Piano dei "tupamaros" tedeschi per sequestrare Agnelli e Niarkos?

Piano dei "tupamaros" tedeschi per sequestrare Agnelli e Niarkos? Caccia in Svizzera a esponenti della Baader-Meinhof Piano dei "tupamaros" tedeschi per sequestrare Agnelli e Niarkos? (Dal nostro corrispondente) Como, 10 maggio. Il gruppo Baader-Meinhof stava per organizzare clamorosi rapimenti fra il «jet-set» internazionale che soggiorna di frequente a Saint Moritz, la nota località svizzera di montagna. La notizia è apparsa oggi a titoli cubitali sul quotidiano di Zurigo «Blick», ed è stata poi confermata dall'agenzia di stampa tedesca DDP. Secondo il giornale svizzero, la polizia ha trovato, in casa di uno dei componenti della banda, a Stoccarda, alcuni documenti scottanti, che proverebbero che i terroristi avevano intenzione di rapire personalità del mondo dell'industria, della finanza e dello spettacolo. Sembra che nella «lista» ci fossero gli armatori greci Niarkos e Livanos, il presidente della Fiat Giovanni Agnelli, il direttore d'orchestra austriaco Herbert Von Karajan, produttori cinematografici, attori e costruttori di automobili della Germania Federale. Proprio per impedire l'attuazione di questo folle piano dei tupamaros tedeschi, la polizia del cantone di Argovia ha fatto scattare, nella notte tra venerdì e sabato scorsi, una colossale operazione di rastrellamento denominata «Tango». Lo scopo era di scoprire alcune basi operative del gruppo terrorista. Sull'esito dell'operazione «Tango» la polizia svizzera ha mantenuto il massimo riserbo. E' trapelato però che Gunther Sonnenberg e Verena Becker (i due terroristi arrestati il 3 maggio scorso a Singen, presso Costanza, perché sospettati di essere gli assassini del procuratore generale della Repubblica federale tedesca Siegfrid Buback) quattro giorni prima della loro cattura hanno soggiornato nel Cantone assieme, probabilmente, ad alcuni loro compagni, forse per mettere a punto il piano dei sequestri che dovevano avvenire a St Moritz. Le polizie di frontiera svizzera e tedesca sono in allarme, proprio in vista di questo piano criminoso, dal 4 maggio scorso. Nelle regioni della Germania Federale confinanti con la Svizzera, è scattato l'allarme generale per le forze dell'ordine. Da allora i controlli doganali sono stati rafforzati — anche da parte el¬ vetica — lungo tutto l'arco di frontiera che si estende da Basilea a Costanza. Palliti i grandi obiettivi politici, si legge ancora sui giornali svizzeri di stamane, scopo immediato dei terroristi è quello di ottenere la liberazione dei loro compagni reclusi. Ogni azione può quindi essere ai loro occhi «buona» per giungere a tal fine. a. c.

Luoghi citati: Basilea, Como, Germania Federale, Stoccarda, Svizzera, Zurigo