La gioiosa gita nelle Langhe dei settecento di Omino sano

La gioiosa gita nelle Langhe dei settecento di Omino sano C'è stato persino un raggio di sole La gioiosa gita nelle Langhe dei settecento di Omino sano Il saluto, alla partenza, del presidente Viglione - Pranzo ad Alba e visita ai castelli - Splendida ospitalità di Cortemilia con scambio di doni Non hanno avuto paura della pioggia 1 settecento ragazzi invitati al « gemellaggio » Torino-Langhe e il loro coraggio è stato premiato anche dal tempo che per tutta la giornata di giovedì nelle zone dove è transitata la comitiva di «Omino sano, omino blu?» ha mantenuto il broncio senza eccedere. Anzi, proprio nel bel mezzo della festosa accoglienza degli amici di Cortemilia è apparso anche il sole. E dire che alle 8, al momento cioè della partenza da piazza Castello si metteva male con un violento acquazzone che faceva presagire il peggio. Invece è andata bene, l'«0mino» porta fortuna. Partenza con il saluto augurale del presidente della Regione Viglione, arrivo regolare della colonna dei 14 pullman gremiti ad Alba e visita al castelli dì Barolo e Serralunga, accompagnati dalle guide di « Alba manifestazioni » e dall'impareggiabile organizzatore Raoul Molinari, che 1 ragazzi hanno subito incoronato « Principe delle Langhe » per la conoscenza che egli ha di quella terra semplice ed ospltallsslma. A mezzogiorno, con i cestelli della Ferrerò, pranzo al « coperto » cioè al « Leon d'Oro i> di Alba, invaso dalla chiassosa brigata. Poi la telefonata che ha reso felici i ragazzi: « Non piove, vi attendiamo a Cortemilia ». E a Cortemilia l'accoglienza è stata al di là di ogni aspettativa. Nel piazzale antistante la scuola 1 ragazzi delle Langhe hanno dato il benvenuto agli amici della città. Speaker d'eccezione il simpaticissimo sindaco cav. Carlo Dotta, il quale, in collaborazione con gli amministratori comunalt e la Comunità montana, ha fatto cose meravigliose « per dare un segno — ha detto — della ospitalità della nostra gente ». iu iiiiiiiiiilllililiiiniliiiiilill ililii Ce n'era bisogno? Sappiamo quanto grande è il cuore della gente dell'Alta Langa e quanto essa sia sincera. Ogni ragazzo è tornato a Torino con un ricordo indimenticabile dell'ospitalità avuta. A tutti è stato dato un ciondolo coniato per l'occasione e un sacchetto di nocciole simbolo di Cortemilia. Omaggi anche per i gruppi, per le ins^nanti, per gli accompagnatori. E un ricordo prezioso a « La Stampa » consegnato dal sindaco al cronista che ha seguito la comitiva: il fac-simile in argento di due antiche monete del luogo. lilllliillllil illuminili illu I ragazzi della quinta S della « Collodi » a nome di tutti hanno a loro volta consegnato al cav. Dotta la « Mole » torinese per siglare il tacito gemellaggio dell'amicizia. Gemellaggio sottolineato dalle musiche cella banda composta da giovanissimi, dalle stornellate allegre dei « Brav'om » e dalle danze del ragazzi in co ! stume ,oca]e AUe 20 la colonna è tornata a Torino, in perfetto orario. E come si legge nelle favole « erano tutti felici e contenti ». p. p. b. uminili imiiiuiiiuiiuii imiminiu Girotondo con tanto pubblico sulla piazza di Cortemilia

Persone citate: Carlo Dotta, Raoul Molinari, Viglione