle possibili rappresaglie degli olandesi. Tutte le case dei molucchesi a Bovensmilde hanno esposto la bandiera rossa, bianca e blu della Repubblica indipendente delle Molucche del Sud. Ad Assen e a Bovensmilde la tensione tra la popolazione olandese e la minoranza molucchese è al massimo. Il premier Den Uyl ha chiesto alla popolazione olandese di restare calma. «I molucchesi — ha detto — hanno gli stessi diritti di tutti gli altri cittadini». Anche i leaders molucchesi hanno chiesto ai nazionalisti di non lasciarsi prendere dal panico. I ghetti molucchesi dell'Olanda, stasera, sono protetti da cordoni di polizia armata. L'associazione della Gioventù molucchese ha definito «codarda» l'azione dei marines e del governo, mentre molti olandesi di Bovensmilde hanno dichiarato che, dopo gli ultimi avvenimenti, non vogliono più convivere assieme ai molucchesi. Renato Proni Amsterdam. Il treno, dopo l'attacco che ha consentito la liberazione degli ostaggi

Persone citate: Joannes Manusama, Van Agt

Luoghi citati: Bovensmilde, Olanda, Paesi Bassi