ll nascituro morì: processo a tre mediti e un'ostetrica

ll nascituro morì: processo a tre mediti e un'ostetrica Conclusa l'inchiesta cominciata nel 1974 ll nascituro morì: processo a tre mediti e un'ostetrica Sono il direttore sanitario del Martini, un primario, un sanitario di guardia - Accusati anche di omissione d'atti d'ufficio Saranno processeti per concorso in omicidio colposo e omissione d'atti d'ufficio tre medici e una ostetrica, responsabili della .morte di un nascituro, avvenuta la notte del 2 marzo 1974 all'ospedale « Martini » di via Tofane, per l'imperizia di chi assisteva la partoriente e per la mancata organizzazione di una guardia medica permanente. Lo ha deciso il giudice istruttore Giordana rinviando a gfrFlIr*" 11 direttore sanitario dell'ospedale Luciano Luna, SI anni, 11 primario della divisione Ostetricia e Ginecologia, Michele Boscaro, il medico Felice Basile, 41 anni, e l'ostetrica Maria Teresa Valentini, 32 armi. L'Inchiesta, nata dall'esposto del padre del nascituro, il titolare della farmacia di piazza Rivoli, Aldo Baima Poma, si è sviluppata su due direttrici: la vicenda personale della partoriente — Maria Placante, moglie del dott. Baima Poma — e 11 problema dell'organizzazione di un servizio di guardia medica notturna permanente. . Maria Fissante entra al « Martini », la mattina del 1» marzo e viene affidata 'all'ostetrica Valentin!. Il dottor Basile, di servizio quel giorno, la visita alle 19,30, restando a disposizione per il servizio di «pronta disponibilità». Alle 31,15 si verifica la rottura delle acque, accertata dall'ostetrica Fiorella Massari, che telefona al dottor Basile comunicandogli ohe « il liquido amniotico era ' fortemente tinto e il boi tifo cardiaco normale ». Al cambio di turno la nuova ostetrica di servizio, Tommasma Garista, avverte la Valentin], che rientra In ospedale e al accorge che c'è ormai una notevole dilatazione dell'utero. Telefona al dott. Basile e si fa - autorizzare al « parto pilotato ». All'una e trenta, quando Maria Fiscali te entra In sala parto, la Valentlnl si fa alutare da un'infermiera generica nel tentativi maldestri di provocare 11 parto. La Valentin! ritelefona al Basile che arriva in ospedale alle. 3. Diagnostica immediatamente la rottura dell'utero e la morte fetale. Alle 4 l'aiuto-primario Giulio Balocco procede alla laparatomia e rinviene il feto morto totalmente espulso dalla cavità addominale. Nessun dubbio sulle cause della morte. « Causata — afferma il magistrato — dalla rottura dell'utero, provocata traumaticamente da chi in assenza del medico si sostituì a lui». lì direttore sanitario Luria e 11 primario Boscaro si sono difesi asserendo ohe l'abolizione della guardia medica notturna si rese necessaria per motivi di carattere economico e tu imposta dall'amministrazione. « Nessun dubbio — argomenta 11 magistrato — che il passaggio dalla guardia medica permanente al servizio di pronta disponibilità sia avvenuto a seguilo di sollecitazioni dell' amministrazione, sulle cui responsabilità ogni indagine è stata impedita dalla morte del commissario straordinario Dezant. Sia le risultanze dell'indagine dimostrano che Luria e Botile — sostiene il giudice — assunsero un atteggiamento puramente passivo ai "desiderata" dell'amministrazione ». Dopo l'esposto e l'Inchiesta della procura, il servizio di guardia medica permanente fu immediatamente ripristinato. Il direttore prof. Luria