A Bilbao in una finale sofferta e vinta dall'Athletic (2-1) di Bruno Bernardi

A Bilbao in una finale sofferta e vinta dall'Athletic (2-1) A Bilbao in una finale sofferta e vinta dall'Athletic (2-1) Juventus, la Coppa Uefa finalmente ! Il gol iniziale (al 7') di Bettega ha illuso i bianconeri che progressivamente hanno badato soprattutto a difendersi - Ha pareggiato Irureta dopo sei minuti, quindi una serie di offensive dei baschi - Carlos, entrato nella ripresa, al 79' ha segnato la rete dell'inutile vittoria - Con Spinosi al posto di Boninsegna, finale affannoso dei torinesi - Ammoniti Benetti, Tardelli e Gentile (Dal nostro inviato speciale] Bilbao, 18 maggio. La Juventus ha vinto la Coppa Uefa. Al quarto assalto è riuscita l finalmente a coronare il suo primo sogno europeo. E' stata sconfitta stasera per 2-1, ma si è aggiudicata il trofeo in virtù della vittoria riportata a Torino nell'andata (1-0) e del fatto che il gol realizzato da Bettega al « San Mamés » vale doppio. E' giusto riconoscimento per la società, per il presidente Boniperti, che abbiamo visto alla fine della gara, commosso, abbracciare In campo Zoff. uno dei grandi orotagonisti della partita, e via via tutti gli altri juventini esultanti, mentre, attorno, si registravano degli incidenti fra gli spettatori e la polizia, con un lancio di bottiglie e altri oggetti sul campo. Si è giocato in una atmosfera particolare, turbata dalla tensione che travaglia la regione basca, si è giocato con l'Athletlc Bilbao che portava il lutto al braccio per le vittime degli scontri che hanno caratterizzato il sanguinoso • week end ». La partita ha avuto un andamento regolare anche se, all'inizio delia ripresa, volavano oggetti in campo (alla fine il prato ne era abbondantemente cosparso). Sembrava fosse tutto facile per la Juventus, dopo il gol di Bettega al 7" minuto, ma l'Athletlc ha avuto una vigorosa reazione ed è riuscito a trafiggere due volte Zoff, senza riuscire a segnare il terzo punto che gli avrebbe dato il suo primo titolo europeo. C'è da sottolineare gli strani sbandamenti accusati dalla retroguardia juventina, specialmente nella prima frazione. Chi si aspettava una partenza dell'Athletic alla • kamikaze » restava deluso: malgrado il tifo infernale che si alzava dalla • catedral » del San Mamés — gremito da oltre 41 mila spettatori, un migliaio dei quali italiani — i « leones • cominciavano in mo , 1 do cauto e la Juventus ne appro- ' fidava per tentare di colpirli a sorpresa. Il primo -affondo » lo promuoveva Benetti che intercettava la palla a metà campo, serviva Boninsegna il quale apriva sulla destra per Tardelli, il cui tiro terminava a lato. Gli accoppiamenti erano i seguenti: Gentlle-Dani, Cuccureddu Rojo, Morini-Amorrortu; a centrocampo si fronteggiavano FurinoIrureta, Tardelli-Churruca, Benetti-Villar, mentre In avanti Causio era tallonato da Escalza, Bettega da Lasa e Boninsegna era stretto nella morsa Guisasola-Aleianco. La tattica dell'Athletic era Facilmente individuabile: l'impiego di Amorrortu. come centravanti di manovra, aveva lo scopo di risucchiare Morini fuori zona per consentire improvvisi inserimenti di Churruca. La Juventus conteneva senza affanno le rare folate dei bilbaini e al 7' si portava addirittura in vantaggio: ri, messa laterale di Tardelli per 1 Causio, che restituiva a ■ Schiz- ' zo » il cui traversone pescava sul centro area lo smarcatissimo Bettega che, con uno spettacolare tuffo di testa, batteva agevolmente Iribar. Un gol importantissimo che però aveva come un effetto cloroformizzante per la Juventus che, forse inconsciamente, si rilassava credendo che il gioco fosse ormal fatto e veniva subito castigata. L'Athletic si lanciava, schiumando rabbia, all'attacco: Gentile ■ bucava » il pallone sulla linea di fondo, Dani crossava e Benetti rinviava lateralmente verso Bettega che perdeva la palla. Gentile non riusciva a contrastare Viliar, il quale discendeva sulla destra e centrava: il cross scavalcava tutta la difesa juventina e perveniva al liberissimo Churruca che al volo, di collo sinistro, calciava basso: la palla forse carambolava su Irureta e finiva dentro. Dopo il botta-risposta, l'Athletic accelerava il ritmo e la Juventus riusciva ad arginare a fatica il « forcing ». I baschi collezionavano calci d'angolo che vedevano anche Bettega Impegnato in chiave difensiva. Il centrocampo della Juventus non riusciva a filtrare il gioco che scaturiva prevalentemente sulla destra lungo l'asse Lasa-Villar. Al 21' i bianconeri alleggerivano la pressione e sfioravano il raddoppio su calcio di punizione: batteva Causio per Bettega, che » incornava » a lato. Sorretto dal clamoroso incitamento del pubblico, l'Athletic insisteva e diventavano sempre più frequenti le proiezioni sulla fascia destra di Lasa, contrastate dai ripiegamenti di Bettega. Al 28' un'improvvisa bordata di Churruca da 25 metri impegnava Zoff in una difficile parata in angolo. La difesa della Juventus appariva stranamente in difficoltà nei rinvìi, tutti « sporchi >: per fortuna gli attaccanti baschi apparivano tutt'altro che irresistibili. Finalmente, al 38', la Juventus creava una bella combinazione Betrega-Causio-Bettega conclusa, però, con un tiro « telefonato » facile preda per Iribar. Rovesciamento di fronte: un lunghissimo traversone di Guisasola pescava sul centro-sinistra Churruca che si liberava in dribbling molto bene di Tardelli, ma Il suo spunto era stroncato da Gentile, al limiti del regolamento, in calcio d'angolo. La folla si infiammava, pretendeva il rigore, ma l'arbitro, giustamente, accordava Il calcio d'angolo: sul centro di Lasa, Dani di testa sfiorava la traversa. L'Athletlc continuava ad attaccare e al 41' Rojo I apriva sulla destra per Lasa che stoppava con la mano, centrava basso e Irureta deviava in gol, ma l'arbitro aveva fischiato prima un fallo di mano di Lasa. La ripresa si disputava sotto la pioggia battente mentre qualche spettatore esagitato lanciava sul campo degli oggetti. L'arbitro interrompeva il gioco e raccoglieva una bottiglietta di birra consegnandola al dirigente accompagnatore dell'Athletic. seduto in panchina. Malgrado l'altoparlante invitasse il pubblico alla calma (Invito sottolineato da uno scrosciante applauso della maggioranza) altri oggetti finivano sull'erba, senza arrecare danni. La Juventus si trincerava in difesa del prezioso risultato e in contropiede, affidato a Boninsegna, riusciva a creare solo rarissime azioni di disturbo: al 14' Boninsegna lottava con Guisasola su una palla che finiva in fallo laterale. Sulla rimessa, Alejanco serviva involontariamente Benetti che però non sapeva approfittarne. Al quarto d'ora Trapattoni decideva di far uscire Boninsegna per inserire un difensore In più, Spinosi. Al 16', per un rude tackle di Benetti, Guisasola aveva la peggio e si sfiorava la rissa. Il bar buto stopper reagiva, Lasa gli dava man forte e colpiva Benetti. Nella mischia interveniva Morini, poi l'arbitro riusciva a calmare gli animi limitandosi ad ammonire Benetti. Anche l'Athletic effettuava un cambio al 18': usciva Lasa ed entrava Carlos che veniva preso in consegna da Spinosi, mentre Morini passava su Dani e Cuccureddu su Amorrortu e Gentile su Rojo I. Al 22' c'era un bel contropiede della Juventus, manovrato da Benetti per Cuccureddu che convergeva al centro e gli re- stituiva la palla ma il « tigre ■ era pescato in fuorigioco dall'ar-bitro. Due minuti dopo, in una mlschia sotto porta, Rojo entrava a gamba tesa su Zoff colpendolo alla tibia sinistra: fortunatamente nulla di grave. II gioco si inaspriva e al 25' ; Tardelli veniva ammonito per un i fallo su Churruca. Si accendevano 1 mischie nei pressi di Zoff che, ! roteando i pugni, sbrogliava situa j zioni intricate. Ma capitolava per la seconda volta al 34'. Doppio | corner per l'Athletlc: sul secon : do, battuto dal solito Rojo ad ef- | fetto rientrante, la testa di Carlos 1 svettava e deviava II pallone alle I spalle di Zoff, a fll di palo. ! L'Athletic dava fondo a tutte le sue energie alla ricerca del gol decisivo: al 35' si registrava un altro grosso brivido per Zoff, sempre su colpo di testa di Carlos. La Juventus si arroccava, stringendo vieppiù le maglie della dli fesa, facendo > muro » attorno a Zoff, di fronte ai veementi assalti dei blancorossl. Un altro juventino, Gentile, finiva sul taccuino dell'arbitro al 41'. Il finale era un'autentica • bagarre »: le due squadre apparivano ormai molto provate. La Juventus non riusciva ad uscire dal proprio ■bunker», tenutavi dalla feroce offensiva dei baschi. Un assedio che pareva interminabile. Al 46', in. zona recupero, ultimo brivido per Zoff. Per un fallo di Gentile, c'era una punizione di Rojo che II portiere respingeva verso Causio il quale. Involontariamente, toccava il pallone con una mano. I bilbaini reclamavano il rigore, ma l'arbitro sorvolava ancora una volta giustamente. Pochi istanti dopo la fine e I giocatori della Juventus avevano il diritto, anche se sconfitti, di esultare, di abbandonarsi a capriole di gioia sul campo: per la prima volta il club bianconero ha conquistato un trofeo europeo. Bruno Bernardi Bilbao. Bettega in volo colpisce il pallone: che vale la Coppa (Telefoto)

Luoghi citati: Bilbao, Juventus, Lasa, Torino