Ferito con 15 colpi di rivoltella il direttore del Telegiornale l di Emilio Rossi

Ferito con 15 colpi di rivoltella il direttore del Telegiornale l È il terzo crimine delle Brigate rosse in 36 ore Ferito con 15 colpi di rivoltella il direttore del Telegiornale l Emilio Rossi, 54 anni, raggiunto dai proiettili a un femore e alle gambe - Le sue condizioni sono serie: ha perso molto sangue - Due giovani, tra cui una donna (probabilmente la nappista Salerno), hanno sparato al giornalista per strada mentre si recava alla Rai-tv - Le Br avrebbero affidato l'attentato ai Nap Roma, 3 giugno. I passi svelti di un uomo e ui_a donna che attraversano in fretta via Teulada; i colpi secchi e continui di due pistole; la figura di un uomo che crolla a terra; una larga macchia di sangue sul bordo del marciapiede; poi le grida di aiuto, i primi ad accorrere, un'ambulanza a sirene spiegate che esce dai cancelli di ferro della Rai-tv: sono le immagini di un attentato, rivendicato dalle Brigate rosse, il terzo in 36 ore contro un giornalista. Alle 10,05 un commando, forse capeggiato dalla nappista Franca Salerno ha colpito la sua vittima predestinata: Emilio Rossi, 54 anni, genovese, direttore del « TG 1 », uomo schivo, solitario, che a piedi, come ogni mattina, stava andando al lavoro. Emilio Rossi è stato colpito alle gambe, come Indro Montanelli a Milano e Vittorio Bruno a Genova. Ma questa volta i sicari gli hanno sparato con rabbia, colpo su colpo, anche quando, caduto a terra, ha sollevato gli occhi per guardarli bene in faccia. Venticinque sono i fori alle gambe. Difficile ancora fare il calcolo esatto delle ferite inferte. In sala operatoria i chirurghi gli hanno estratto quattro proiettili che erano stati ritenuti; un quinto, rimasto a fior di pelle, è caduto nella lettiga che lo trasportava al Policlinico Gemelli. Restano 20 fori, cioè 10 proiettili che sono entrati e usciti. Un attentato feroce. I terroristi lo hanno volutamente crivellato alle gambe. Rossi non ha mai perso conoscenza; è rimasto lucido; si è preoccupato della vecchia madre con cui vive; ha chiesto aiuto con calma nonostante perdesse molto sangue. Il timore di un'emorragia fatale è stato scongiurato con un'operazione d'urgenza durata due ore. Ora il direttore del Telegiornale Unn, riposa in una camera del centro di rianimazione del « Gemelli ». La prognosi ufficiosa è di un mese. Ricostruiamo i momenti dell'agguato, secondo le testimonianze di chi ha potuto vedere qualcosa. Ore 10: Emilio Rossi si avvia al centro di produzione della Rai-tv. Abitudinario, metodico, percorre sempre la stessa strada. Da piazzale delle Medaglie d'Oro dove abita Fabrizio Carbone Giuseppe Fedi (Continua a pagina 2 in seconda colonna) Roma. Emilio Rossi al policlinico Gemelli mentre viene portato in sala operatoria

Persone citate: Emilio Rossi, Fabrizio Carbone, Franca Salerno, Giuseppe Fedi, Indro Montanelli, Vittorio Bruno

Luoghi citati: Genova, Milano, Roma, Salerno