Il diario di una ragazza che scopriva la passione

Il diario di una ragazza che scopriva la passione Tra i pensieri rosa, anche molto pepe Il diario di una ragazza che scopriva la passione Le pagine scritte da Maria Pia rivelano la complessa personalità delle adolescenti: accanto all'amore-favola, un accenno alle prime esperienze itMIIII I I MIIIItlitllM Mlilll ILa scrittura è minuta, solo a tratti un po' scomposta. I sogni più segreti di Maria Pia sono qui, nell'agenda scolastica, mescolati alle note sui compiti in classe e le lezioni. E' il diario di una quattordicenne che crede ancora nelle promesse e che si è affacciata da poco nel mondo tumultuoso degli adulti: perciò c'è anche, qua e là, molto pepe. Ne esce un ritratto tipico di adolescente d'oggi, maturata In fretta in un ambiente duro, non più protetta dai sogni di un tempo. IIIMtlllU J li 111111111111 ■ I i 11 i II i I [ 1111Si ha pudore e amarezza a carpire qualche frase, i sentimenti che la ragazzina confidava alle pagine bianche. « L'affetto dei miei è grande, peccato che siano un po' noiosi », c'è in fondo alla lista delle annotazioni. Altre volte Maria Pia ricorda la madre, la famiglia alla quale dedica espressioni tenere, anche se in apparenza insofferenti. Poi c'è l'amore. Una cosa più grande di lei che la travolge. Ha un modo però tutto particolare di ricordarlo. Sul diarto ci sono 11 i il ! i 111111111H11111II11M111M111 [ i 11111111 ! I i I I Ifrasi lette probabilmente sui fumetti o nelle novelle romantiche. « Il bacìo è come il whisky, si deve prendere sempre doppio »; « E' bello amare ». La quindicenne riempie pagine su pagine della stessa parola, quasi con osssssione. « Io più te è uguale alla vita. Io meno te è uguale morte. Io per te è uguale all'amore ». Lo leggiamo in una pagina ma lo troviamo in un'altra, più avanti. A Pasqua c'è addirittura un disegno: due labbra rosse. E una scritta: « L'amore è una cosa bella ». Quindi più in basso, con un pennarello blu t'è un'appendice scherzosa: «Lo dice il prete (che l'ha provato) ». Maria Pia si giudica anche e offre di sé una descrizione sommaria dei capelli, del modo di vestire. « Sono alta 1 metro e 66, ho la taglia 42 ». Quindi si domanda: « Fisico? ». Non c'è esitazione nella risposta, in stampatello. « Piaccio (bona?) ». Slamo quasi alla fine delle pagine. Dal 4 al 16 maggio i fogli sono bianchi. In fondo all'agenda altre osservazioni sulle prime amicizie, su qualcosa che non è più tenera illusione di adolescente. Ma la ragazza ha imbarazzo a dilungarsi, le parole le sembrano troppo pesanti per poterle affidare a cuor leggero alla penna. Poi le pagine bianche che potrebbero nascondere tante cose, un silenzio che oggi appare significativo. Ma il giorno 16, troviamo una scritta sola, agghiacciante: « Disgrazia ». Sorprendente presentimento o una strana coincidenza? Adriano Provera Maria Pia Alparone: nel suo diario tanta voglia di vivere

Persone citate: Adriano Provera Maria, Maria Pia