Mise "in mutua" un'operaia senza sottoporla alla visita

Mise "in mutua" un'operaia senza sottoporla alla visita Medico nei guai su denuncia dell'Indesit Mise "in mutua" un'operaia senza sottoporla alla visita Esercita a Orbassano - Ha detto: "Sapevo che aveva subito un'operazione, non avevo bisogno di controllare" - Duecentomila lire di multa Un medico della mutua è stato condannato a duecentomila lire di multa e a due mesi di sospensione dalla professione per un certificato falso. Elso Guercio, 30 anni, di Orbassano, dove abita in via Filzl 17, non visitò l'operaia Arnaldo Saletti, 39 anni, addetta alla catena di montaggio dello stabilimento 5 della Indeslt, a None, quando la donna si recò nel suo studio per avere un prolungamento di malattia dopo una delicata operazione chirurgica. La segretaria del medico, Giulia Novarino, 21 anni, di Orbassano, via San Rocco 25, che compilò 11 certificato con i dati anagrafici dell'operaia, consegnandolo poi al Guercio per la firma e la stessa Amalda Saletti, entrambe imputate di concorso nel falso, sono state Invece assolte. « Non era un caso da denuncia », aveva esordito nella sua arringa l'avvocato Zancan, difensore della Saletti. In effetti l'Indeslt si è costituita parte civile al processo con l'avvocato Giordanengo soltanto contro 11 medico e non contro la segretaria e contro l'operaia. La Saletti non ha precedenti per « assenteismo », era reduce da una delicata operazione chirurgica e all'epoca del fatto con tutta probabilità non era ancora guarita. Elso Guercio, come ha testimoniato la stessa Saletti al pretore Casal bore, è un medico che « non dà la mutua », non uno di quelli dal certificato facile. Eppure è finito sotto processo. Ma vediamo di ricostruire 1 fatti, cosi come seno emersi dal dibattimento svoltosi ieri davanti al pretore Casalbore (cancelliere Roggia, p. m. Lenti). Amalda Saletti fu operata il 9 marzo del 1976 e dimessa dall'ospedale 11 20 marzo. Andò a casa prima del previsto perché doveva accudire un figlio. Non poteva muoversi e fu 11 marito a portare 11 certificato dell'ospedale al sanitario. Il dottor Guercio, che è un ginecologo e che conosce la Salotti perché è una sua mutuata, rilasciò un certificato di malattia con prognosi di 20 giorni. Il 9 aprile l'operaia, che non si era ripresa dall'operazione, si presentò nello studio del medico. Parlò con la segretaria e disse che voleva stare a casa un'altra settimana, « perché non se la sentiva di tornare al lavoro », in « linea », nel reparto dove si controllano 1 motori del frigoriferi. La segretaria portò il certificato al Guercio e questi concesse sette giorni di riposo. « Ma se non aveva potuto visitarla la prima volta, e già su questo c'è da eccepire, almeno • la seconda volta doveva darle un'occhiata, se non proprio visitarla », ha detto l'avvocato Glordanengo, parte civile per la « Indeslt » al processo. « JJ dottor Guercio non certificò il falso — ha sostenuto il suo difensore, avvocato Gabri —. Sapeva dell'operazione della Saletti e che la donna non poteva riprendere il lavoro. Per un'operazione del genere, ci ha detto lo stesso Guercio, sarebbe stato normale dare altri venti giorni dt riposo ». « E allora perché non lo ha fatto? », ha chiesto il pretore all'imputato. Il caso approdò al magistrato perché la Saletti ritornò In fabbrica due giorni dopo Pasqua. Due giorni di lavoro restavano « scoperti » dal certificato. Le c«stsdOscvalpvgd chiesero spiegazioni e rispose: « Credevo che il dottore mi avesse dato venti giorni ». « Ma non l'ha visitata il dottore? », insistette 11 capo del personale. « No, fu la segretaria a darmi il certificato ». II dott. Elso Guercio, la sua segretaria Giulia Noverino e l'operaia Arnaldo Saletti

Luoghi citati: None, Orbassano