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Gli stessi valori di quel giorno Gli stessi valori di quel giorno L'Italia celebra il trentaduesimo anniversario della Liberazione in un clima d'angosciosa incertezza. Il lungo, fruttuoso cammino percorso dalla fine della guerra, lo sviluppo economico e tivile i_ggiunto coi sacrifici di due generazioni, il contributo dato all'Europa e alla Comunità Atlantica, tutto sembra perduto. Oggi il Paese si dibatte tra crescenti difficoltà finanziarie, affidandosi soprattutto agli aiuti stranieri; tra contrasti sociali in apparenza insanabili, acuiti dalla corruzione e dal caos della burocrazia; nella pastoia di una politica che è più di correnti che di partiti, di potere mafioso che di buon governo. 11 disorientamento e la paura sono esasperati dalla criminalità e dallVversione, che in mi stenosi intrecci attentano alla nostra libertà e democrazia. Sequestri, atti terroristici, eccidi delle forze dell'ordine, rapine insanguinano quasi quotidianamente l'Italia. La spirale della violenza e la strategia della tensione avanzano di pari passo, confondendosi, integrandosi, e rendendo sempre più ardua la difesa delle istituzioni e dello Stato. Di fronte a questo gravissimo pericolo, è necessario il recupero dei valori della Resistenza. Oggi più che mai, il Paese ha bisogno di ritrovare l'unità, specialmente l'unità creativa, mirabilmente fiorita nelle rovine della guerra. Il punto di partenza può essere quello indicato dall'onorevole Andreotti, sconfiggere il nemico che si annida tra di noi, l'eversore, il criminale che di fatto ha raccolto la eredità del nazismo e del fascismo; il punto d'arrivo deve essere il ripristino della fiducia nei partiti e nel governo, il superamento dei contrasti sociali nell'efficienza e nella giustizia. L'auspicio che noi tutti italiani dobbiamo rivolgerci è che questo 25 aprile segni non una altra fase della crisi, ma l'inizio della sua fine, una nuova Liberazione. I presupposti, sia pure incerti, esistono: la ripresa produttiva, la stabilità della lira, la presa di coscienza dei sindacati, la volontà dello Stato di far fronte all'emergenza senza leggi speciali. Maturano anche le prospettive politiche, con le interessanti proposte dell'onorevole Moro. e. c.