Provincia, 2 giugno festa "responsabile"

Provincia, 2 giugno festa "responsabile" Presenti prefetto e partiti Provincia, 2 giugno festa "responsabile" Ma molti consiglieri erano assenti dalla seduta - Discorsi dei segretari pei, de e psdi La « seduta aperta » di Ieri del Consiglio provinciale dedicata al 31° anniversario della Repubblica e al temi della difesa dell'ordine democratico doveva essere molto affollata. Erano state invitate numerose autorità ma alle 15, ora d'inizio del dibattito, quando sono giunti, puntualissimi, il prefetto Veglia ed 11 questore Musumecl hanno trovato ad attenderli soltanto 11 presidente Saivetti e l'assessore Stratta. Piano piano sono arrivati gli altri, ma alle 15,45, quando si è aperta la seduta, 1 banchi della giunta erano semivuoti anche se 4 assessori erano assenti giustificati. Non molto diversa la situazione dei consiglieri. Nel corso della seduta vi è stato 11 consueto via vai, molta disattenzione, le solite chiacchiere nel corridoio. Tutto ciò ha indotto il pei Negro ad inviare al presidente una lettera aperta in cui si deplora il comportamento dell'intero Consiglio In questa occasione. « Era una seduta solenne. Giacché avevamo deciso di farla dovevamo comportarci in modo acconcio, soprattutto in presenza degli ospiti », ci ha dichiarato Negro. In precedenza vi erano state discussioni fra socialisti e comunisti sull'opportunità o meno di invitare al Consiglio anche i radicali. La tesi era sostenuta dal presidente Salvetti (psi). Mercandino (pei) avrebbe risposto: « O noi, o loro ». Oltre al questore e al prefetto, erano presenti ieri il dott. Ribet, sostituto procuratore generale della Repubblica, 11 capo gabinetto della questura dott. Prandi, il vice presidente della Camera di Commercio dott. Appendino, i segretari della de Lega, del pel Gianotti, del psdi Bolentl. Gli interventi sono stati molti, tutti impostati più alla situazione di oggi che a retoriche rievocazioni. Hanno parlato fra gli altri Francisco (pri), Gavazzi (uld), Coucourde (psi), Borgogno (de), Viano (psdi), Peroglio e Negro (pei). Almeno « singolare » l'intervento di Boetti-Villanls (msl-dn), che per celebrare i 31 anni della Re¬ pubblica ha parlato delle glorie della monarchia, di cui si è detto un fedele seguace invocandone il ritorno. Hanno parlato alla fine anche i segretari di partito presenti. Gianotti (pel) ha sostenuto che bisogna fare « uno Stato che risponda di più alle esigenze delle nuove generazioni » ed ha ricordato che II suo partito non è mai stato contro le forze dell'ordine. Lega (de): «Assistiamo troppo spesso allo sfaldamento delle responsabilità. Oggi occorre che le forze sociali e politiche si uniscano ». Bolenti (psdi): « Celebriamo la vittoria della Repubblica sulla monarchie, ma dobbiamo essere molto attenti perché stiamo attraversando un momento difficile per le istituzioni ». Al termine è stato votato un ordine del giorno: ha avuto i voti di tutti, tranne 1 missini, che hanno in questo modo contestato di non essere stati interpellati.