Genitori accusano la maestra "Educa i bimbi alla violenza"

Genitori accusano la maestra "Educa i bimbi alla violenza" Nelle elementari di Valperga Canavese Genitori accusano la maestra "Educa i bimbi alla violenza" L'insegnante, 45 anni, si difende: "Ho la coscienza a posto; non capisco perché mi denigrino" - Esposto al provveditore . a a ; a i n^ Alcuni genitori:. « Basiti, con quella maestra non si può più laudare avanti. Usa melodi indefgnt, maltratta i nostri bimbi, li educa alla violenza, alcuni li segue, altri II ha sempre ignorati. Deve esserle tolta la cattedra ». La maestra: « Storie, tutte falsi, là. Non so che cosa vogliano da me certi signori, perché mi coprano di' vituperi. Sarà menilo che cominci a sporgere qualche querela ». I rintocchi della polemica som. mergono la scuola elementare di Valperga, gli echi sono giunti fino al sindaco ed al direttore didattico di Cuorgné, presto saran. no sentiti anche dal Prowedito. rato di Torino. La controversia si Inasprisce, da alcuni giorni due alunni son tenuti a casa per protesta dalle famiglie. Nell'occhio del ciclone delle accuse, la matxttraM^rla GlyHo ArcolirjQ, 45 anni, residente nella f.-aziune vT^ borgo. " " Da quasi un quarto di secolo vive ta aula, ha Insegnato un po' dappertutto, dal '74 ha ottenuto l'incarico nel Canavese. II primo anno fila liscio, nell'autunno successivo le acque cominciano ad incresparsi: la Giglio na una prima, conta una ventina di scolari. Un gruppetto di padri non approva i suoi sistemi pedagogici, qualcuno a poco a poco la con. testa apertamente, imputandole di comportarsi in maniera « molto strana ». I dissidi crescono, un genitore ritira dalla scuola là figlia, altri proseguono nelle lamentele. Intanto, tra bocciature e trasferimenti di un paio di alunni, la classe si dimezza, arrivano ta terza soltanto 13 bambini. « Cose da pazzi — affermano alcuni pa drd e madri — sono accadute quest'anno ai nostri bimbi. Inde gno che una maestra faccia le zlone così ». L'elenco delle accuse è lungo. « Ha incitato gli allievi a spac. care vetri — afferma la. madre di Alessandro Carbonara —. Otto cristalli sono andati in frantumi. Ha organizzato un'assurda/gara, invitando i piccoli a mangiari quanti più agrumi potevano. Risultato: dolori di stomaco, diar. ree, febbre per una parte degli alunni. Ha assistito impassibile ad una scazzottatura tra mio figlio ed un compagno. E' sicuro, Alessandro in quella scuola non metterà più piede ». Aggiunge il prof. Vercellino: « Mia figlia Teresa continua a frequentare, chiaro però che non sono soddisfatto della signora Giglio. E' un'insegnante ben preparata, ma adesso attraversa un mo. mento particolare, le si possono muovere parecchi addebiti. Inve¬ ce di creare tranquillità tra gli scolari, ne ha accresciuto le tensioni. Purtroppo ha fatto selezioni ingiuste. MI sta bene la sua durezza, ma non certe sue scelte che privilegiano unicamente i bambini che sono seguiti dal ge. nitori ». Il padre di Alessandro Cresta ha scritto al direttore didattico di Cuorgné, prof. Mondino, sostenendo eli avere obbligato il bimbo a disertare la classe per. che « i sistemi della maestra lianno influito negativamente sul sistema psico-fisico di Alessandro». Carla Giglio Arcoltao avvampa al solo' ascoltare le accuse. Ri. batte sarcastica: « Io educare alla violenza? Sarei l'ultima persona capace di farlo. Ignoro perché mi denigrino, ho la coscienza a po sto. Bisogna proprio che ricorra a qualche querela ». Le colleghe dell'insegnante preteriscono tacere, la fiduciaria della scuola, Maria Zulian, evita qualsiasi domanda; riparando in casa grida: « Niente, niente so. Non sono af. fari miei, facciano quello che vogliono, non m'interessa ». Impossibile intuire dove stia il giusto, se abbiano ragione le famiglie o la maestra. Toccherà alle autorità dirimere la controversia, l'importante è che Carla Giglio non sia vittima della so. lita « caccia alle streghe oggi molto in voga nella scuola. ci. giac.