Craxi ha invitato i socialisti "respingere i fanatismi,, di Carla Fontana
Craxi ha invitato i socialisti "respingere i fanatismi,, Alla Conferenza operaia del partito svoltasi a Torino Craxi ha invitato i socialisti "respingere i fanatismi,, "L'alternativa di sinistra non deve essere un mito" - I socialisti si dichiarano disponibili per un accordo programmatico a livello di governo "che contenga garanzie per tutti" All'insegna della prudenza, del realismo e dell'«unità che non è rinuncia alla dialettica» si è chiusa ieri a Torino la conferenza nazionale operaia del partito socialista. Al segretario Craxi, appena ritornato da Madrid, è toccato il compito di superare il divario tra base e dirigenza emerso soprattutto nella giornata di sabato. Già ieri, tuttavia, gli interventi che hanno preceduto il discorso di Craxi rivelavano un tono meno aspro, meno critico, come avvertendo il pericolo di una spaccatura (forse più emotiva che politica) fra i due livelli di militanza. Ai delegati socialisti convenuti da tutta Italia, che s'infiammavano chiedendo l'alternativa di sinistra e ritmavano il nome di Lombardi (.«Riccardo»), come già avevano fatto al congresso di Roma, Craxi ha ricordato che il «problema di una strategia alternativa è vitale», ma «non bisogna accostarvisi come a un tabù, perché dalle formule e dai tabù nascono le sette non la strategia a grande respiro». L'alternativa resta l'obiettivo, ma richiede «un approfondimento delle possibilità unitarie della sinistra». Nella fase attuale, secondo Craxi, «molti sono i punti di convergenza con il pei; affiora una certa concorrenza sia nell'interesse del psi, sia per l'insofferenza nostra verso certi toni da grande fratello del pei; e c'è anche la preoccupazione che il pei miri principalmente al dialogo con la de». Quella del psi «è una posizione difficile: non vuole farsi riassorbire da una vecchia egemonia, ma nemmeno vuole essere il caudatario (reggicoda) di una nuova egemonia; cosciente di essere una minoranza nel Paese e nella sinistra, non vuole cadere nel pericolo fisiologico di essere subalterno». Finora, comunque, «non sono emersi elementi sufficienti per fare pensare che l'alternativa sia spedita e vicina». Il psi, dopo aver sbloccato la situazione con gli incontri bilaterali, conferma la propria «disponibilità per una soluzione equilibrata su un accordo programmatico limitato alle questioni essenziali e per un'espressione parlamentare e di governo che appaia logica e coerente e che contenga garanzie per tutti». Di fronte alla gravità della crisi il psi ha indicato soluzioni responsabili: «L'unica cosa che non potevamo fare, Carla Fontana Continua a pag. 2 spgpdnscdsmpiscp
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