Autonomi sparano

Autonomi sparano agli spari si aggiungevano le bottiglie incendiarie. Il tutto è durato meno di due minuti, ma il fuoco di fila dei dimostranti ha fatto una vittima: il vicebrigadiere del terzo reparto celere, quarta compagnia, Antonino Custra, 25 anni, napoletano. Una pallottola lo ha raggiunto all'elmetto glielo ha forato e gli è entrata nella fronte. E' stramazzato a terra senza un grido. I suoi compagni lo hanno raccolto subito, ma pare impossibile che sì salvi: l'encefalogramma è piatto (dalla ferita era uscita materia cerebrale). Due suoi commilitoni, il vicebrigadiere Salvatore Bisesti e la guardia Michele Santoro, entrambi di 22 anni, sono stati feriti di striscio al polso e all'orecchio destri. Anche una passante è stata raggiunta da un sasso; le sue condizioni non sono gravi. Dopo avere sparato, gli autonomi sono fuggiti verso il centro. Passando, hanno bersagliato di bottiglie incendiarie la discoteca « Panthea » di via Carducci, che è bruciata in gran parte. La polizia ha fermato alcuni giovani che sono stati subito portati in questura a bordo di autoradio della volante. Al loro arrivo in via Fatebenefratelli sono stati aggrediti da commilito-1 ni del sottufficiale ferito che volevano fare giustizia som-1 maria. A stento sono stati sot-1 tratti alla furia degli agenti e trasportati all'ultimo piano nello stanzone dei fermati dell'ufficio politico, dove immediatamente è accorso, per iniziare gli interrogatori, il sostituto procuratore della Repubblica dott. Lucarelli. L'eco degli scontri è giunto in piazza del Duomo, dov'era in corso il comizio organizzato dagli extraparlamentari « tradizionali ». Stava parlando l'on. Massimo Gorla, di Democrazia proletaria, il quale ha subito indicato negli autori della sparatoria dei « provocatori ». In piazza si è creata tensione, sono stati schierati agli angoli i servizi d'ordine della manifestazione per impedire qualsiasi concentramento degli autonomi. Quando è incidentalmente caduta a terra, ed è scoppiata, una bottiglia molotov c'è stato qualche minuto di panico, ma poi tutto è finito. Il comizio è stato abbreviato ed è stato deciso di sciogliere la manifestazione, perché i partecipanti non restassero coinvolti in eventuali incidenti. H grosso dei convenuti si è sparpagliato, ma parecchi hanno fatto ritorno in piazza Santo Stefano nei pressi dell'Università statale. Qui si è scatenata una sorta di caccia all'autonomo. Due giovani, sospettati di essere aderenti ad Autonomia operaia, sono stati duramente percossi al capo con chiavi inglesi. Due di loro sono stati trasportati al Policlinico ma le lóro condizioni non destano preoccupazioni. Il terzo ha preferito scappare e non andare a farsi medicare in ospedale. In serata, Democrazia proletaria ha diffuso un comunicato in cui si afferma che «i gravi incidenti che hanno avuto luogo nei pressi di S. Vittore e hanno portato al ferimento di tre sottufficiali e di una guardia di P.S. sono completamente estranei al corteo ed al suo percorso e sono da ritenersi opera di provocatori, i quali, pur nascondendosi dietro la sigla di una sedicente Autonomia operaia, nulla hanno a che fare con la classe operaie, i movimenti di massa e la grande mobilitazione antifascista di questi giorni ». « Tali azioni, condotte all'insegna dell'assurdo feticcio della P 38 — prosegue il testo — si inseriscono in un più vasto disegno di provocazione che ha come obiettivo quello di criminalizzare i movimenti di massa e le forze di opposizione e di facilitare i disegni anticostituzionali ed eversivi della de e del ministero degli Interni ». Marzio Fabbri (Segue dalla 1 ' pagina) panettoni che ha lasciato partire scariche a lupara. Una di queste ha raggiunto una jeep della polizia su di un parafango lasciando la caratteristica «rosa». Decine e decine di palle di piombo sono state raccolte a terra insieme ai bossoli. Gli agenti hanno risposto con un fitto lancio di lacrimogeni, mentre dall'altra parte Autonomi sparano

Persone citate: Antonino Custra, Lucarelli, Marzio Fabbri, Massimo Gorla, Michele Santoro, Salvatore Bisesti