La dc sulla via di rinnovarsi?

La dc sulla via di rinnovarsi? Il congresso provinciale La dc sulla via di rinnovarsi? Un dibattito-fiume al teatro Nuovo - Bodrato: "Non vogliamo essere un partito moderato, anche se farebbe piacere al pei" Tra suggestioni hlltonlane, correnti tradizionali, trattative, Incontri di corridoio, si è Iniziata, con un dibattito « fiume », la « 48 ore » democristiana. SI concluderà stasera con 11 voto per rinnovare 1 51 membri del comitato provinciale. Un congresso interessante (concreta verifica dopo la sconfitta del 15 giugno '75) e atteso: l'ultima sessione risale al '72. Una sorpresa: all'apertura dei lavori, il presidente dell'assemblea, onorevole Vincenzo Russo, della direzione nazionale, ha chiamato alla tribuna il segretario della federazione pei Gianotti, 11 quale ha detto: « E' la prima volta, credo, che un comunista prende la parola In un congresso de. E' il segno di un nuovo rapporto che non snatura i partiti». Poi 11 segretario pli, Formica, il socialista La Ganga (« In tempi difficili come l'attuale può essere utile evitare lacerazioni »), il psdl Caponetto ed 11 prl Ferrara. Nella relazione introduttiva 11 segretario uscente Lega ha delineato le ipotesi per un « rinnovamento » de. Un partito « attento alle prospettive del sistema produttivo ». Ma dalla crisi « non si esce con sole proposte di ingegneria finanziaria e monetaria. Abbiamo bisogno di scoprire un modo europei di produrre, di studiare, di pagare le tasse, rifiutando le fantasticherie pseudorivoluzionarie e le ammucchiate monolitiche ». Dopo una approfondita analisi dei problemi della scuola, del sindacato di polizia, del rapporti con 11 mondo del lavoro e con i cattolici. Lega ha affrontato 11 discorso della politica de negli enti locali. Ha spiegato: «Abbiamo privilegiato il confronto politico sulle possibili alleanze amministrative. Scegliendo l'opposizione non sono state accettate richieste di falsi unanimismi e di maggioranze allargate. Con questo non vogliamo però rimanere isolati. Proprio nei giorni scorsi abbiamo incominciato un utile scambio di idee con il psi ». Ha concluso: « La de non cerca mediazioni o alleanze di potere; vuole solo aprire un dibattito politico per meglio definire il proprio ruolo di fronte agli elettori. Anche a questo scopo, per inserirsi nella società ha strutturato diversamente le sezioni cittadine facendole coincidere con l 23 quartieri». L'attenzione del delegati — dopo la relazione del segretario — si è rivolta alle trattative fra 1 gruppi. Ieri sera vi erano ancora molte Incertezze, anche se sull'ipotesi di un listone unico di « cartello » pareva dovesse prevalere la tesi di tre liste. Cioè: Lega, Botta, Savio, Picchlonl (compreso 11 moroteo Pizzettl); Donat-Cattln; Aroiaud, Base e Valetto. Incontri, per un'eventuale confluenza, erano anche in corso fra ex dorotel e Coltivatori diretti. I morotel di Martina (contestati da quelli piemontesi che riconoscono Plzzetti come unico loro rappresentante a Torino) intanto presentavano la loro lista, rifiutando la tesi di chi assegna loro l'8 per cento, dichiarando, al contrario, di sfiorare il 12. Anche gli autonomi di Walter Martini (forti di un previsto 20 per cento) stavano preparando i nomi. Ma quale collocazione avrà il « super votato » on. Rossi di Mon- teiera? La sua risposta: « Sono nella maggioranza. Riconosco nella segreteria Lega quell'anelito al rinnovamento che mi consente sufficienti garanzie, quindi partecipo ai cartello ». Forse, abbiamo insistito, qualcuno del « cartello » non è d'accordo. E se nella notte ci fossero ripensamenti? Stamane alle 9 che cosa farebbe? « Se fossi escluso, il mio atteggiamento rimarrebbe lo stesso: sono però convinto non si possano disattendere le istanze di 150 mila elettori ». E gli hlloniani? Montelera: « La fase dell'Hilton è finita Proseguono le idee maturate in tanti incontri successivi. E sono ipotesi di miglior funizonamento del partito. Chi ci vuol stare è ben accolto ». Ma, a parere del basista Zandano la maggioranza de deve « rifiutare unanimismi deteriori ed opporsi al riciclaggio gattopardesco dì chi ha solo la vocazione della maggioranza ». Concetto ripreso dal « forzanovlsta » Bodrato, quando ha riconosciuto che « per la sinistra de l'operazione di rinnovamento è ben lontana dal concludersi: non vogliamo essere un partito moderato, anche sefarebbe piacere al pei ». E sul problemi locali ha precisato: « In Piemonte siamo quasi ovunque alléopposìzione. Ciò non significa Isolamento, poiché si è rispettati nella misura in cui si è coerenti». Ancora gli interventi dei morotei Martina e Borgogno. Quest'ultimo ha lamentato « l'assenza di un disegno politico » per il rinnovamento e, dopo esserci augurato che « la gestione della de dopo il congresso sia unitaria », ha criticato « La Stampa » per ii il tono trionfalistico » con cui ha salutato 11 formarsi dell'attuale « cartello » di maggioranza. Infine al palco sono saliti il capo gruppo de in Comune Valente (con un'analisi sulla giunta municipale), ISarnaudiano Puddu (« La de torinese è da alcuni mesi sulla via del rinnovamento »), poi Leo di Comunione e Liberazione, Chiabrando (Coltivatori dliretti) l'on. Borra di Pinerolo. Stamane sono previsti gli Interventi di Donat-Cattln, Arnaud, Picchloni, Oravero e di altri leader. Giuseppe Sangiorgio

Luoghi citati: Ferrara, Piemonte, Pinerolo, Torino