Cortei e manifestazione degli operai in sciopero

Cortei e manifestazione degli operai in sciopero La lotta nelle grandi aziende Cortei e manifestazione degli operai in sciopero Garavini davanti all'Unione industriale: "Il padronato vuole più sfruttamento, meno occupazione" - Proteste alla Bertone Nelle grandi aziende, tra cui Fiat, Olivetti, Indeslt, Aspera, Vallesusa, Facls, Ieri è stato fatto uno sciopero di 4 ore per sollecitare 11 rinnovo del contratti Integrativi e provvedimenti In difesa dell'occupazione. I sindacati Cgll, Ci si, UH hanno registrato adesioni molto devate: dal 90 al 100 per cento, con il 95 per cento di operai In sciopero alla Fiat Mlraflorl. L'azienda ha fornito dati riassuntivi sugli scioperanti: carrozzeria 62,8 per cento; presse 72,4; meccanica 69,8 per cento. Dalle 9,30 alle 12 vi è stato un comizio davanti alla sede dell'Unione Industriale di via Fanti. Gruppi di lavoratori, provenienti dalle fabbriche in sciopero e da quattro diversi punti della città, hanno raggiunto la piazzetta antistante l'Unione Industriale, dove vi erano già raccolte delegazioni di lavoratori arrivate da altre province piemontesi. Davanti al cancello d'ingresso chiuso era stato collocato un palco per gli oratori. Sulla cancellata striscioni e bandiere rosse con i nomi delle fabbriche. Altre bandiere sventolavano tra i presenti. Il comizio si è aperto con Interventi di un rappresentante del Consiglio di fabbrica della Fiat di Napoli, della lega dei disoccupati di Grottaminarda e di un sindacalista della I.B. Mei di Asti. Il discorso ufficiale è stato fatto dal dirigente nazionale della Cgll, Sergio Garavdni. <t Cresce l'unità e la lotta — egli ha detto — nella parte più agguerrita del movimento operaio per far accettare ai padroni le nostre piatta/orme e respingere le provocazioni del padronato che tende a ]ar tornare indietro le conquiste sindacali per affermare una linea che vuole più sfruttamento e meno occupazione ». Garavini ha proseguito indicando l'esigenza di collegare le lotte del lavoratori del Nord a quelle degli occupati e dei disoccupati del Mezzogiorno. A proposito del rinnovo dei contratti integrativi ha detto: « Siamo qui ad affermare la necessità che si concludano al più presto » mantenendo ferme le richieste che riguardano soprattutto il controllo del programmi produttivi e degli investimenti per un cambiamento profondo nel rapporti in fabbrica. Garavini si è rivolto anche al partiti « che stanno preparando un programma ». Ha sostenuto la esigenza che « sia discusso con i lavoratori. Vogliamo una nuova politica, ma dobbiamo farla valere dalla fabbrica ». Ha concluso accusando la Fiat di avere « eluso finora i problemi. La Fiat — ha aggiunto — conduce la trattativa per il rinnovo del contratto integrativo come se si trattasse di una tavola rotonda, di un discorso astratto fatto alla televisione ». BERTONE — In seguito alla rottura del colloqui per il contratto aziendale, 1 lavoratori hanno deciso di presidiare la fabbrica, che ha sede a Grugllasco in corso Alternano, collocando una tenda davanti allo stabilimento. Gruppi di operai vi sostano a turno In attesa che « la Bertone cambi atteggiamento ». CONTROLLO OPERAIO E DE¬ MOCRAZIA — Su questo tema ieri è incominciato, nella sede unitaria Cgll, Clsl, UH di Collegno, un convegno promosso dal regionale deUa Cgll In collaborazione con l'Istituto Gramsci ed il Club Turati. I lavori si concluderanno oggi alle 12,30 con un discorso del segretario confederale della Cgll Sergio Garavini.

Persone citate: Garavini, Mei, Olivetti, Sergio Garavdni, Sergio Garavini

Luoghi citati: Asti, Collegno, Grottaminarda, Napoli