La Firn: "Si è tentato di coinvolgere i sindacalisti nelle trame eversive"

La Firn: "Si è tentato di coinvolgere i sindacalisti nelle trame eversive" La Firn: "Si è tentato di coinvolgere i sindacalisti nelle trame eversive" Hanno trovato nella buca delle lettere volantini delle Br - "In guardia contro queste manovre" - Protesta per l'arresto dei coniugi Tridente La segreteria della Firn torinese è preoccupata per alcuni episodi che dimostrano l'intenzione dei gruppi più estremisti di coinvolgere i lavoratori e le loro organizzazioni in un disegno eversivo. Perciò ieri ha diramato un comunicato in cui sottolinea come « la resistenza opposta dal padronato e dalle forze moderate alle grandi lotte con cui la classe operaia si propone obiettivi di cambiamento alimenti in questi giorni ogni sorta di provocazioni e di forzature ». Il testo ricorda come 11 sindacato abbia da tempo condannato gli atti di violenza di cui sono stati protagonisti gruppi come le Brigate rosse o 1 Nap. Con eguali motivazioni oggi la Firn « denuncia all'opinione pubblica e ai lavoratori i gravi episodi attraverso ì quali si tenta di coinvolgere i sindacalisti in trame che si propongono di minare la democrazia e le istituzioni repubblicane ». Un esempio di questi tentativi è l'invio ai delegati sindacali di ciclostilati delle Brigate rosse. Già nelle scorse settimane dirigenti e delegati della Firn li hanno trovati nella propria buca delle lettere, in busta chiusa intestata personalmente. La segreteria mette in guardia i lavora¬ tori contro « queste pericolose manovre di strumentalizzazione » e ricorda che di questi tatti ha già informato debitamente le competenti autorità. Ma sollecita anche la vigilanza di tutti i lavoratori « per evitare questi artificiosi coinvolgimenti; per isolare e battere gli atti di criminalità politica e per stroncare le trame eversive ». •k La segreteria Firn, In merito all'arresto di Sebastiano Tridente, delegato alla Miraflorl Carrozzeria, e della moglie Egle, sollecita un preciso pronunciamento della magistratura, che taccia piena luce. A tale riguardo il comunicato rileva « come gli organi di stampa abbiano fornito versioni ed affermazioni di merito estremamente preoccupanti per le deduzioni contenute e l'incompletezza dell'informazione, dando per scontata la colpevolezza di Tridente e della moglie Egle. E' necessaria una maggiore flessione sulle modalità della perquisizione avvenuta circa due mesi fa. Infatti, non si è messo in rilievo che tale perquisizione non era stala ordinata contro Tridente ma nei confronti di un'altra persona che occupava una parte dell'alloggio in cui vive anche la famiglia Tridente e che tale persona risultava da tempo assente ». * Intanto si ha notizia di una nuova provocazione degli estremisti: un messaggio inciso su due nastri e diffuso da altoparlanti davanti ai cancelli della Miraflorl, Ieri, poco dopo l'alba. Lo firmano le Brigate rosse e gli inquirenti pensano che sia autentico anche se un passaggio sembra essere In contrasto con quanto sostenuto in altri documenti. Erano le 6, l'ora d'ingresso in fabbrica del primo turno. Una 600 era parcheggiata davanti al cancello 2 di corso Tazzoli e un'altra di fronte all'ingresso 15 di via Settembrini. A un tratto dagli altoparlanti montati sulle auto si è levata una voce di donna: « Attenzione, attenzione. Qui le Brigate rosse », Poi si ammonivano i passanti a non toccare le macchine, perché avevano « le portiere collegate con bombe ». Più avanti l'incisione diventava confusa. La voce rivendicava comunque gli attentati ai giornalisti Bruno, Montanelli e Rossi, insisteva sulla « guerra psicologica » condotta dagli organi d'informazione « per alutare lo Stato delle multinazionali ad imporre un governo di polizia »; infine parlava di « squadre speciali di provocatori fascisti mascherati di rosso armati con le P. 38

Persone citate: Montanelli, Rossi, Sebastiano Tridente, Tridente