Busseto occupata dalle "majorettes,, di Elvio Ronza

Busseto occupata dalle "majorettes,, Festoso e applaudito campionato italiano nel paese di Giuseppe Verdi Busseto occupata dalle "majorettes,, Trenta gruppi (1500 ragazze) e altrettante bande musicali - "Non è folclore ma sport", dicono gli organizzatori (Dal nostro inviato speciale) Busseto, 29 maggio. « Errore primo. Le majorettes non hanno niente di folcloristico ». Infatti non ho mai pensato, guardandole, al folclore. Giovani, molte di coscia lunga, graziose... « Errore secondo. La bellezza non è la qualità più importante delle majorettes ». Questa poi. Mi pare un'opinione traballante. Di brutte brutte, personalmente, non ne ho mai viste. Piuttosto, vorrei precisare la faccenda del folclore. E così Umberto Nobile, segretario della Federazione italiana majorettes (sapevate che esiste la Firn?) mi trascina da parte « per chiarirmi le idee ». (Scusatemi, però prima vorrei esaurire le solite formalità di cronaca: sole, caldo; Busseto — ricordate, spero, che è la patria di Giuseppe Verdi — invasa da 10 mila spettatori, 1500 majorettes divise in 30 gruppi dell'Alta Italia, più 30 bande musicali; tutta l'organizzazione curata dal comitato del carnevale... dunque: le esibizioni si svolgono in piazza Verdi... e poi parate per le vie... entusiasmo, applausi, rispettato il cerimoniale di queste feste...). Ma vogliamo proseguire la conversazione con Nobile, che è interessante? Esempio, signor segretario della Firn, io ho sempre creduto che i gruppi fossero né più e né meno che macchie di colore, bellezze di richiamo al seguito delle bande musicali. Nobile: « Bravo lei. Questo è sport, autentico sport». E' vero, aggiunge, che le majorettes sono, in molte regioni, da Modena in giù specialmente, sottovalutate, trattate « come le macchie di colore che lei dice, ma le cose stanno cambiando ». A Gussago, nel 1973, nasce la federazione, fondata da Peppino Giamminola e da Nobile, entrambi di Oleggio. Perché proprio da lo¬ ro? « Perché proveniamo dall'atletica e sappiamo cogliere la vera natura delle majorettes ». Tesi dei federali, quindi: le majorettes crescono in palestra. Un gruppo che si rispetti deve allenarsi 10 ore la settimana. Ci vuole spirito di sacrificio. « Lei vede quel bastone... ma sì quell'asta di metallo con pomelli, quella che le ragazze fanno ruotare? Bene, per una giravolta su se stesse mentre il bastone è in aria, le majorettes si allenano un anno. C'è chi fa nove giravolte. Sono nove anni di sudori. Che ne pensa? ». Visio che si fatica tanto, perché una ragazza fa la majorette? Vanità? « No. C'è sicuramente anche il richiamo della divisa, del pubblico, l'emulazione. Ma c'è soprattutto il piacere di vivere insieme... ». Alt alt... non di mostrare le gambe? Giustificabilissima aspirazione, del resto. « Per favore! La majorette non sfila per mostrarsi ma per la pratica sportiva, non lo dimentichi mai ». E così apprendo che le fanciulle incominciano a 4 anni, che fino a 12 anni sono considerate mini; dai tredici in su diventano majorettes vere e proprie. In teoria possono gareggiare fino a 100 anni, ma in pratica smettono sui venti o quando trovano un fidanzato, quasi sempre geloso. Più accomodanti i mariti. C'è chi, dopo il matrimonio, torna in parata. Giusto: il personaggio majorettes proviene dagli Usa, dove ha una storia di 120 anni. Dopo la guerra approda in Francia, da dove emigra verso altri Paesi. Le majorettes più brave diventano insegnanti di twirling con tanto di diploma dopo aver frequentato corsi in Italia e all'estero, come Ivana Vaccaroli di Oleggio. Guadagnano 5-6.000 lire l'ora. Come? Che significa twirling? Diamine, è il roteare dell'asta manovrata con le mani. Nobile ormai entra nei dettagli: che l'esibizione delle majorettes arriverà nel 1984 alle Olimpìadi, che ci sono majorettes in grado di uguagliare il fascino di una Comaneci (sì, la ragazzina rumena) nell'esercizio libero; che si affacciano anche i ragazzi, i boy-twirls... Sulla piazza i gruppi si avvicendano: Settimo Torinese, Gattinara, Carrù, Vespolate. San Mauro (il più elegante). Collegno, Robbio Lomellina, Casale Monferrato, Treviglio, Oleggio (il più bravo) campione italiano da quattro anni. Nobile indica difficoltà, errori, virtù... Ammiro le ragazze. Mi sorprendo con vergogna a pensare che sono carine. Mi rimprovero in silenzio. Non oso guardare Nobile negli occhi. Stasera, per punirmi, salterò la cena. Elvio Ronza Busseto. Il gruppo di majorettes di Oleggio: campione d'Italia per la quarta volta