Uomini e mezzi al lavoro sei giorni dopo l'inondazione di Gianni Bisio

Uomini e mezzi al lavoro sei giorni dopo l'inondazione Dibattito in Provincia Dopo l'alluvione ora si temono i burocrati Conflitti di competenza minacciano i soccorsi -Quattordici miliardi per interventi urgenti Il «dopo alluvione» nelle valli del Plnerolese potrebbe, sotto certi aspetti,' essere più distruttivo del nubifragio ohe si è abbattuto la scorsa settimana. Se da una parte la Provincia ha mostrato di essere in grado di affrontare con efficienza un evento imprevisto, dall'altra l conflitti di competenza e la manrariffl di un vero coordinamento nell'opera di soccorso alle popolazioni e di ripristino delle comunicazioni, rischiano di vanificare ora ciò che di buono è già stato fatto. La dlscussione di ieri in consiglio provinciale ha messo in luce queste difficoltà cne ostacolano l'opera nelle zone colpite. Arias, genio civfle, ferrovie, mi. Htart si palleggino le responsabi. Ut», negli Interventi. Lo stesso accade fra Regione, prefettura, pròvinci», Ctompreracorfo e Comunità montana per u coordinamento delle iniziative. Un coro unanime di plauso è venuto al dipendenti provinciali, impegnati nell'opera di soccorso, da*.tecnici ài caotonferi, che non si sono risparmiati netta ore deil'alluvione e in quelle successiva. E' stato anche seccamente amentlto ohe vi stano stati segni premonitori del crollo del ponte di B»*»na, di cui non si è tenuto conto., D'altra parte un'onda di' 8-10 metri era imprevedibile. Il presidente Salvetti ha commemorato le vittime dell'alluvione e l'assemblea te osservato un istante di silenzio. Poi ha spiegato le.richieste fatta dalia Provincia allo Stato: intervento strepitaneito, antfcrtpaaionl di fondi, pretinanstamento regionale e mutui bancari a tassi agevolati. L'assessol* Bozzello ha fatto una lunga relazione sul danni e sugli Inter, venti più urgenti alcuni già In corso. In tutto gynrav» necessari 14 rnUlardt e mezzo. Occorre poi risolvere il problema déh&50 ponti provinciali eseguendo approfondi, ti studi. Circa il lavoro svolto in questi giorni, Bozzello ha detto: «Abbiamo tatto tutto il possibile, torse avremmo anche potuto fare meglio, ma resta il fatto che si è operaio in mesto a disagi e pericoli incredibili ». I Buddu (de) ohe ha seguito da vicino l'opera di soccorso ha messo l'accento sulla necessità di un coordinamento {Mila Iniziative tenendo conto degli interessi della popolazione. Cmomio (de) ha lamentato U continuo scempio del toni torio. .. Accorato l'Intervento dell'assessore Baridon, che abita a Bobbio Pellice: «I danni che ci sono in alta montagna non sono quantificabili. Ancora adesso ci sono decine di famiglie tagliate fuori dal mondo, senza luce, senati strade. I pascoli sono scomparsi». Arrigo (oli): «La Provincia si occupi delle sue strade. Non speriamo troppo dai decreti e dalle leggi speciali: i biellesi hanno risolto l loro problemi con le loro mani». Mesoni ori (poi): «E' necessario coin. volgere le popolazioni locali nella soluzione dei problemi, anche perché la Provincia non appaia un'entità staccata dalle comunità». Viano (pedi): «Solo con l'efficienza dimostrata si può dare fiducia ai. cittadini». : Bernardi (de) ha infine ricordato che 1 problemi delle popolazioni alluvionate non si riducono' alle strade franate: «C'è il grave dramma del pendolari, degli studenttì Che non possono terminare l'anno, degli alpeggi tnutmzzabiU». , Intervenendo in chiusura Borsello ha assicurato ohe i futuri programmi saranno discussi con gli amministratori locali e ciotta-Avwmota.continue, re, ad adoperassi al massimo in tutte le zone colpite dal'matteràpo. Sia pcà''aperta la discussione sul bilancio di cui riferiremo domani. Gianni Bisio

Persone citate: Arias, Baridon, Bernardi, Borsello, Bozzello, Mila Iniziative, Salvetti, Viano

Luoghi citati: Bobbio Pellice, Interventi